Verso Napoli-Roma con l’amaro in bocca per il pareggio di Siena. C’è il tabù giallorosso da sfatare e una corsa Champions da rilanciare. In toscana non si è visto un bel Napoli ma le attenuanti ci sono tutte. Non si può giocar sempre bene e vincere perché gli azzurri non sono la corazzata Inter. Una corazzata che proprio contro il Siena, circa un mese fa, stava per capitolare a pochi minuti dal termine davanti ai propri tifosi. I nerazzurri furono costretti a segnarne quattro per superare i bianconeri che non avrebbero rubato nulla sbancando il “Meazza”. Per dire che il Siena è ultimo, ma il campionato italiano si è livellato al punto tale da concedere occasioni e gare positive anche alle ultime della classe. Un Siena che ha pensato soltanto a difendersi davanti al proprio pubblico, che non ha concesso spazi, che non ha commesso errori. Il Napoli ci ha messo poi del suo, con Hamsik e Quagliarella per nulla incisivi e un Denis che non meritava la sostituzione. E’ arrivato un nuovo pareggio a reti bianche che lascia due informazioni ormai abbastanza chiare. Il Napoli è molto concreto in fase passiva, meno in quella realizzativa. E’ un po’ il gioco della coperta corta. I giocatori più offensivi si sacrificano in maniera efficace quando il pallone è in possesso degli avversari, ma in zona-gol manca qualcosa. C’è da dire, però, che la squadra costruisce gioco e occasioni e la sfortuna legata ai tanti legni colpiti nelle ultime gare, ha inciso non poco sul fattore realizzativo della squadra. Intanto, Lavezzi è sul punto di rientrare in squadra e bisognerà trovare nuovi equilibri. C’è la necessità di ritornare al goal senza, però, intaccare l’equilibrio in fase passiva. Un lavoro non facile, un lavoro per Mazzarri. |di Marcello Pelillo - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 144 volte