Cari lettori rossoneri prima di cominciare l’analisi e di fare le pagelle una premessa, non ho potuto seguire il primo tempo visto l’orario insolito ed il fatto che è un giorno feriale, per cui mi limiterò a descrivere la ripresa. Capirò poi di portare una certa fortuna visti i diversi andamenti delle due frazioni. Mi trovo dunque un Milan in svantaggio di una rete dell’ex meno rimpianto e i nostri, a detta dei commentatori, stanno fornendo una prestazione mediocre soffrendo in particolar modo sulle fasce. Non era difficile da prevedere quando ti trovi gente come Marchionni e soprattutto Vargas, dico soprattutto quest’ultimo visto che il suo opponente Abate non è certo una belva in fase difensiva. Immagino pure che ci abbiano messi sotto sul piano del ritmo e dell’intensità di gioco soffocando le nostre fonti di gioco Pirlo e Ronaldinho. Altra nota negativa, vedo, l’uscita di Ambrosini per infortunio con la fascia di capitano al braccio del sig. Gattuso, quello che non vuole stare in panchina perché lui è lui.
E’ un Milan lento e confuso quello che affronta il secondo tempo alla ricerca del pari. Non c’è coesione e compattezza fra i reparti e men che meno freschezza atletica, forse una rosa così mediamente logora risente ancora del match dispendioso contro il Bari. D’altronde dei molti under 23 promessi ne è arrivato solo uno, tal Adiyiah, che rimane rigorosamente a Milanello. C’è comunque volontà di lottare e di ribaltare il risultato, ognuno dà quello che può. Il sistema di gioco è un 4-3-1-2 con Ronaldinho più centrale che a sinistra, unica vera fonte d’idee per un Borriello lasciato solo contro i centrali avversari, tanto per cambiare, causa poca assistenza dei terzini rossoneri e cronica incapacità del centrocampo di accorciare verso il reparto avanzato con continuità. I difetti che ci portiamo dietro e che le non-campagne acquisti di certo non hanno colmato. La Fiorentina che dal 4-4-1-1 passa al 4-5-1 dopo l’uscita di Jovetic con l’ingresso di Zanetti, è squadra che i giovani forti li ha per davvero, che ha speso e che ci mette in seria difficoltà nelle ripartenze che spezzano la nostra manovra lenta e improduttiva. Micidiale la capacità degli esterni viola di abbassare la nostra linea difensiva per poi crossare basso all’indietro a trovare sempre o quasi l’uomo libero a rimorchio in mezzo all’area. Questo perché c’è gamba e dinamismo nella loro mediana. Pato si accende ad intermittenza ma solo palla al piede, mancano completamente quei tagli in diagonale dei mesi belli ottobre-novembre-dicembre. Pirlo risulta molle e poco ispirato, ben placcato da Donadel prima e Zanetti poi. Tuttavia è in questo scenario che il cambio Huntelaar per Gattuso cambia insperatamente il match andando a dare maggior peso in area ai nostri. Bastano 5 minuti all’olandese per sfruttare finalmente una triangolazione con il sempre ispiratissimo Ronaldinho e battere con un rasoterra Frey. Siamo al 4-2-4 stile Catania-Milan. Le squadre ora sono allungate, in particolar modo noi con i quattro davanti che stanno fissi al limite della loro area di rigore. Il centrocampo dei padroni di casa più la punta si lanciano all’arrembaggio della nostra retroguardia ma un eroico Abbiati ci salva in almeno due occasioni. La nostra vittoria nasce in questo contesto proprio da un lancio lungo a servire Ronaldinho largo a sinistra, con gli avanti rossoneri che nel reparto-contro-reparto hanno la meglio sui difensori viola permettendoci di tornare in corsa per lo Scudetto. |di Giuseppe Aramini - Fonte: www.dnamilan.com| - articolo letto 144 volte