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2010-02-25

Inter: piccoli gesti, grande maturità


Siamo al minuto 54' dell’Ottavo di finale di Champions League, l’ultimo della serata; l’Inter sta per battere una rimessa laterale guadagnata da un grande ed eroico Diego Milito, che ha lottato alla grande in mezzo a Terry e Carvalho. Il pallone è nelle mani di Samuel Eto’o che invita la squadra a salire in avanti, forse un po’ impaurita dal fresco pareggio di Kalou, arrivato con un tiro non irresistibile che ha sorpreso Julio Cesar, dopo che i Blues si erano resi pericolosi solo con una grande punizione di Drogba, nel primo tempo. A quel punto tutti hanno pensato al peggio e a un risultato non certo positivo per l’Inter. Nell’incitamento del camerunese c’è impressa la voglia di vittoria dell’intera squadra; i nerazzurri salgono in avanti e da un cross ribattuto di Sneijder, il pallone giunge sul sinistro di Cambiasso, che si vede respingere il primo tiro da Ivanovic, ma non sbaglia infilando il secondo alla sinistra dell’immobile Petr Cech. 2-1 e risultato di vantaggio per l’Inter. Il primo set è andato a favore della squadra di Mourinho, una bella Inter che ha lottato alla pari col Chelsea, soffrendo il giusto, perché si gioca pur sempre con una grande, in una competizione chiamata Champions League e non contro il Pergocrema, con tutto il massimo rispetto per la società citata. L’Inter è cambiata, è divenuta più matura. Sa fare male quando ha l’occasione, sa soffrire quando gli avversari premono e cercano di riagguantare la gara.
Josè Mourinho ha trasmesso ai suoi questa mentalità: ha passato a Lucio (immenso, nient’altro da dire) e Samuel le informazioni adatte per fermare Droga e Kalou. Gesti forti e significativi quelli di Mourinho; dopo il bacio allo scudetto nerazzurro in conferenza stampa, il portoghese si rende protagonista di un siparietto con Balotelli, spronando SuperMario a strattoni di maglia e forti pacche d’incoraggiamento. Risultato: bella gara di Mario (condita da numeri e da un tunnel a Lampard) che si sacrifica anche in coperture difensive. Questi sono i segnali che il popolo nerazzurro aspettava, quelli di una squadra compatta che vuole dire la sua anche in Europa. Il secondo set a Londra inizierà con un vantaggio esiguo ma che comunque dà speranza per il passaggio del turno: un’impresa che l’Inter di ieri sera può senza dubbio compiere.
|di Alberto Casavecchia - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 130 volte


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