Alessandro Melli: "Vogliamo portare a casa i 3 punti. La mia partenza dalla Samp? Una scelta che ho
Il Parma, reduce da 2 punti conquistati nelle ultime 9 gare e quindi a secco di vittorie nel girone di ritorno, è affamato di punti e non può sbagliare contro la Sampdoria, le cui tifoserie sono legate da uno storico gemellaggio nato all’arrivo dei gialloblu nella massima serie ad inizio degli anni ’90.
Uno degli indiscussi protagonisti del “Parma dei miracoli” di Nevio Scala è stato sicuramente Alessandro Melli, il quale ha indossato anche la casacca blucerchiata durante la stagione 1994 – 1995, ma l’esperienza doriana durò soltanto 6 mesi, a causa di qualche acciacco fisico e soprattutto del ritorno a Genova di Ruud Gullit. Per analizzare la vigilia della sfida del Tardini, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare in esclusiva l’ex bomber di origini siciliane, che, da 5 anni, ricopre la carica di team manager del club ducale:
Alessandro, come ti trovi a lavorare all’interno del Parma?
“Ricopro da 5 anni il ruolo di team manager, si tratta di una carica gratificante e soddisfacente. Lavoro per la società che mi ha dato di più nella mia carriera da giocatore e per la quale ho reso maggiormente. Un ruolo impegnativo, ma capace di regalarmi tante soddisfazioni”.
A Genova non sei rimasto a lungo a metà degli anni ’90. Quali sono i tuoi ricordi dell’esperienza blucerchiata?
“Purtroppo ho pochi ricordi da calciatore perché non sono rimasto tanto a Genova. Arrivai alla Samp con grandissimo entusiasmo, fu un trasferimento improntato anche sulla presenza di Mancini. Fui condizionato da un serio problema muscolare e dalla scarsa possibilità di giocare al fianco del campione blucerchiato, vuoi per infortuni, vuoi per squalifiche, è questo il rammarico più grosso che mi sono portato dentro. Per il resto a Genova sono stato benissimo, un ambiente stupendo, tifoseria straordinaria, molto simile a quella di Parma”.
Il rapporto con la tifoseria blucerchiata fu comunque positivo nonostante la breve durata della tua esperienza professionale?
“Assolutamente sì, la gente ha mostrato grande affetto sia al momento del mio arrivo, che della mia partenza. Per il tempo che sono rimasto a Genova, non posso far altro che parlare bene dei tifosi sampdoriani”.
Quali furono le motivazioni che portarono alla tua partenza soltanto 6 mesi dopo l’arrivo sotto la Lanterna?
“Andai via essenzialmente perché Gullit aveva manifestato la volontà di tornare a Genova, non per colpe mie. Il Milan mi considerò la pedina giusta per effettuare lo scambio. Fu una scelta che ho dovuto accettare, non subire, perchè andare al Milan era comunque una decisione gratificante sotto il profilo professionale, anche se inizialmente la mia volontà era restare a Genova. Se presi la decisione giusta? Col senno di poi è difficile dirlo, soprattutto adesso dopo tanti anni: sicuramente un’operazione non dettata dal sottoscritto, non ho avuto grosse possibilità di scelta”.
La gioia più grande e la pagina più negativa nel corso della tua carriera.
“Le emozioni indescrivibili le ho provate a Parma: la promozione in serie A, la conquista di coppe nazionali ed europee. Le pagine più negative si riferiscono agli anni di Perugia, dove ho subito un gravissimo infortunio all’anca che mi costretto a restare al lungo lontano dai campi e non mi ha consentito di riprendermi completamente al rientro. Gli ultimi anni li ho disputati ad Ancona in B, ma ero in difficoltà fisica. Ho smesso a 32 anni, purtroppo gli infortuni fanno parte del gioco, ne ho subito uno grave a 28, ho perso tanto e quando rientrai, non ero più al 100%. La fortuna e la sfortuna devono riferirsi soltanto agli infortuni, il resto te lo costruisci in base a quanto semini, mentre gli infortuni non sono imputabili a niente”.
Che partita ti aspetti domenica? La Samp si è ripresa alla grande dai 2 mesi di buio, mentre il Parma è ancora nel pieno della crisi.
“La Samp è una squadra in salute, viene da un periodo positivo, caratterizzato da una serie di vittorie e dal pareggio contro l’Inter. Del Neri ha a disposizione una rosa importante, che, a mio parere, può sistemarsi dietro le prime 5 realtà del campionato. Al contrario noi, dopo un importante girone d’andata, siamo in difficoltà. Ci attende una partita fondamentale e delicata, vogliamo portare a casa i 3 punti, ma siamo consapevoli di trovarci di fronte una squadra di valore. Dovremo affrontare la sfida con intelligenza, senza ansia, acquisendo il giusto atteggiamento fin dal primo minuto”.
A gennaio la squadra è stata oggetto di numerose operazioni in sede di mercato, è partito Mariga, mentre Dzemaili ha subito la rottura del legamento crociato. Le cause principali della crisi sono dovute a qualche operazione apparentemente non azzeccata, o per l’eccessiva euforia?
“Rispetto alla Sampdoria abbiamo obiettivi e strategie completamente diversi, stiamo vivendo un momento difficile per varie situazioni, forse inconsciamente abbiamo leggermente abbassato il livello di guardia. I 28 punti dell’andata sono il frutto della corsa e voglia di arrivare, dobbiamo tornare a giocare con le nostre caratteristiche. A Gennaio abbiamo cambiato tanto, alcune soluzioni sono state dovute, altre causate da infortuni, la nostra rosa resta competitiva, sono sicuro che verremo presto fuori da questo periodo".
Un saluto ai tifosi blucerchiati e ai sempre più numerosi lettori di Sampdorianews.net.
“Un grosso abbraccio ai tifosi sampdoriani, mi farà piacere rivederli domenica, saranno numerosi come sempre, dando la giusta importanza al gemellaggio con la nostra tifoseria. All’andata fu un grande spettacolo sugli spalti, mi auguro succeda anche al Tardini. Auguro ogni fortuna alla Sampdoria, dalla domenica successiva alla nostra partita”. |di Diego Anelli - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 189 volte