Incredibile serata, imprevedibile Milan. La sfida di Firenze è terminata con una vittoria sofferta ed inaspettata; alla fine il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. In questa stagione la squadra ci ha abituati a tutto, a partite spettacolari seguite da altre sottotono, al bel gioco espresso in alcune, a prestazioni irriconoscibili in altre. Ieri sera sembrava tutt’altra squadra rispetto alla bella vittoria di Bari: sempre in ritardo sull’avversario, mai pericolosi in attacco, scarse idee e manovra confusionata. Nella ripresa Abbiati salva il Milan con alcune parate davvero strepitose, al resto ci pensano prima Huntelaar e poi Pato, negli ultimi dieci minuti più emozionanti di quest’annata. La differenza alla fine l’hanno fatta le sostituzioni operate da Leonardo: sia Huntelaar che Flamini sono apparsi i più vivaci della formazione rossonera. Davvero strepitosa la media goal dell’olandese, sei reti realizzate in circa seicento minuti complessivi di campionato; Ronaldinho si conferma autentico assist-man con la tredicesima e la quattordicesima intuizione stagionale; Pato, pur non essendo al massimo della condizione, segna il terzo goal consecutivo.
Ora sembra arrivato finalmente il bello. I quattro punti di distacco dai nerazzurri ed il sorpasso sulla Roma non possono più nascondere il Milan dalla corsa scudetto, ora diventa obbligatorio crederci, provarci, giocarsela alla pari. In questo momento, tutto ciò che è successo nel recente passato non ha più molto senso di essere ricordato; una squadra come il Milan, che nel girone di ritorno si trova a quattro punti dalla vetta, ha il dovere di lanciare la sfida alla capolista. Certo, anche da ottobre in poi si sono recuperati punti, ottenuto vittorie, giocato lo scontro diretto con la possibilità di andare a meno tre, ma ora che la stagione è nel vivo, che si contano finalmente le stesse gare disputate, bisogna crederci. Alla fine guardando la classifica la differenza sta soprattutto nel doppio scontro diretto, per il resto addirittura i rossoneri hanno raccolto due punti in più dei nerazzurri.
L’aspetto che non cambia mai è la spregiudicatezza di mister Leonardo; anche a Firenze, nel secondo tempo, Leo ha preferito un assetto più sbilanciato, più offensivo, nel tentativo di pareggiare, convinto che una sconfitta per uno o due a zero alla fine non avrebbe cambiato molto. E’ sempre più un Milan ad immagine e somiglianza del suo mister. Non giocherà sempre bene come vorrebbe qualcuno, ma è sempre in grado di trovare soluzioni nuove, cambiare ritmo alla partita, inventare giocate decisive nel giro di pochi minuti. La sensazione poi è che trasmetta grandissima serenità e tranquillità a tutto l’ambiente rossonero, capace di non deprimersi nei momenti difficili e di restare equilibrato e non esaltarsi troppo nelle grandi imprese. Dove alla fine possa arrivare questa squadra è difficile da pronosticare... è sempre capace di smentirsi nella partita successiva, sembra non si possano avere certezze più in la di novanta minuti... ecco perché la gara di domenica contro l’Atalanta diventa più difficile rispetto alle ultime disputate. Lo scudetto sembra volerci aspettare a più riprese, già una volta siamo stati in gioco per poi allontanarci, ora non bisogna più lasciarcelo sfuggire. Visto che hanno voluto aspettarci, è finalmente arrivato il momento di far parte della compagnia. Già, ora viene il bello! |di Piergiorgio Danuol - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 138 volte