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2010-02-27

Del Neri suona la carica: "Chi scenderà in campo darà il massimo"


Come consuetudine questo pomeriggio Gigi Del Neri si è presentato in sala stampa al Mugnaini e prima di dirigere la seduta di ieri di allenamento ha risposto alle domande dei giornalisti. Ecco le sue dichiarazioni tratte dal sito ufficiale blucerchiato:
"La Sampdoria non perderà la propria fisionomia di gioco anche in quest'occasione. Potremmo giocare con una punta di ruolo, ma anche due, perché no? Di sicuro non cambieremo atteggiamento tattico e non giocheremo con un difensore in più: poi che in attacco ci sia Guberti, Mannini oppure due ragazzi della Primavera cambia poco: chi scenderà in campo darà il massimo, per aiutare la squadra ad ottenere un risultato positivo.
Ragazzi si fa per dire. Io a vent'anni ero già sposato con un figlio, quindi figuriamoci se non possono giocare una partita di calcio. Si allenano spesso con la prima squadra e quindi hanno tutte le carte in regola per giocare titolari, grazie anche all'aiuto dei compagni più esperti che li agevoleranno nei minuti iniziali.
Noto un po' di scetticismo, ma non è una sorpresa: questa sensazione c'era anche ad inizio stagione quando gettai nella mischia Poli, Rossi e poi Cacciatore, ma per me non è un problema".
Poi un passo indietro alla partita di sabato scorso: "Non sono d'accordo (sul fatto che da San Siro si poteve ottenere di più che il pareggio ndr). I commenti sulla battaglia, come l'avete definita voi, con i nerazzurri sono stati scariati: la Sampdoria ha giocato in un undici contro nove per poco più di mezzora, quando invece sembrava che avessimo giocato per novanta minuti con due uomini in più.
In parità numerica la squadra ha retto bene il confronto con l'Inter e, quando Pazzini è stato espulso l'Inter è riuscita a costruire l'unica vera occasione da gol dell'incontro. L'Inter è una squadra che si difende sempre con sette uomini in difesa: anche con il Chelsea mercoledì è stato così: quindi per loro anche con due uomini in meno l'atteggiamento difensivo non è mutato. Al massimo hanno dovuto cambiare modo di attaccare, passando da una linea offensiva a tre ad un solo elemento in avanti, prima Milito e poi Eto'o".
Infine due parole sul match del Tardini contro il Parma: "Al contrario di quanto fecero alcuni miei colleghi nelle settimane passate, quando la Sampdoria faticava a fare risultato, dico subito che preferisco guardare in casa mia e non curarmi dei problemi altrui: non mi permetto di dare consigli a colleghi che sanno fare benissimo il loro lavoro.
Hanno avuto problemi, ma restano una squadra difficile d'affrontare: fanno della forza e dell'aggressività le loro armi migliori e hanno individualità tali che possono cambiare l'andamento di una partita in qualsiasi momento. noi dovremo affrontare il Parma con un livello altissimo di concentrazione e consapevoli che in questo momento stiamo facendo il massimo.
Il nostro obiettivo primario è quello di migliorare la classifica della scorsa stagione, ovvero fare più di 46 punti. Raggiunta quella quota, proveremo a fare un gol in più dell'anno scorso, quindi domenica dopo domenica vedremo cosa saremo in grado di fare, ma il direttore non ha mai parlato di 61 punti. Di sicuro faremo il massimo da qui al 16 maggio per arrivare il più in alto possibile".
|di Andrea Piras - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 127 volte


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