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2010-02-27

Zaccheroni: «Consapevoli dei nostri mezzi»


Un mese per capire dove può arrivare questa Juve. Un mese per scoprire pregi e difetti di una squadra comunque in crescita e sempre più proiettata verso la zona Champions in Italia e gli ottavi di finale in Europa League. Zaccheroni è fiducioso, sa che la sua Juventus sta prendendo forma settimana dopo settimana: «Sono qui da un mese e abbiamo fatto dei buoni passi avanti. Mi aspetto di crescere un po' di più partita dopo partita». Il tecnico parla subito di Diego: «Con lui tutto a posto. Lui sa essere molto utile perchè ha un grande dribbling che a volte regala la superiorità numerica. E' bravo anche a dettare il passaggio, comunque. La sua posizione ideale, almeno in partenza, secondo me è tra le linee di centrocampo e di attacco». Amauri resterà fuori un mese. Una brutta tegola per la Juve che però Zaccheroni minimizza: «Ora ci sarà Trezeguet al suo posto e il gioco non cambierà. L'attaccante l'abbiamo sempre cercato più come finalizzatore che come sponda quindi cambierà poco». L'idea di base di Zaccheroni è quella di costruire: «Non sono ancora in una fase di mantenimento e quindi ogni partita mi dà nuove informazioni. Io sono un tecnico che cerca sempre di costruire, a prescindere».
Che tipo di Juve sarà quella contro il Palermo? «Loro nell'ultimo periodo hanno avuto una buona continuità di prestazione, non inganni il risultato di Roma. Non so se sono loro i nostri avversari più pericolosi fra quelli che ci sono alle spalle, so solo che nel prossimo mese andremo ad affrontare tutte le squadre che lottano per la Champions. Sono pronto a mettere in preventivo anche un passo indietro. Qualora dovesse arrivare - spero mai - lo accetteri serenamente. Più andiamo avanti in campionato e più i nostri avversari ci conosceranno». Zaccheroni dribbla anche i complimenti nei suoi confronti: «In Italia ci sono solo due tipi di giudizi: buoni o cattivi. Sono legati agli ultimi risultati ottenuti. Ora stiamo andando bene e tutti sono contenti, spero che questi giudizi positivi restino tali anche a fine stagione e a quel punto sarò gratificato. Per il momento conosco troppo bene il mio mestiere per focalizzare il discorso solo sull'attenzione nei miei confronti». Ieri il tecnico bianconero ha partecipato per la prima volta al Cda della Juve: «Ho relazionato ai consiglieri un mese di gestione. Ho esposto i rischi che corriamo da qui in avanti e come penso di far crescere la squadra per centrare l'obiettivo che è molto, ma molto importante. E' stato un incontro cordiale e istruttivo. Ho fatto una relazione verbale davanti al consiglio d'amministrazione su tutti i problermi che abbiamo e sugli aspetti positivi. Nessun consiglio di mercato, anche perchè non mi sembra il momento opportuno. Non dobbiamo guiardare a ciò che sarà il domani ma essere realisti e pensare all'oggi». Vinovo, intanto, continua a decimare i giocatori: «Io sono l'ultimo arrivato e sono la persona meno indicata a stilare uno storico del nostro centro sportivo. Posso solo valutare il presente. Molti degli infortunati hanno subìto un ritorno dei problemi che avevano accumulato in precedenza durante la loro carriera. L'attività di calciatore oggi è complicata, ci sono i diritti televisivi che consentono ai giocatori di guadagnare tanto ma anche di giocare in modo molto ravvicinato ad altissima intensità e questo va a penalizzare l'integrità fisica del calciatore e la qualità del gioco. Se il giovane risente della grande quantità di gare da giocare a ritmi elevatissimi, figuriamoci i giocatori più maturi. Noi abbiamo tanti nazionali e molti sono nel mirino di Lippi, mettiamo in preventivo che molti di loro non saranno a Vinovo ad allenarsi con noi la prossima settimana. Anche il Brasile giocherà in amichevole martedì». Si passa a parlare dello stato defgli infortunati: «Cannavaro ora sta bene. Non so se domani gioca, lo dirò prima a lui. Voglio essere sempre chiaro con i miei giocatori, prima lo dico a loro e poi alla stampa. Non sono uno che cambia le regole a cammino in corso, voglio evitare sempre le discussioni. Grosso? Valuteremo oggi. Caceres non ce la farà sicuramente, Giovinco sta un po' più avanti ma deve essere valutato». I numeri dicono che la Juventus in casa soffre di più che in trasferta: «Non voglio conoscere le statistiche prima del mio arrivo. Quello che ho chiesto alla squadra è di azzerare il passato e guardare solo al momento. Loro non hanno mai menzionato con me un qualcosa riguardo al passato e mi sta bene così. Ho chiesto loro di focalizzare l'attenzione da adesso in avanti».
|Redazione Juventus News - Fonte: www.juventusnews.tk| - articolo letto 130 volte


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