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2010-02-28

Reja: "La Lazio rischia di retrocedere, ha bisogno dei suoi tifosi..."


Al termine dell’incontro con la Fiorentina, il tecnico friulano Edy Reja ha incontrato gli organi di informazione presso la sala stampa dello stadio Olimpico.

Mister perché è stato espulso?

“C’è stata un po’ di adrenalina nelle parte finale. Ho alzato un po’ la voce chiedendo una ammonizione, ma non ci sono stati frasi irriguardose, ho solo fatto il gesto del cartellino. Forse ho disturbato un po’…”

Cosa è mancato?

“Capisco i ragazzi, quando mancano pochi minuti alla fine hai sempre paura di non farcela. Ora li ho visti molto affranti e dispiaciuti ed ho cercato di rincuorarli. Abbiamo lottato su tutti i palloni, ma la Fiorentina negli ultimi minuti ci ha messo alle strette e alla fine è arrivato il pareggio. Avremmo potuto gestire meglio la gara, ma sono stato costretto a fare dei cambi che avrei evitato. Se non si fossero infortunati Siviglia e Brocchi avrei fatto entrare Zàrate”

Ma ha pensato anche a fare dei cambi per frenare un po’ Jovetic?

“In difesa erano in quattro, si doveva marcare in base alla zona in cui si moveva. Sappiamo bene che Lichtsteiner non sia proprio un marcatore, lui è più adatto a spingere. Con l’inserimento di Zàrate pensavo di tornare alla difesa a tre, ma purtroppo non è stato possibile. Si vede che è stato il destino. In occasione del gol eravamo in inferiorità numerica all’interno dell’area e questo non deve accadere. Quando ci si difende in queste fasi calde, bisogna farlo anche in otto. Capisco che un po’ di timore può subentrare quando avviene ti vengono a mancare delle certezze. Ho visto un grande spirito nel primo tempo, poi però alla fine è arrivata un po’ di stanchezza e paura”

Se dovesse fare un primo bilancio delle sue partite alla Lazio?

“A Palermo abbiamo pagato la rete subita all’inizio, mentre oggi non abbiamo gestito bene nel finale. E’ chiaro che c’è da correggere alcune cose. Ma tutto sommato aver fatto 4 punti in queste tre partite non è proprio da buttare. Ora aspettiamo i risultati di domani, ma non ci salva in 1 o 2 partite. Certo come spesso ho detto serve il risultato per trovare autostima e convinzione, anche perché la Lazio non è abituata a lottare in queste zone della classifica. Bisogna cambiare mentalità, lottare palla su palla e migliorare nella gestione del pallone”

In che condizione fisica le sembra la squadra?

“la condizione fisica mi sembra ottimale, se non ci fosse stato questo episodio ora stavamo festeggiando . Noi avevamo solo bisogno di una vittoria, alcune volte corri di più quando stai bene psicologicamente”

Cosa pensa della protesta dei tifosi?

“Non capisco, sono nuovo di questo ambiente, ma non capisco proprio questa reazione. La squadra rischia di retrocedere, è ora che ha bisogno di affetto e di supporto. Faccio gli applausi ai tifosi che c’erano che hanno sostenuto la squadra per l’intera gara, anche a volte fischiando. Questa deve essere la mentalità se si vuole bene alla Lazio. Chiaro che molto dipende dalle nostre prestazioni”

Quanto è difficile la partita di domenica con la Sampdoria?

“Le gare che rimangono da qui alla fine sono tutte proibitive, ora ogni gara diventa determinante. Se avessimo vinto questa partita nella prossima gara ci sarebbe stata una prestazione migliore. In questa settimana cercherò di caricarli, ora cerchiamo di giocarsi per vincere questa gara con la Sampdoria, poi penseremo alle altre. Ora non dobbiamo fare delle tabelle, anche se certamente ci mancano 14 punti per arrivare alla fatidica quota 40. Auguriamoci di riprendere presto il cammino”

Perché Mauri e non Matuzalem sulla trequarti campo?

“Matuzalem ha un passo diverso, non è un trequartista ma un centrocampista, mentre Mauri è più abituato a giocare in quel ruolo, ha più tempi di inserimento”

Hitzlsperger può fare meglio…

“Lo conosco poco, è da 10 giorni che si allena con me. Uno straniero che viene catapultato qui in queste situazioni di difficoltà non è che possa dare un grandissimo rendimento. Darebbe certamente di più in un contesto in cui va bene. Dovrà abituarsi alla nostra mentalità”

Perché l’ha schierato trequartista?

“Rispetto a Mauri ha un dinamismo diverso, ha un bel tiro e mi poteva dare una mano in fase di recupero palla”.
|di Daniele Baldini - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 179 volte


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