Livorno - Terza sconfitta consecutiva del Livorno (la seconda in casa, nel secondo scontro diretto) che contro il fanalino di coda Siena cede nel finale, dopo un primo tempo più che sufficiente che aveva fruttato il vantaggio grazie ad un rigore di Cristiano Lucarelli. Dopo il vantaggio amaranto, come detto arrivato su calcio di rigore per evidente trattenuta di Cribari (meritava il rosso) sullo stesso Lucarelli, il Livorno non ha mai rischiato contro un avversario con le idee poco chiare ed in evidente difficoltà nel costruire azioni offensive di rilievo. Tra l'altro, poco prima dell'intervallo, gli amaranto hanno anche sfiorato il raddoppio con Lucarelli, che da pochi passi su assist di Knezevic, ha mancato di un soffio la deviazione vincente. Nel secondo tempo, tutt'altra partita: al 6' espulsione di Moro che, a causa di un fallo su Larrondo, si becca il secondo cartellino giallo e lascia il Livorno in dieci. Il Siena prende coraggio e dopo aver sfiorato il pari con Ghezzal al 20', pareggia con Calaiò che al 36' sfrutta abilmente un assist di Vergassola e trafigge Rubinho con un rasoterra imparabile. Il Livorno accusa il colpo e due minuti dopo rischia di capitolare, ma Larrondo, da due passi, non riesce a correggere in rete un cross dell'ex Rosi. Il veleno però sta tutto nella coda: un minuto dopo il 90' Maccarone, con un colpo dei suoi, riesce a superare Rubinho e a ridare fiato alle speranze di salvezza bianconere. Per il Livorno, che comunque ha mostrato i soliti evidenti problemi in avanti, un ko pesante ma non meritato. Non suffciente l'arbitraggio di Morganti, che, come il suo collega Celi domenica a Firenze, non ha adottato lo stesso metro di giudizio in situazioni analoghe. Adesso la salvezza è davvero molto difficile. Nei prossimi impegni: con Palermo, Roma, Atalanta e Inter dovranno giocoforza arrivare almeno 5-6 punti, per continuare a sperare. |di Daniele Marzi - Fonte: www.amaranta.it| - articolo letto 134 volte