Un doppio Pato, alla fine poi infortunatosi, e un gol di Borriello sanciscono una vittoria importante, che continua la nostra striscia positiva in campionato e che dà sempre più credito alla squadra e alle idee di mister Leonardo. Non è stato facile avere la meglio del fortino atalantino e la dimostrazione è che prima del vantaggio di Pato al 30’ i nostri non avevano granché impensierito il portiere Consigli. Poi, dopo il secondo gol, per il quale ringraziamo anche Manfredini autore di un maldestro rinvio dentro la propria porta, le cose si sono messe meglio e, semmai, iniziano ad emergere rimpianti per la gara d’andata, ovvero per quel famoso Atalanta-Milan riacciuffato sul finale solo grazie a Ronaldinho, che con il suo gol scacciò via i fantasmi che aleggiavano sulla testa del mister.
Ma riguardando indietro, possiamo e, anzi, dobbiamo invece rallegrarci! Alla settima giornata, il Milan aveva collezionato la miseria di 9 punti, ora 14 (senza tener conto dei 3 del recupero a Firenze di mercoledì scorso), che non sono certo ancora sufficienti per poter parlare di ruolino di marcia da pretendente al titolo, ma che rappresentano un sostanziale miglioramento e che ci parlano di una squadra che, infortuni a parte, è assolutamente in salute e, almeno matematicamente, ancora in corsa per vincere il campionato. Anzi, diciamo pure che l'ultima giornata sottolinea come la vera anti-Inter sia proprio il Milan e non quella Roma che tanta parte della stampa ha recentemente incensato dimenticandosi forse i grossi limiti che i capitolini hanno, soprattutto in fase di copertura.
La partita di sabato all’Olimpico rappresenta così una sorta di ultima chiamata per le ambizioni scudetto della banda-Ranieri, che, in caso di sconfitta si distaccherebbe di ben sei lunghezze da noi, i quali saremmo ben contenti di battezzare con questa vittoria l’inizio della fase-2 del girone di ritorno, così come facemmo all’andata. Occorre infatti ricordare che fu proprio con il Milan-Roma dello scorso 18 ottobre che iniziò la nostra scalata per uscire dall’inferno in cui eravamo precipitati; la risalita dalla parte destra della classifica. Da quel 2-1, ricco di polemiche arbitrali, condite ancora una volta dalla presenza dell’arbitro Rosetti (sulla quale la città di Firenze ha metaforicamente messo una taglia di un milione di dollari in settimana), partì infatti un filotto di risultati utili che ci fece guadagnare la bellezza di 22 punti in 7 partite (questa sì, una media da scudetto!), poi interrottosi nell’immonda sconfitta casalinga per mano del Palermo e infine ripreso con le tre vittorie contro Fiorentina (nel recupero), Genoa e Juve.
31 punti in 11 partite, insomma, a partire dalla gara di sabato prossimo. Questo siamo riusciti a fare a partire dalla gara contro la Roma all’andata, e questo dobbiamo almeno riuscire a ripetere a partire dalla gara contro la Roma in questo girone di ritorno. Poi sarà solo la sorte a poterci premiare o a lasciarci a mani vuote. |di Sebastiano Molinelli - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 142 volte