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2010-03-02

Bologna: Il punto con Walter Fuochi


Ultimamente il Bologna ci ha abituato a prestazioni positive e risultati importanti. La vittoria di ieri ha un po’ più il sapore dell'impresa?

Si, è un risultato talmente insolito che ce lo ricorderemo finchè campiamo. Questo è tipico delle partite che finiscono 4 a 3, come quella più celebre del 1970, Italia-Germania. L'assonanza è molto evidente.

Sono passati anche in secondo piano gli errori che la difesa ha commesso, soprattutto nel primo tempo.

Questo è certo, però li ha commessi anche quella del Genoa. E' evidente che una partita con sette gol, qualche errore c'è stato, però la singolarità degli eventi, la loro potenza emotiva, fa si poi che sugli errori ci si passa e si pensa di aver assistito a qualcosa di unico e irripetibile.

Molti storcono il naso davanti alle scelte di Colomba, soprattutto in attacco con le scelte Adailton e Zalayeta. Lo stesso Adailton però ha detto che con Marcelo si trova benissimo.

Tutti farebbero una formazione diversa rispetto quella che viene fatta. Anche io confesso che Adailton lo avrei cambiato un po’ prima ma mi sarei perso il meglio, mi sarei sbagliato. Forse Colomba è in questo momento uno di quelli che sbagliano meno. Tutti dicono che Adailton corra poco, mentre invece ha fatto tre gol nei quali, in tutti e tre, ha coperto almeno metà campo a velocità superiore al suo antagonista, quindi, rivediamo certi luoghi comuni.

Adesso si parla anche della conferma di Colomba: lui però non sta spingendo, anzi.

Colomba è il primo a sapere benissimo che una conferma è meritata se viene ottenuta sul campo, quindi è un discorso che se mai andrà fatto a fine campionato a salvezza conquistata. E' inutile voler mettere nero su bianco in modo notarile, tanto poi i conti si pagano l'anno successivo. E' quanto accadde lo scorso anno per Papadopulo che si fece sottoscrivere un impegno a restare qualora avesse centrato l'obiettivo. Però i contratti nello sport devono avere la forza della comprensione e della reciproca fiducia.

C'è l’atteggiamento giusto per affrontare le prossime partite, che saranno difficili? Sembra esserci la consapevolezza delle proprie forze ma anche la convinzione l'obiettivo non è raggiunto.

La tentazione è pensare che infilando una serie di pareggi, magari di comune soddisfazione con la squadra che avremo di fronte, possa andare in porto. Io confido che la squadra continui a giocare per vincere perchè poi molte volte è anche il modo migliore per ottenere i pareggi. Speculare su certi risultati conservativi può essere sbagliato. Poi noi abbiamo come ammonizione il terribile campionato con Mazzone, quando i numeri escludevano la retrocessione ma i risultati poi la sancirono.

Dietro però sembra solo il Catania correre un pochino.

Guardando la classifica oggi, le tre dannate sembrano già designate. Il risultato di ieri del Livorno, che perde in casa con l'ultima, sembra proprio una sentenza. Però ci sono ancora tre mesi di gioco, bisogna sempre evitare di considerare i giochi chiusi.

Ieri ci sono state le convocazioni di Lippi che ha chiamato Sirigu. Viviano è realmente un passo indietro rispetto il portiere del Palermo?

Non credo. Per quanto aveva mostrato fin qui, Viviano era davanti, poi può anche darsi che Lippi voglia vederne tanti e può darsi abbia valutato che il mese di sosta di Viviano e la sua ripartenza non brillantissima facciano ritenere giusto rivederlo in tempi più propizi. Credo non venga scartato nessuno. Poi stiamo parlando probabilmente di niente. Il titolare della Nazionale è Buffon, gli altri fanno contorno.

In settimana però vi sono state altre convocazioni. Casarini in Under 21, Savio in Under 20 tedesca, Moras con la Grecia. Si ritorna a respirare aria d Nazionale…

Moras è in atmosfera pre-mondiale e si giocherà la più grande passerella della sua carriera tra pochi mesi in Sudafrica. Savio è un ragazzo di vent'anni che non deve precludersi nulla, poi evidentemente deve far bene anche nel club se troverà spazi. Ma vedo che con Colomba una chance tocca a tutti prima o poi. Colomba non è uno che chiude le porte in faccia a nessuno. Per fortuna, perchè poi sta facendo una grande stagione con giocatori che magari altri avrebbero messo all'uscio. Ci dimentichiamo che in campo vanno uomini, non robot, e che agli uomini va sempre data qualche possibilità.
|di Cinzia Saccomanni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 123 volte


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