Nel mio ultimo articolo, avevo profetizzato l'impiego di Dida anche nella partita con il Bari. Fortunatamente Leonardo mi ha smentito, anche se sembra che gli stessi giocatori del Milan abbiano chiesto il depennamento del "cabarettista" brasiliano. Il resto lo ha fatto Christian Abbiati, parando un rigore a Barreto nella gara con i pugliesi e miracoleggiando a più riprese nella decisiva trasferta di Firenze. Due partite che gli sono valse la conferma a guardia della porta. Il portiere brianzolo è ripartito da dove aveva terminato la scorsa stagione: una grande sicurezza e padronanza dell'area, riflessi portentosi e miracoli salva risultato. E' un Abbiati diverso da quello che qualche anno fa perse la sfida con Dida. Allora Abbiati non riusciva a farsene una ragione: soprattutto quando nel novembre 2003 dopo una grande gara con la nazionale azzurra in amichevole con la Romania e dopo un'indecorosa prestazione di Dida con il Brasile, Ancelotti preferì mandare fra i pali con il Chievo il brasiliano appena sceso dall'aereo e malconcio. Da lì nacque l'Abbiati pasticcione di quella Coppa Italia che il Milan, l'anno precedente, aveva conquistato grazie ai suoi miracoli nelle partite con il Chievo e nella duplice finale con la Roma. Nelle esperienze da Milanello, Abbiati è però maturato: ha sostituito alla grande Buffon, dopo gli impacci iniziali dovuti alla lunga inattività, ha lottato per la salvezza con il Torino, ha conosciuto il calcio estero a Madrid, sponda Atletico. E' tornato in rossonero con un bagaglio di esperienza e con quella maturità che un portiere raggiunge intorno ai 30 anni. Lo scorso anno ha spodestato Dida e Kalac con grandi prestazioni nelle amichevoli estive; quest'anno ha pazientato dopo l'infortunio, aspettando che i limiti del brasiliano emergessero. Anche quando Dida era un portiere invincibile, non usciva mai dai pali e non bloccava un pallone, ma davanti aveva una muraglia umana formata da Stam, Nesta e Maldini. Abbiati non era però ancora pronto per vestire la maglia da titolare. Ora sì. Abbiati è un portiere numero 1, rovesciando il titolo di un editoriale pubblicato dal portale Milan News. Non c'è Diego Alves che tenga. Questo Abbiati non avrebbe paura del Buffon attuale (ahimé, in declino) figuriamoci di un Diego Alves qualunque. Fermo restando che è naturale l'acquisto di un portiere da affiancare ad Abbiati per la prossima stagione: il rinnovo di Dida si allontana (si spera) e Storari preferirebbe rimanere a Genova. Anche se il sottoscritto preferirebbe un Marchetti al solito portiere straniero.
P.s. piccola tirata d'orecchie alla dirigenza: considerati gli alti e i bassi di Buffon, il leggero calo di Julio Cesar, i problemi di Cech (non è stato più lo stesso dopo l'infortunio al cranio), al momento il miglior portiere in circolazione è un certo Hugo Lloris.. |di Riccardo Giannini - Fonte: www.dnamilan.com| - articolo letto 131 volte