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2010-03-04

Criticare Spinelli ma senza dimenticare i meriti


Livorno - In questi giorni ne abbiamo viste e lette di tutti i colori contro il patron del Livorno, Aldo Spinelli, accusato da più parti di aver creato i presupposti, attraverso un calciomercato sbagliato, per una possibile, anzi a questo punto più che probabile, retrocessione in Serie B della squadra amaranto. Ma chi scrive vuole spezzare una lancia a favore dell'attuale presidente. Premettendo di non essere mai stato "spinelliano" così come non è mai stato "lucarelliano" (cioè sostenitore del capitano e bomber Cristiano Lucarelli in molti casi contrapposto al presidente, ndr) il sottoscritto ama infatti i giudizi equilibrati ed è convinto che, quando ve ne è necessità, occorre rimettere qualche puntino sulle "i". Ebbene, mettere i puntini sulle "i", in questo frangente, vuol dire anche e soprattutto riconoscere e ricordare i meriti di Spinelli, che non sono pochi. E ciò lo si dice non per giustificare od accettare l'ingiustificabile, che viene e verrà sempre evidenziato, ma per amore di verità ed equità di giudizio. Spinelli ha sicuramente sbagliato - e non è un errore che ha fatto solo quest'anno - a privarsi di elementi (ad esempio prima Alex Diamanti e poi di Antonio Candreva, ndr) che non sono stati adeguatamente sostituiti. Così come ha sbagliato a non investire sulla rosa di una squadra a cui, potenzialmente, sarebbe bastato davvero poco per divenire tranquillamente competitiva. Ciò che fa rabbia, in particolare, è sapere che a Spinelli non mancano certo le disponibilità economiche per investire anche in prospettiva di adeguati ritorni, come sarebbe al termine di questo campionato se il Livorno si salvasse. Ma detto tutto ciò, non va dimenticato che sempre Spinelli è l'uomo che ha riportato il Livorno nel calcio che conta dopo cinque decenni lontani dalla Serie A e tre addirittura dalla Serie B. Chi è nato negli anni Sessanta sa benissimo che il nostro sogno, da ragazzini, era vedere il Livorno ai nastri di partenza del campionato di Serie B, magari per salvarsi patendo fino alla fine. Beh, grazie a Spinelli, il Livorno è andato oltre. E' tornato in Serie A e si è cimentato perfino in Coppa Uefa. Questo è un qualcosa, secondo chi scvrive, che non va mai dimenticato anche quando si critica, e giustamente, l'attualità. Se Spinelli cederà il club, va bene. Gli chiediamo, gli chiederemo, di scegliere imprenditori con idee e programmi di qualità. Ma crediamo che così in effetti sarà, quando sarà il momento. Nel frattempo non facciamo come Tafazzi. Il presidentefa bene a farsi sentire in Lega calcio ed chiedere che gli arbitri non penlizzio oltremodo il Livorno. Per il resto, per quanto riguarda il campionato in corso, mancano ancora tante giornate alla fine e la squadra non è ancora retrocesso. Questo va ricordato.
|di Marco Ceccarini - Fonte: www.amaranta.it| - articolo letto 146 volte


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