Minaudo: "L'Atalanta si gioca la permanenza in serie A"
Giuseppe Minaudo da Mazara del Vallo vive oggi a Bergamo. Città nella quale ha anche giocato 88 partite, molte di più di quelle disputate con la maglia dell'Udinese. L'ex centrocampista è quindi testimone prezioso dell'aria che si respira a Bergamo in attesa della importante sfida di domenica. In esclusiva a Il Friuli/Udineseblog racconta le sensazioni che si stanno vivendo là.
"Qui è ben chiaro che se l'Atalanta domenica non batte l'Udinese è quasi spacciata. Questo si avverte tra i tifosi, i calciatori, la società. L'Atalanta si gioca tutto, sarà la partita della vita".
Una annata particolarmente negativa per entrambe le squadre: "L'Atalanta ha dovuto fare i conti con infortuni seri per tutto l'arco della stagione. Una cosa che però è accaduta a molte squadre di A. Ricordo che ai miei tempi c'erano meno problemi in questo senso perchè si giocava di meno e c'era la possibilità di allenarsi regolarmente".
Una gara nella quale avrà una importanza particolare l'aspetto psicologico: "Non sarà certo una partita spettacolare. Prevedo una battaglia, giocata molto sui nervi. In questo senso l'Atalanta è avvantaggiata, perchè sa di giocarsi tutto. Per i nerazzurri è una gara da dentro o fuori, è la partita della vita. L'Udinese ha una classifica migliore e più chances di raggiungere l'obiettivo salvezza. Da questo puto di vista vedo favorita l'Atalanta".
A proposito di infortuni, due assenze su tutte peseranno tra le fila bianconere: D'Agostino e Sanchez. "D'Agostino non è una novità. Mi sembra che manchi da un pò. Quello di Sanchez è invece un grosso problema: visti gli spazi che l'Atalanta sarà costretta a concedere, un giocatore estroso e abile a saltare l'uomo come lui era importante".
Nell'Atalanta, oltre ai vari infortunati, mancherà anche Padoin per squalifica. "E' un giocatore che si è inserito bene a Bergamo. Ma al di là delle assenze, questa è una gara che si giocherà sui nervi. Vincerà chi li ha più saldi. Bergamo è un campo difficile per tutti. Qui il pubblico è davvero il dodicesimo uomo, dà un aiuto fondamentale".
L'Udinese potrebbe essere bloccata dalla paura, visti anche i ricordi della gara dell'andata? "Può succedere che questo mentalmente influisca, ma i bianconeri devono pensare solo all'ottima prestazione fatta contro l'Inter e ripartire da quella".
All'andata sulla panchina nerazzurra c'era Conte. Oggi Mutti. Cosa è cambiato? "Mutti ha dato tranquillità, ha impostato la squadra per giocarsela fino alla fine. Conte, quando è arrivato, si è preoccupato di più di imporre il suo gioco, non adattandosi ai giocatori a disposizione. Anche l'Udinese, dal punto di vista tecnico, ha avuto problemi. Il cambio tecnico e il richiamare il vecchio allenatore non sono segnali positivi. E l'Udinese non è abituata a trovarsi in queste posizioni di classifica, quindi per certi versi soffrirà parecchio".
Una percentuale di salvezza per entrambe? "Spero solo che sia Atalanta che Udinese si salvino. Tifo sempre per le squadre in cui ho giocato". |di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 109 volte