Tra Roma e Milan esce la partita perfetta...per l'Inter. Nel freddo improvviso della capitale si gela anche la rincorsa dei rossoneri, che domani potrebbero vedere Mourinho scappare di nuovo a +6. All'Olimpico Leonardo viene tradito dall'inedita imprecisione di Borriello e dalla mancanza di magia di Ronaldinho. Il resto lo fa Huntelaar e in tre si mangiano 4-5 palle gol. Il Milan ci prova molto di più a vincere, soprattutto nel secondo tempo, ma alla fine il -1 per 16 ore sulla capolista resta un miraggio. La Roma si danna di meno, sembra stanca nella ripresa e ai 70 mila sugli spalti dona poche emozioni. Del resto non c'è l'obbligo della rimonta, secondo Ranieri. Domani può risprofondare a -9 se l'Inter batte il Genoa. All'inizio il tecnico romano ritrova il cervello Pizarro e mette Baptista in avanti a far coppia con Vucinic. Il Milan rinuncia a Beckham esterno destro avanzato e rischia Huntelaar accanto a Borriello e Ronaldinho. Alcune migliaia i tifosi rossoneri che occupano quasi un intero settore accanto alla curva nord. Quelli della Sud ricordano Antonio De Falchi, che nel 1989 morì a 18 anni a Milano per mano di ultras del diavolo: i pochi striscioni sono tutti per lui. Sciarpe giallorosse a perdita d'occhio sugli spalti. Non c'è Berlusconi, ma in compenso in tribuna d'onore si vede il capo della protezione civile Bertolaso con colori romanisti al collo. Il premier si perde il tridente offensivo: chissà se ne ha parlato a pranzo con Leonardo.
Pochi secondi dall'avvio e Flamini timbra lo stinco di Perrotta. Tagliavento non lo ammonisce. De Rossi slalomeggia al limite e tira rasoterra a giro, fuori. All'80' destro di Baptista, Abbiati devia in angolo. La Roma pressa e fila più veloce, ma durerà poco. Il Milan inizia a tessere la ragnatela. Leonardo sposta Flamini più avanzato a destra e il francese entra in molte azioni, sbagliando alcuni cross: il passo è più rapido di quello di Beckham, ma il piede proprio non regge il confronto. Al 29' finalmente Ronaldinho: libera Borriello in area sulla sinistra, ma lo sparo mancino è sballato. Vucinic cerca spazio a destra e a sinistra, la Roma non è pericolosa. Nel finale di tempo Tagliavento torna all'altezza della fama guadagnata con Inter-Sampdoria e ammonisce in serie Flamini, Bonera e Burdisso. Molta noia e cori incessanti. Nella ripresa si capisce subito che il Milan fa sul serio: prende in mano il campo e la Roma rincula. Borriello sbaglia anche in fuorigioco su invito di Dinho, ancora il centravanti e Flamini pericolosi. Al 10' Burdisso in scivolata evita anche la parata di Julio Sergio sul tiro sempre di Borriello, che si era bevuto un distratto Juan. Ranieri ripresenta Toni al suo nuovo pubblico, esce Baptista, fumoso. Al 29' Vucinic di testa sfiora il palo su cross di Riise. Al 36' Ronaldinho fa peggio sul traversone di Beckham (entrato nella ripresa): non prende la porta da due metri. La Roma arranca e riparte solo con 2-3 uomini, il Milan chiede un rigore con Ambrosini, forse a torto. L'ultima raffica di Leonardo è affidata a Inzaghi, dentro per Borriello: Superpippo non toccherà una palla. Sbaglia ancora di testa Huntelaar, spaventato dal piede kamikaze di Burdisso. Lo stadio si riscalda prendendosela per dei dettagli con Tagliavento, che nel complesso se la cava bene. E nel recupero prima Riise sgancia il sinistro - Abbiati devia in angolo -, poi Juan alza di testa su angolo di Pizzarro. Un colpo giallorosso sarebbe stato troppo. Il Milan resta più anti-Inter della Roma (giunta comunque al 17/o risultato utile di fila: 12 successi e con questo 5 pari). Lo dicono il gioco visto oggi e i punti in classifica. Ma la serata profuma di occasione persa per il Diavolo. Il modulo fantasia nato nell'intervallo della gara d'andata ancora non basta. |Redazione Il Vero Milanista - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 153 volte