Il turno di campionato appena trascorso ha lasciato diverse sensazioni in casa Milan: da un lato il rammarico per non aver vinto una gara a lungo domninata, dall'altro la consapevolezza di aver giocato decisamente bene e aver mostrato un'ottima condizione fisica. Continuo a ritenere la qualificazione ai quarti di Champions un'impresa quasi impossibile anche se, giocando così, possiamo almeno provarci. Come al solito quando giochiamo bene contro grandi squadre perdiamo non so per quale motivo il cinismo, visto che sabato abbiamo avuto almeno 3 o 4 palle gol nitide fallendole tutte quante, un po' come era successo all'andata con il Manchester. Nella gara dell'olimipico ho visto il solito grandissimo Thiago Silva, ben assistito da Nesta, e ho particolarmente apprezzato il ritorno di Antonini, sicuro e veloce sulla fascia sinistra. Un altro giocatore che mi ha impressionato positivamente è Flamini, forse alla sua migliore esibizione con la maglia rossonera: grande corsa, inserimenti, raddoppi e grinta da vendere; siamo sicuri che questo Flamini non sia meglio dell'ultimo Gattuso? A centrocampo luci ed ombre per Pirlo: gioca milioni di palloni, sono sicuro che potrebbe sbagliarne meno anche se, ad onor del vero, bisogna sottolineare come a livello di corsa non stia facendo mancare il suo apporto, cosa abbastanza strana.
Più che altro vorrei rivolgere un appello a Leonardo: ma perchè le punizioni le batte sempre lui? Dopo aver assistito, negli ultimi anni, ad almeno 7 milioni di tentativi andati fuori o sulla barriera credo di aver capito che non è capace a tirare i piazzati e che non può ancora vivere di rendita per quei 5 che infilò consecutivamente nel 2005. Se in squadra non avessimo alternative potrei anche capire questa sua ostinazione a battere le punizioni, ma in campo vedo spesso Ronaldinho e Beckham che non sono propriamente gli ultimi arrivati in fatto di calci da fermo. Per quanto riguarda l'esperimento di Huntelaar al fianco di Borriello direi che è stato da "senza infamia e senza lode": il ragazzo si è impegnato molto, ha effettuato anche qualche buona giocata ma si vede che comunque largo a destra fa fatica. A Manchester non so se questa formula verrà riproposta o se verrà inserito Beckham in quel ruolo, di sicuro molto dipenderà da Pato: non vorrei che questo infortunio venisse trattato come quello di inizio gennaio in cui prima di ogni partita sembrava dovesse rientrare e poi ci ha messo una vita a rivedere il campo. Da quello che sento mi sembra di capire che il recupero sia difficile e che, se anche avvenisse, ci consegnerebbe comunque un giocatore non al massimo. In questo caso magari opterei per fargli giocare solo uno spezzone di gara, sperando che la qualificazione sia ancora in gioco, ma solamente se lo staff medico ritenesse che il ragazzo non corre più il rischio di ricadute; sarebbe sciocco per una partita già molto difficile rischiare di perdere il ragazzo per una stagione che è comunque ancora nel vivo. Ad ogni modo mercoledi verrà sciolto ogni dubbio, non resta che sperare che, chiunque giochi, venda cara la pelle. |di Alessio Scalzini - Fonte: www.dnamilan.com| - articolo letto 150 volte