Inizierà domenica prossima a Marassi la corsa europea del Cagliari. A undici partite dal termine, i punti iniziano ad avere un peso doppio, ancor più quando si gioca uno scontro diretto. E Genoa-Cagliari sarà il primo di una lunga serie di scontri diretti che saranno in grado di rivelare se questo Cagliari è una buona squadra da centroclassifica, o se invece i ragazzi di Allegri sono davvero in grado di mettersi alla pari con le ambiziose avversarie e puntare con concretezza a un prestigioso e storico piazzamento.
Nelle ultime giornate i rossoblù sono parsi meno brillanti del solito. C'è chi ha avanzato l'ipotesi di un "euroscetticismo", ipotesi da non scartare per una squadra giovane, che sta scoprendo pian piano di valere posizioni importanti della classifica e che forse ha bisogno di scalare un ulteriore gradino, più psicologico che tecnico, nella scala che porta a diventare una grande squadra. Le argomentazioni che giustificano però l'appannamento dei rossoblù non mancano. Le tante assenze hanno avuto il loro peso sopratutto a lungo termine. Un conto è fare a meno di pezzi importanti nella partita secca, altro conto è ritrovarsi a dover fare i conti con una vera e propria emergenza in un momento in cui il calendario ha offerto parecchi scontri ravvicinati. Inutile ricordare che si è giocato a Udine con un Canini infortunato ma stoicamente in campo per assenza di sostituti, o ancora a Verona con Biondini in posizione di terzino.
Dal recupero degli assenti, oramai quasi tutti abili e arruolabili, si avrà una maggiore panoramica su ciò che il Cagliari potrà dire nel finale di campionato che si appresta ad intraprendere. Domenica a Genova si rivedrà con ogni probabilità il Capitano Lopez, e a centrocampo dovrebbe poter dare il suo apporto dall'inizio Dessena, giocatore che potrebbe rivelarsi basilare, per caratteristiche tattiche e forza fisica, per il futuro prossimo rossoblù.
Due "acquisti" importanti per Allegri, in vista di un match, quello con il Genoa, che può già considerarsi decisivo. Scontro diretto per eccellenza, dopo le sfide della passata stagione. Le due compagini si presentano all'impegno appaiate in classifica, vogliose di cogliere punti per accorciare sulle squadre che le precedono e alimentare i sogni europei non ancora rattrappiti. Ancora una volta terrà banco la sfida tra due allenatori, Allegri e Gasperini, tra i migliori del campionato, e tra tanti giocatori simili per caratteristiche, talento e potenzialità. Si metteranno a confronto la fantasia di Cossu e Palladino, il cuore di due leader del centrocampo come Rossi e Conti, la vena realizzatrice del passato rossoblù, Suazo, e del presente, Matri. Ma saranno interessanti anche i confronti tutti italiani, e papabili d'azzurro, tanto tra Criscito e Agostini, quanto tra Bocchetti e Astori, così come il duello tra l'ex vice portiere della Nazionale, Amelia, e l'attuale, Marchetti.
Insomma, Marassi sarà sicuramente teatro di una partita bella da vedere, ricca di contenuti, e combattuta, dal punto di vista tecnico e agonistico. Alla fine sarà la forza mentale delle due squadre a decidere le sorti dell'incontro. Da una parte il Genoa, che già nella passata stagione ha dimostrato di poter lottare fino alla fine per le posizioni di vertice, centrando la qualificazione in Europa League e sfiorando quella in Champions, e dall'altra il Cagliari, che sotto questi punti di vista ha ancora tanto da dimostrare, agli altri, ma forse sopratutto a se stesso. |di Niccolò Schirru - Fonte: www.tuttocagliari.net| - articolo letto 125 volte