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2010-03-10

Ovrebo ai quarti. Milan, l'impresa si fa così. La mia lista azzurra. Pazzini-Napoli tanti soldi


Sarebbe stata la sintesi perfetta: 1-1 all'andata e poi una grande Fiorentina al ritorno, sulla ali di Jovetic e Vargas, con Gilardino in versione assist-man. Sarebbe stato tutto perfetto senza quel gol di Klose, da annullare per chilometrico fuorigioco. Ai quarti non va il Bayern, ma il "ciccione" Ovrebo. Questo è bene dirlo. Molto più delle solite parole di circostanza che ho ascoltato nelle ultime ore: la Fiorentina esce a testa altissima, bla-bla-bla. Il festival dell'ovvio. Cosa me ne faccio della testa altissima, se esco per furto con scasso, se Ovrebo mi ha rovinato la mia esistenza in Champions? Voi pensate che al tifoso viola medio interessi la testa altissima, bla-bla-bla? Interessa quel furto con scasso che passerà inosservato. Dicono: ma è la commissione arbitrale che designa chi deve andare a dirigere le partite. Esattamente come fa Collina. Ma se la commissione arbitrale e/o Collina commettono errori colossali andrebbero fermati. Da subito. Vero Michel, ex amico nostro? Michel è Platini, lasciamo perdere. Ovrebo ai quarti, non il Bayern. E la prossima volta il signor Rummenigge quando parlerà di mafia italiana nel calcio si pulisca la bocca e pensi alla mafia del calcio europeo. Rappresentato dal "ciccione" Ovrebo che faticherebbe ad andare di corsa dal garage di casa allo svincolo dell'autostrada, duecento metri dopo. E invece gli hanno affidato il Bayern. E lui il Bayern lo ha premiato, guadagnandosi l'accesso ai quarti.
Stasera tocca al Milan. Il titolo è da "mission impossibile", ma io dal Milan mi aspetto di tutto. Ha ragione Galliani quando dice che se la squadra non avesse conquistato un punto su sei contro lo Zurigo, avrebbe ambito (e avuto) un sorteggio migliore. Ma i rimpianti non appartengono a noi, sarebbe assurdo oltre che inutile. Urge pensare al Manchester e a quella difesa non imperforabile, i primi trenta-trentacinque minuti dell'andata sono stati indicativi. Quel fenomeno di Rooney in qualche modo lascerà il segno, ma io credo che il Milan sia in grado di bucare il Manchester, soprattutto su Ronaldinho farà Ronaldinho. Avevo criticato Huntelaar dopo la gara di andata, l'attaccante non si discute anche se non è in cima alla lista dei miei primi dieci preferiti. Magari stasera si riscatterà con gli interessi. Come si fa l'impresa? Un gol entro i primi venticinque minuti; andare all'intervallo anche sull'1-0; sprigionare ulteriore potenza e voglia nella ripresa; al limite incassarne un paio, ma segnarne altri due. Sarebbe fantastico un 2-3, andare ai supplementari e giocarsela fino in fondo. Un sogno, un'utopia? Aspettiamo, aspettiamo. Altrimenti, non resterà che aggrapparci all'Inter per evitare di diventare rossi di vergogna nell'Europa che conta. Mi avete bombardato. Le previsioni di Pierpaolo Marino sul mercato che verrà hanno stuzzicato la vostra fantasia e suscitato una curiosità inesauribile.
Io, per rispetto, non giudico le proiezioni di mercato dei giornalisti e rispetto le proiezioni di Marino che non è un collega ma che conosce questo mondo a memoria. Mi permetto, però, di fare alcune valutazioni. La prima: per prendere Pazzini non basterebbero Denis (siamo convinti che la Samp ne vada matta?) e il riscatto dell'altra metà di Mannini. Ma occorrerebbero i soldi, tanti soldi. Almeno quindici milioni, se davvero sull'altro piatto della bilancia la Samp accettasse Denis. Pazzini andava preso quando la Fiorentina lo aveva messo sul mercato, a condizioni abbordabili. Lo stesso errore commesso nella vicenda Milito: a dieci più bonus lo avresti preso, il Napoli se n'è guardato bene per non turbare misteriosi equilibri. Quanto a Palombo, ci vorrebbero tanti-tantissimi milioni: con tutto il rispetto per Mannini (un po' in calo, nelle ultime settimane) immagino che la Samp si accontenterebbe dell'altra metà dell'esterno senza una ricca iniezione di denaro nelle casse di Garrone. Certo, Palombo più Inler sarebbe il massimo per il centrocampo del Napoli (ma anche Inler più D'Agostino); Quagliarella più Pazzini più Lavezzi alzerebbe enormemente il tasso qualitativo del gruppo. Ma bisogna mettere mano al portafoglio più che immaginare a contropartite tecniche in grado di soddisfare la fame della Sampdoria. Un'altra cosa: la concorrenza per Pazzini sarà enorme, bisognerebbe (uso il condizionale, come potete notare) viaggiare a fari spenti evitando fughe di notizie. Siccome non vi basta il discorso legato a Pazzini, volete approfondimenti sul nostro amico Ribery che è davvero sincero quando dice che entro sette-dieci giorni prenderà una decisione definitiva. Sul fatto che ci sia la Juve non esistono dubbi, sul particolare che il Real Madrid (e poi il Barcellona) gli faccia il filo da sempre anche in questo caso nessun tipo di perplessità. Diego sul piatto della bilancia? Dare via Diego per me sarebbe una sciocchezza: ho ascoltato considerazioni assurde, del tipo che sarebbe un bidone.
Ma quale bidone? Non vorrei che alla fine diventasse un errore grave quello di darlo via. E mi auguro che il ragazzo dia vita a uno straordinario rush finale per dimostrare che quei soldi non erano stati scaraventati dalla finestra. Ribery resta, comunque, in piedi. In attesa della sua decisione definitiva. A proposito di Juve: adesso che c'è un allenatore vero, con difetti ma anche con pregi, i progressi bianconeri si notano ad occhio nudo. Ora vi propongo un enorme valzer di difensori in corso. Vi avevo anticipato, quando nessuno ne parlava, che per Ranocchia l'Inter ha preso posizione e accumulato un vantaggio incolmabile già a gennaio. Ora il ragazzo deve guarire da un grave infortunio, potrebbe restare al Genoa e poi essere girato all'Inter con calma. I collaboratori di Moratti sono pesantemente su Bonucci, soprattutto dopo che hanno memorizzato il seguente particolare: i grandi club italiani si sono mossi (la Juve con il Genoa, il Milan direttamente con il Bari). Bonucci è un piccolo Pandev: non mi riferisco al ruolo, chiaramente, ma al pentimento che ci può essere (e ci sta) di essersene liberati velocemente, nel momento della piena maturità sul punto di essere raggiunta. Pandev è tornato a casa madre, l'Inter sa che per Bonucci non ci sarebbe spazio nell'immediato (chi li sposta i due muri Lucio e Samuel?) ma a strettissimo giro di posta potrebbe diventare un pilastro. Per Bonucci ci saranno pressioni, offerte e inserimenti, l'Inter spera di resistere e di mantenere il controllo. Anzi, di ritrovare il controllo di Bonucci come ha fatto per Pandev. Sotto la Lanterna, sponda Genoa, ci sono due pezzi da novanta: Criscito è un po' il pentimento della Juve che l'ha mandato via dopo un fallimentare Roma-Juve come se quella dovesse essere una bocciatura definitiva per il duttile Mimmo, erroraccio Juve, ma ora il Genoa non lo molla e intende aprire la cassaforte pur di riscattarlo; Bocchetti è in crescita assoluto, tanto di capello all'interpretazione di Milano nel recente posticipo. A proposito del Genoa: ha incontrato l'Empoli per Fabbrini (che piace anche a Napoli e Udinese) e propone due milioni per la comproprietà, il club toscano chiede il doppio, si aggiorneranno. Fabbrini ha i colpi del trequartista-esterno offensivo predestinato.
Torniamo in difesa: la Juve marca Douglas, il gigante del Twente, lo sta seguendo da una vita. Il contratto in scadenza nel 2011 pone Mexes in partenza dalla Roma: si prospetta un bel Milan-Juve, a meno che il ragazzo francese non rinnovi. La Roma sta seguendo Gallas, in scadenza con l'Arsenal, ma per il momento non ci siamo con i soldi (quando ti liberi a parametro zero, chiedi la luna o dintorni). Aggiornamento sugli allenatori: credo che a Genova cambieranno su entrambe le sponde, sia Gasperini che Del Neri potrebbero avere le valigie in mano, anche se molto presto ci saranno confronti definitivi, la situazione resta fluida. Il Genoa per il momento sta seguendo allenatori che stanno facendo bene in B (Moriero e Campilongo), è soltanto un monitoraggio. Guidolin lascerà a Parma, non mi convince la valutazione di chi ha detto che gli hanno smontato il Parma a gennaio: il miglior Crespo vale il miglior Amoruso, o no? E Jimenez, se non colleziona espulsione, può essere in grado – pur avendo altre caratteristiche – di non far rimpiangere Mariga, io non ho dubbi. Il Parma studia Marino che lascerà Udine; l'Udinese ha ormai bloccato Giampaolo. Il signor Allegri lascerà Cagliari soltanto per un salto di qualità (Firenze lo sarebbe, il Milan a maggior ragione) e anche i muri sanno che Bisoli sarebbe eventualmente nei pensieri di Cellino. In B può succedere di tutto e di più, avremo tempo e modo. Mi tocca (giustamente) rispondere alle mille sollecitazioni di chi mi chiede di fare una lista in vista dei prossimi mondiali. Non ve li do tutti, i miei convocati, ma vi segnalo quelli che porterei senza pensarci un minuto: Buffon, Marchetti, De Sanctis; Nesta, Bonucci, Chiellini, Cassani, Criscito; De Rossi, Pirlo, Ambrosini, Marchisio, Montolivo; Gilardino, Balotelli, Totti (se sta bene), Borriello, Di Natale, Pazzini (o Iaquinta se ritrova in fretta la condizione). E cercherei uno spazio per il mitico Miccoli. So che non sarà accontentato al 100 per cento, forse neanche al 70 per cento. Pazienza. Gli altri sceglieteli voi. Mi fido.
Mi chiedono un pensierino finale su Blatter. Non lo do, sapete perché? Dopo le ultime folli decisioni, no alla tecnologia, semplicemente mi vergogno. Se abbiamo Blatter, ci meritiamo Blatter. Roba da non dormire per quattro notti di fila.
|di Alfredo Pedullà - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 161 volte


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