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2010-03-13

Domati & Dominati: è storia


E’ festa al Massimino, è storia per il Catania.
Dinanzi a 21.000 spettatori i ragazzi di Mihajlovic impongono gioco e risultato a dispetto della ben più quotata formazione di Mourinho.
Il tecnico rossazzurro manda in campo la squadra “tipo”, senza rinunciare alla fase offensiva puntando su Martinez, Mascara, Lopez e Ricchiuti con Izco e Biagianti a supporto della zona mediana; in difesa è tempo per il ritorno di Alvarez e Terlizzi, accompagnati da Silvestre e Capuano.
Mourinho dopo aver lasciato a casa Balotelli, preferisce affidarsi al duo Milito, Eto’o, mandando in panchina Pandev. Con Stankovic dietro le punte, arriva anche il ritorno da titolare per Marco Materazzi, più volte beccato dal pubblico di casa per i suoi soliti atteggiamenti poco professionali.
Il Catania entra in campo con grandissime motivazioni, mettendo in difficoltà gli ospiti con Ricchiuti e Martinez che sbagliano tre goal in sequenza che hanno del clamoroso. E, pensiero comune tra gli spalti, che con certe squadre certi errori si pagano…
Ma l’Inter in campo è assente, non c’è con la testa e la prima conclusione pericolosa arriva dopo oltre venti minuti di gara con Milito che, giratosi in aria, conclude malamente alla sinistra del portiere
Il primo tempo scivola via così, con un buon Catania che pensa a fare la gara, al cui lo 0-0 va più che stretto.
Mourinho cerca di mischiare le carte all’intervallo: dentro Quaresma che colleziona, dopo il Genoa, la seconda presenza consecutiva. Il neo entrato dà vitalità ai suoi, cercando con le sue accelerazioni di mettere in panne la difesa rossazzurra.
Al nono della ripresa ecco la beffa: palla lunga per Eto’o (in sospetta posizione di fuorigioco, ndr), servizio per Milito che da due passi mette dentro ad Andujar battuto.
È il goal che sembra dover spezzare le gambe ad un Catania che stenta a reagire in un primo momento ma che trova il goal alla mezzora: Izco per Alvarez che mette dentro un pallone straordinario per Maxi Lopez ed è 1-1. Julio Cesar non può arrivarci.
I rossazzurri prendono vigore, il pubblico spinge, i tre punti sembrano a portata di mano. Mourinho gioca la carta Muntari, ma in tre minuti combina l’impossibile: prima interviene da tergo su Martinez al limite dell’area meritandosi un giusto cartellino giallo. Poi, sugli sviluppi della stessa, colpisce volontariamente in area il pallone con le mani: calcio di rigore, seconda ammonizione e Inter in dieci uomini.
Sul dischetto va Mascara, cucchiaio che dà l’impressione di finire fuori ma che invece porta i rossazzurri in vantaggio per 2-1.
Esplode il Massimino ma non è finita: due minuti dal termine, Martinez salta Lucio, supera Julio Cesar ed insacca. E’ il goal che consacra una prestazione straordinaria.
Il Catania si porta così a quota trentuno. “Nulla è fatto” dice Mihajlovic, ma alla salvezza di punti ne mancano nove. E questa squadra non può avere problemi a farli.
|di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 127 volte


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