Non ci sono altre parole per descrivere quanto accaduto oggi al “Via del Mare”. Un Lecce troppo brutto per essere vero, crolla per 1-5 sotto i colpi di un Cittadella che, al cospetto dei giallorossi, sembrava il Milan degli “invincibili”.
Una squadra senza capo né coda, con una difesa colabrodo e un attacco abulico, con giocatori spenti, tristi, che sembrano appagati. Il tutto per una squadra che, comunque, per via degli incredibili risultati provenienti dagli altri campi, continua a mantenere 4 punti di vantaggio sulla terza in classifica (sconfitte anche Sassuolo e Brescia).
Anche Mister De Canio è sembrato clamorosamente nel pallone, con scelte tecniche altamente discutibili e nessuna correzione in corso d’opera. Fuori per scelta tecnica Angelo sostituito da Terranova col solito, imbarazzante Schiavi (da 4 anni ormai) al centro della difesa. Fuori anche Mesbah per fare spazio a un Defendi che continua a deludere sempre più. Ancora panchina per Guido Marilungo con al suo posto un Di Michele molto lontano dalla forma migliore. Ancora fiducia a Corvia al centro dell’attacco, un Corvia spesso irritante che a tratti ricorda un certo Darko Pancev. Mister Foscarini presenta dall’altra parte un Cittadella compatto, privo di Oliveira e Tedoldi ma con i devastanti Ardemagni Bellazzini (scuola Fiorentina) e Iunco davanti.
Dopo 22’ punteggio già sullo 0-3 per via delle reti proprio di Ardemagni, Bellazzini e Iunco. E il Lecce? E’ tutto in un errore di Di Michele e un occasione sciupata malamente dal solito Corvia che solo davanti a Pierobon è tragicomico nel lisciare il pallone. Poker servito al 34mo con la difesa del Lecce immobile e Bellazzini che infila Rosati sotto le gambe per il 4-0.
Al ritorno in campo mister De Canio non presenta alcuna variazione; Cittadella sempre più spietato con Ardemagni che sigla la doppietta personale e batte Rosati per il pokerissimo. A questo punto ai tifosi salentini torna in mente un certo Lecce-Palermo della stagione 94-95 (Ardemagni e Bellazzini come Campilongo e Petrachi) per fortuna il Cittadella allenta la pressione e il Lecce contiene i danni. Anzi al 70mo sigla il gol della bandiera con il “bomber” Corvia che torna al gol trasformando il penalty dell’ 1-5. Si conclude con Carteri che fallisce il sesto gol con un colpo di tacco neutralizzato da Rosati.
Difficile trovare le parole dopo questa sonora scoppola. Come detto, unica nota positiva i risultati delle inseguitrici. Speriamo tutti noi che questa sconfitta apra gli occhi a De Canio (sperando di non vedere più sul rettangolo di gioco gente inadatta non solo alla categoria ma anche al professionismo), i risultati negativi delle antagoniste non possono durare in eterno.
In ultimo due citazioni, la prima alla memoria del grande ex storico direttore sportivo Mimmo Cataldo. Grande uomo, esponente di un calcio che non c’è più, venuto a mancare qualche giorno fa.
La seconda per i nostri, straordinari sostenitori. I ragazzi della curva nord, commoventi che per 90’ hanno incitato i giallorossi. |di Paolo Cisternino - Fonte: www.calciomagazine.net| - articolo letto 124 volte