Il passato modella su di se' il futuro da costruire . Ma come possiamo costruire il nostro futuro se non analizziamo concretamente pregi e difetti insorti in passato ? Scaviamo più nello specifico: quale sarà il futuro del nostro Catania ? Una domanda così dolce che proietta il catanese,assorto dal sogno di vedere la sua squadra in una dimensione più Europea , lontano dai languori del passato. Domanda che comunque può risultare banale in vista delle ultime 10 finali e con un obiettivo ancora da raggiungere.
Ma c'è chi la pensa diversamente, come il Direttore ad esempio, che senza alcun timore, è volato in Argentina (giorno 10 marzo ndr) a scovare potenziali talenti e possibili acquisti in seno al prossimo calciomercato. Ma è forse questa una delle caratteristiche più importanti di questa dirigenza: programmare con meticolosità, raziocinio ed in maniera pragmatica il futuro. Al di là degli innumerevoli errori compiuti dalla dirigenza nel corso di questa stagione (prezzi, acquisti, cambio tecnico, diatribe con i tifosi e la stampa), risolti quasi del tutto, traspare dunque negli animi dei principali vertici della società la volontà di costruire sin dagli albori un futuro sempre più importante.
Del resto dal passato si costruisce il futuro, e con esso la speranza di non commettere più errori accaduti in precedenza e di confermare tutto ciò che risulta essere positivo. Ma non parleremo del calciomercato o di tutto ciò che ne concerne: il futuro, per noi semplici ed umili tifosi del Catania, è strettamente legato alla parola campionato . Come d'altronde la squadra , che settimana dopo settimana programma con estrema meticolosità il suo futuro : un futuro prossimo chiamato Chievo, un futuro un po' più lontano chiamato Fiorentina, un futuro quasi impercettibile chiamato Napoli e Palermo. Tutte tappe fondamentali che porteranno ad una stazione chiamata Serie A, e per poter raggiungere la meta prefissata occorre prendere il massimo da ogni singola gara.
Per adesso sembra imperscrutabile la figura di un Martinez, o di un Morimoto, o di un Llama, o di un Silvestre, o di un Spolli, o di un Ledesma, lontano da Catania: anche questo è futuro, lontano anni luce, ma costituito sempre dalla stessa sostanza. Ma una domanda però riaffiora come un pesce fuor d'acqua: quale sarà il futuro del nuovo Catania al quale mancheranno probabilmente elementi attualmente in orbita di grandi squadre? Ma anche qui, è tutta un'altra storia, tutta da vivere prossimamente. Bisogna stringerci tutti attorno a questa squadra e coalizzarsi contro l'obiettivo comune, la massima serie. In vista c'è un futuro chiamato Chievo : anche qui, memori del passato, bisogna eliminare tutti gli errori ai quali è incappata questa squadra e prendere solo il positivo .
Il passato insegna come occorre rimanere tutti uniti e compatti fino alla fine, perchè può esserci un Cossu o un Colucci qualsiasi, pronto a rovinare la festa a pochi minuti dal termine , e sarebbe ingiusto per questa squadra cogliere meno di quanto non abbia effettivamente seminato. Ci aspettiamo di vedere un Catania rabbioso, pronto a far punti ovunque e dovunque. D'altronde si dice spesso come ogni squadra sia costruita ad immagine e somiglianza del suo nocchiero. Quindi una riflessione: il buon Mascara afferma che Sinisa è stato bravo a non stravolgere gli equilibri della squadra. Possiamo pertanto dire che nel lavoro sin qui profuso dal tecnico serbo esiste un' analisi meticolosa dei problemi insorti in passato ed una lungimirante accuratezza nell'evitare di riproporli? Anche qui: il passato modella su di sé il futuro da costruire. |di Roberto Finocchiaro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 114 volte