Cornuti e mazziati a Marassi. Il Genoa domina e vince 5-3
Il Cagliari conferma il proprio momento-no a Marassi, sconfitto nettamente da un Genoa decisamente in palla. 5-3 il risultato finale, dopo che i rossoblù ospiti erano addirittura andati in vantaggio con Dessena. Poi il veemente ritorno degli uomini di Gasperini, che oltre alle cinque segnature ha colpito ben tre legni. Contro la Lazio, domenica prossima, altre due defezioni: mancheranno infatti Astori e Cossu, ammoniti oggi e già diffidati.
Massimiliano Allegri deve fare a meno di Canini e Lazzari squalificati. Al loro posto, Marzoratti in difesa e Dessena a centrocampo, con Larrivey preferito a Jeda e Nenè in attacco. Nel Genoa mancano gli ex di lusso Acquafresca e Suazo, infortunati.
Il tridente del Genoa mette in ambaches la difesa del Cagliari, allargando con continuità il gioco e trovando spesso la superiorità numerica sulle corsie laterali. Al 7', primo brivido: Sculli da buona posizione calcia rasoterra, trovando il palo a Marchetti battuto. I rossoblù provano a pungere, ma rischiano ancora al quarto d'ora: Marchetti è provvidenziale sulla punizione-bomba di Bocchetti, deviata sulla traversa dal portiere azzurro. Passa un minuto e il Cagliari mette la freccia: Biondini crossa Matri in area, l'attaccante lodigiano con una veronica si libera di Papasthatopoulos e serve Dessena, che di destro beffa da pochi passi Amelia.
Ringalluzzita dal vantaggio, la squadra di Allegri rischia addirittura di raddoppiare: Cossu serve sul filo del fuorigioco Larrivey, che all'ingresso in area viene steso da Amelia, che prende pallone e argentino. Per Baracani non è rigore, le proteste reiterate dei rossoblù partoriscono il solito cartellino giallo per capitan Conti. Trenta secondi dopo viene ammonito anche Cossu: diffidato, sarà costretto a saltare la gara di domenica prossima al Sant'Elia contro la Lazio.
Il Genoa cresce e al 32' coglie il terzo legno del match: l'uno-due tra Sculli e Rossi al limite dell'area porta il capitano genoano al tiro, che incoccia contro il palo alla destra di Marchetti. Pochi istanti dopo, Baracani concede un calcio di rigore ai padroni di casa per una spinta di Astori già ammonito: il difensore del Cagliari, già ammonito, non viene sanzionato col secondo cartellino. Dal dischetto lo spagnolo Zapater non fallisce: 1-1. Al 39' grande azione del Genoa: Criscito crossa, Palladino in area scherza Conti e mette Palacio in condizione di segnare fortunosamente di tacco. Partita incredibile: lo svantaggio del Cagliari dura 40'', con Cossu che si inventa una giocata mondiale per servire Conti al limite dell'area; il piattone del centrocampista romano finisce imparabilmente alle spalle di Amelia. Palla a centrocampo e venti secondi dopo, su azione di corner, arriva il nuovo vantaggio genoano: Marchetti esce difettoso su Sculli, che di testa lo supera in uscita. A un minuto dal termine, arriva anche il 4-2: Agostini, oggi davvero inguardabile, si fa superare da Palacio, che gira in mezzo per Milanetto, bravo a servire Rossi, il cui tiro di controbalzo si infila sotto la traversa.
Ad inizio ripresa Allegri manda subito in campo Barone al posto di Ariaudo: Dessena scala in difesa, con Marzoratti spostato al centro a far coppia con Astori. Al 55' Cossu è trattenuto in area da Bocchetti: Baracani ammonisce il difensore genoano e concede la massima punizione, che Matri trasforma con freddezza, riportando in carreggiata i suoi. Un minuto dopo Sculli avrebbe l'occasione di chiudere ancora i conti, ma Marchetti si immola, sventando il pericolo. Il gol del Genoa è solo rimandato, con Milanetto che, sfruttando la torre di Palacio, fa 5-3. Poi un paio di miracoli di Marchetti, che evitano al punteggio di assumere connotati tennistici.
Il Cagliari perde l'occasione di approfittare delle contemporanee sconfitte di Napoli e Palermo per accorciare sulla zona-Europa, rischiando al contempo di piombare in una posizione di anonimato in classifica. |di Christian Seu - Fonte: www.tuttocagliari.net| - articolo letto 139 volte