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2010-03-17

Mamma che Mou: lezione a Carletto e ai gufi! Venti nomi caldi: Ozil, Bonucci, Maccarone...


Tanti saluti ai gufi, a quelli del ranking, a quelli che dicevano "povero calcio italiano", bla-bla-bla-, portatori di sfiga, gatti neri in servizio permanente effettivo. Inter da sballo, Mourinho da urlo. Con tutto il rispetto per Beppe (Baresi), quando c'è in panchina Special One si accendono i bonus, il flipper è una meraviglia. Ho visto di sfuggita Moratti in tv: gli ridevano gli occhi. Domanda: ma quello era il Chelsea? No, sembrava una squadra allo sbando. Molto merito dell'Inter, non ci piove. Personalità, tattica, tecnica: Zanetti che galoppa, Sneijder mostruoso, Eto'o ballerino del gol, due muri dietro (Lucio e Samuel) che hanno soffocato Drogba e Anelka, mica Sempronio e Spizzichini. L'Inter ha lasciato a casa la minima idea di catenaccio, sarebbe stata presa a pallate anche da questo Chelsea insulso. L'Inter ha giocato, ha comandato, ha stritolato, è ripartita, ha colpito tardi quando avrebbe potuto colpire prima, non ha gestito ma ha insistito. Una notte così resta bella e dolce, da tenere sotto il cuscino. Una notte così ci riabilita, ci fa capire che siamo vivi e che i gufi posso andare a scopare il mare. Una notte così ci fa capire soprattutto che Mou non è soltanto uno strepitoso comunicatore (spesso eccessivo, in rare occasioni volgare e fuori luogo) ma anche un enorme studioso di tattica e dintorni. Non so dove potrà arrivare l'Inter, magari fino in fondo: una partita così ti sblocca, ti fa vedere tutta l'Europa a colori, ti galvanizza, ti carica e ti fa sentire Hulk (non lo specialista del Porto). Incredibile lo sguardo di Carletto Ancelotti, incredibile la pochezza del Chelsea. Onore all'Inter. E avanti con la Juve in Europa League. Non so se Mourinho pagherà o meno in campionato, possibile perché la Champions ti spreme. So soltanto che i gufi hanno preparato la valigia e se ne stanno andando lontano da noi. Non tornate più, maledetti.
Tenetevi forte, abbiate pazienza, soprattutto non aggiornate la lista. A leggere e ad ascoltare, di questi tempi, si rischia di impazzire. La Juve avrebbe bloccato o prenotato una ventina di calciatori (iscriverà due squadre al prossimo campionato?), l'Inter sei o sette, il Milan quattro o cinque. E avanti così. Quando si capirà che il mercato è una cosa seria, che la gente non è stupida, che fare collezione di nomi tanto per vendere qualche copia in copia (o per alzare l'audience) sarà troppo tardi. Per la verità, è la fase (questa da metà marzo a fine marzo-metà aprile) che porterà alle grandi manovre estive. Assaggi importanti, ma nulla di scritto. E' normale, di questi tempi. Prima di proporvi venti nomi caldi-caldissimi, un paio di considerazioni. La prima: Edy Reja sta facendo disastri in sella alla Lazio, eppure noto che continuano a prendersela con Ballardini. Dicono: ma Reja ha ereditato da Ballardini, non poteva fare peggio… Obiezione: ma allora non potevano tenere Ballardini, visto che Reja continua a perdere, a cambiare modulo, a fare confusione, a non esprimere mezza idea, piuttosto che dare vita alla svolta tecnica? Incredibile questo modo di fare opinione: auguro alla Lazio di rialzarsi, ma se dovesse perdere a Cagliari, sarà colpa di Ballardini, preparatevi. Magari a Spalato diranno che se l'Hajduk dovesse vincere il merito sarà di Reja… Ma non lo diranno perché la nostra cultura, la nostra mentalità sportiva, non si batte. In negativo, purtroppo.
Qualche riflessione volante. Se Del Neri e la Samp riusciranno a sposarsi nuovamente dopo i recenti problemi, sarà un capolavoro di diplomazia. Io vorrei prima verificare, nero su bianco: magari arriverà, aspettiamo. Un flash sul Napoli: gli errori arbitrali ci sono stati, e anche tanti (il fallo su Lavezzi era solare), ma mi piacerebbe che Mazzarri – quando perde qualche partita – fosse più trasparente e non trovasse alibi. Il Napoli gioca sempre bene, a Bologna avrebbe meritato di fare risultato, ovunque e sempre non avrebbe meritato di perdere. Possibile? Impossibile. Ci sono certi numeri che mi ballano in testa senza soluzione di continuità: oltre cinque milioni spesi per Hoffer, poco meno di sette per Denis, dodici per Cigarini. Siamo a 24 milioni, più o meno bruciati. Pazzini e Milito costavano, quando era possibile prenderli a quelle condizioni, una ventina (dieci a testa) e non andavano bene. Per favore, soprattutto per il bene del Napoli, evitiamo di buttare i soldi dalla finestra. Comandamento number one: acquistare i campioni, soltanto così si alzerà il tasso qualitativo della squadra. Comandamento number two: programmare il mercato mettendo su una struttura tecnica di spessore, De Laurentiis lo sta pensando ma non l'ha ancora fatto. Comandamento number three: evitare di dire adesso che al Napoli sarebbe servito un centrocampista di qualità (D'Agostino) e un attaccante a gennaio. In molti casi sono gli stessi che si erano allineati alle strategie societarie sottolineando che il Napoli andava bene così e che sul mercato non erano disponibili interpreti più forti di quelli a disposizione di Mazzarri. Bestemmia vera, da punire con quattro giornate di squalifica e l'interdizione (per qualche giornalista) alle partite casalinghe del Napoli per almeno due mesi. E ora, i venti nomi caldi!
ASTORI – Braida si è scomodato per vederlo in azione in Genoa-Cagliari, non era il pomeriggio giusto perché la truppa di Allegri ha imbarcato acqua. Ha qualità (enormi), ma deve crescere ancora. Cellino vorrebbe riscattarlo, se tenesse come rendimento in questo finale di stagione i pretendenti aumenterebbero e il Milan potrebbe convincersi.
BECK – Ventitre anni appena compiuti,l'autentica fionda dell'Hoffenheim, un portento in fase di spinta, sta curando molto la fase difensiva. La Fiorentina lo ha da sempre nella lista, la Juve lo sta monitorando tantissimo. Dieci milioni e una concorrenza infinita.
BOGHOSSIAN – Discrete qualità, ma non un portento. Roma e Samp timidamente, in attesa di entrare in azione. Si sta mettendo in evidenza nel Newell's Old Boys, ha qualcosa in Spagna: potrebbe essere un'idea a patto di non caricargli sulle spalle tutti i giochi offensivi.
BONUCCI – La Juve parla con il Bari e mette sull'altro piatto della bilancia soldi e il cartellino di Almiron. La Juve freme per Bonucci. Ma il Genoa vuole riscattarlo, sapendo che dietro l'angolo ci sono Inter (soprattutto) e la stessa Juve. Al momento Milan più defilato. Occhio all'irruzione di qualche inglese, valutazione cash da capogiro. Se lo facciamo scappare all'estero, perdiamo la solita grande occasione.
CAVANI – Tottenham soprattutto, ma anche le spagnole, la solita Inter e chissà quante altre. Se Zamparini va in Champions, a maggior ragione resiste. E il Palermo meriterebbe la "resistenza". In ogni caso, la base è venti: Zamparini chiede trenta.
CRISCITO – Il Genoa non è succursale di chicchessia, non offendiamo Preziosi, ma è evidente e chiaro che l'Inter lo ha monitorato da un pezzo. Preziosi vuole sciogliere l'intrigo con la Juve e intanto assicurarselo al cento per cento: scelta buona e giusta.
D'AGOSTINO – Che vada via da Udine è scritto sui muri dello stadio "Friuli". La lista attuale: Napoli, Genoa, un eventuale ritorno della Juve, le sirene inglese o spagnoli. Non cedendolo a luglio e/o a gennaio, l'Udinese lo ha svalutato: con otto-nove milioni lo porti a casa.
FERNANDES – Inter-Juve e non solo, ma i collaboratori di Moratti sono arrivati in anticipo rispetto alla concorrenza. Il ragazzo del Gremio è un eccellente talento, anche se dispone di un caratterino… Gioca al centro della difesa, ma è adattabile sulla fascia. Da prendere subito: concorrenza infinita, prevedibile asta a suon di milioni.
JUAN – A Roma sta bene, non è un piantagrane, dipenderà moltissimo dalle necessità che avrà eventualmente la Roma di cedere il solito pezzo da novanta. Inter-Milan o Milan-Inter, con gli inglesi non tanto di rincalzo.
KJAER – Ogni giorno il cellulare di Zamparini (o di Sabatini) squilla che è un piacere. Personalità, concretezza e margini di miglioramento. Milan, Inter, Juve, City, Arsenal e una fila come se fosse la gallina dalle uova d'oro. Merita tutta quest'attenzione, ma vale il discorso fatto per Cavani: il Palermo non ha necessità di fare cassa, l'eventuale Champions potrebbe consentire respingere qualsiasi tentazione.
KOLAROV – Accostato nelle ultime ore alla Fiorentina, in realtà l'Inter non ha smesso di pensarlo. Sta giocando da cani, soffre le pressioni, ma se trova l'ambiente giusto e la serenità necessaria può staccare il tagliando di definitiva competitività. A patto che Lotito non chieda venti…
KRASIC – Il Milan lo aveva praticamente preso, poi è rimasto incastrato dalla storia dello status e delle norme sugli extracomunitari. Il Milan non ha smesso di seguirlo e di sognarlo, il Cska sa di doverlo mollare: occhio a Real e Barcellona.
MACCARONE – Big Mac, un fenomeno. Si è caricato il Siena sulle spalle, sta cercando un miracolo. Vorrebbe la Champions League, ma prima cercherà di salvare il Siena. Se la Samp andasse in Champions, sarebbe una bella trama. Domanda timida: ma perché, non sarebbe da Napoli?
MARTINEZ – Un attaccante duttile: dove lo metti, fa pentole e coperchi. Il Catania lo valuta non meno di dodici milioni, in rapporto al rendimento recente stiamo parlando di un piccolo fenomeno. Piacerebbe a tanti in Italia (Roma, Napoli, Fiorentina), ma Mihajlovic da un pezzo ne ha parlato al City e Bobby Mancini. Dodici milioni per il City sarebbero bruscolini: attenzione. E il resto mancia.
MEXES – C'è la storia del contratto e anche la necessità di verificare, ma con grande sincerità, se davvero se la sente di continuare a Roma, oppure se siamo alla fine di un ciclo. Il Milan lo segue da due anni, non è una novità. La Juve ha la priorità Bonucci, ma il biondo è in bella evidenza nella lista. Primavera calda.
OZIL – E' un esterno forte, resistente, di spessore. Ha un contratto in scadenza nel 2011, particolare che sulla carta non manda in fibrillazione il Werder Brema ma che in realtà fa la differenza. Piace molto al Milna, piace moltissimo al Barcellona che lo sta braccando senza soluzione da continuità. Ottimo affare, non ci sono dubbi.
PASTORE – Quando, tra uno o due anni, varrà dai 25 ai 30 milioni gli iper-critici che lo hanno atteso al varco negli ultimi mesi dovranno fare macchina indietro. Chelsea e Inter metterebbero su un gran gruzzoletto, ma vale il discorso fatto per Kjaer e Cavani. Privarsene adesso non sarebbe utile e conveniente.
PAZZINI – Con un'offerta da venti milioni in su se ne può parlare, ma adesso non giochiamo troppo sulla pelle della Samp impegnata in faccende serie di campionato. Se il Napoli, la Juve o il Chelsea intendessero portarselo a casa, dovrebbe mettere seriamente mano al portafoglio. E' ancora presto.
PINILLA – Il Genoa è sicuro di averlo in pugno, magari con la collaborazione dell'Inter; la Fiorentina si sente forte dei buoni rapporti con il Grosseto. Lasciamolo tranquillo, altrimenti smette di segnare.
VARGAS – Prevedo il solito tormentone. E' da tempo nella lista di Real Madrid e Juve, per ora non siamo alla gran volata, ma prepariamoci al balletto.
|di Alfredo Pedullà - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 193 volte


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