Allungata la striscia positiva anche contro la temibile Sampdoria, seppur con il decisivo aiuto di una svista arbitrale favorevole – ma va detto che il Bologna per quanto visto sul campo non avrebbe meritato una tale beffa all’unica occasione per gli avversari – nella corsa alla salvezza ormai vicina si staglia l’ombra del Siena. Fanalino di coda della serie A assieme all’Atalanta, ma a punti da cinque giornate di fila e indiscutibilmente la più in forma del lotto delle ultime, a tal punto da aver ripreso per i capelli un campionato che ormai dava la Robur già per spacciata. Certo a quota 22 c’è poco da stare allegri, ma sole quattro lunghezze dalla Lazio sono recuperabili e in questo senso lo scontro diretto di mercoledì dirà molte cose in un senso o nell’altro. Ma il Bologna non ha il tempo e la voglia di pensare ai guai dei toscani e cercherà in tutti i modi di raggiungere quota 38 domenica sera garantendosi così una settimana tranquilla a prescindere dalle incombenti e ardue sfide con Roma e Palermo. La consapevolezza che non sarà impresa semplice è radicata nella testa dei giocatori e del tecnico, che per Siena ha scelto lo stesso undici che ha battuto il Napoli e ha ben figurato con la Sampdoria ribellandosi grazie all’ottimo Raggi a una maligna sconfitta ormai certa. Dopo quaranta giorni torna a disposizione Marco Di Vaio, stella principale dell’organico a disposizione di Colomba che è comunque riuscito nella maniera migliore a supplire alla sua pesante assenza: a Siena il capitano dovrebbe partire fra le riserve, con la possibilità di entrare a giochi in corso. Ora in attacco c’è grande abbondanza, Succi che si è giocato male le sue carte finora rischia di uscire di scena ma ancor più di lui Gimenez, trattato inspiegabilmente dall’allenatore. Se anche al Franchi di Siena Colomba pensa di utilizzarlo per tre minuti, allora farebbe bene a mandarlo direttamente in tribuna perché una così poca condierazione di uno che se fosse per noi sarebbe indiscutibile ci lascia ancora molto perplessi e non riusciamo a capire il senso. Tantopiù che Adailton e Zalayeta vanno molto a corrente alternata, e ci auguriamo che questa domenica facciano meglio rispetto alla prova incolore vista contro la Sampdoria. Malesani continua la caccia a un’impresa che avrebbe del clamoroso, aiutato da un ambiente carichissimo dopo il triplo sgambetto alla Juventus e acceso come una miccia da Mezzaroma a inizio settimana. Il Rastrello sarà un catino infuocato come mai prima d’ora quest’anno, perché i tre punti in palio valgono la vita a un Siena che non si accontenterà del pareggio: il tecnico, poco prudente, vorrebbe chiudere i conti fin dal primo tempo e schiererà un undici sbilanciatissimo, con tre punte e mezzo e il solo Ekdal a sorbirsi le fatiche dell’interdizione (anche se in realtà Vergassola e l’ottimo tiratore Tziolis gli daranno manforte). L’assenza di Pratali al centro della difesa - non crediamo che mancherà molto ai sostenitori senesi – lancia il promettente Odibe che viene preferito a Terzi, panchinato così come all’andata al Dall’Ara. Sui lati i bianconeri contano sulla discreta spinta di Rosi e Del Grosso, i migliori interpreti dell’intero pacchetto difensivo di una squadra che ha già subito più di cinquanta gol e spesso nell’uno contro uno va in bambola. Ecco perché Malesani tenta il tutto per tutto e se la gioca puntando a segnare un gol in più di quelli subiti, confida nella vena del miglior Maccarone di sempre e in un Ghezzal che ci castigò anche un anno fa e ha fatto impazzire la non certo irresistibile Juventus sette giorni fa. Ma non si faccia uno spauracchio di una squadra che finora ha raccolto pochissimo, la classifica non può essere casuale e i punti deboli del Siena, se il Bologna avrà le giuste motivazioni, devono emergere. Anche perché vincere significherebbe respirare ancora, avere la salvezza a portata di mano e non drammatizzare in caso di prevedibili (ma tutt’altro che certi) passi falsi con Roma e Palermo. Quasi 1700 sostenitori per spingere i rossoblù ad espugnare ancora la Toscana come già successo due volte quest’anno: chiudiamo la pratica prima che si può. C’è anche il Capitano per dimostrare che i bassifondi non sono più cosa nostra.
Probabili formazioni:
Siena (4-1-4-1): Curci; Rosi, Cribari, Odibe, Del Grosso; Ekdal; Reginaldo, Vergassola, Tziolis, Ghezzal; Maccarone.
A Disp: Pegolo, Terzi, Codrea, Jarolim, Jajalo, Larrondo, Calaiò.
All. Alberto Malesani
Bologna (4-4-1-1): Viviano; Raggi, Portanova, Britos, Lanna; Buscè, Mudingayi, Guana, Modesto; Adailton; Zalayeta.
A Disp: Colombo, Moras, Zenoni, Mingazzini, Casarini, Gimenez, Di Vaio.
All. Franco Colomba |di Federico Frassinella - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 138 volte