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2010-03-22

L'Atalanta non è morta: 3-0 al Livorno


BERGAMO - Una prestazione magistrale vale tre punti: l'Atalanta liquida con tre reti un mediocre Livorno, e si rilancia in chiave salvezza. La vittoria della Lazio non ci voleva, ma i bergamaschi possono così superare i labronici e restare in scia del lanciato Siena.
I tre punti arrivano forse nel momento più delicato e devono essere di slancio per affrontare i due impegni che attendono la Dea nel giro di sei giorni: mercoledì si dovrà sfruttare il fattore casalingo anche contro il Cagliari, per poi dare il tutto per tutto contro la Juve. La nota più positiva, oltre - ovviamente - al mero successo inciso sul tabellino, è la prestazione: concentrata, rapida e grintosa, l'Atalanta ha saputo sapientemente amministrare la partita ed indirizzarla sui giusti binari. Binari, la cui ultima fermata, si spera, sia la Serie A.
Le quattro lunghezze che separano gli orobici dai capitolini sono un ostacolo arduo da superare: per riuscirci, non si potrà più sbagliare, mentre qualcosina dovranno pur sbagliare gli aquilotti.
CRONACA - Con Doni costretto allo stop, Mutti si affida al tandem offensivo Chevanton-Amoruso. In difesa, Bellini stringe i denti e ce la fa. Il Livorno risponde affidandosi a capitan Lucarelli, supportato da Di Gennaro e, più defilato, Bellucci. L'inizio è di marca atalantina: i padroni di casa tengono abilmente il pallino del gioco, facendosi vedere di tanto in tanto dalle parti di Rubinho. E difatti, dopo 13 minuti, i tifosi atalantini possono riassaporare il gusto del gol, di quell'emozione che da troppo mancava: incursione dalla destra di Amoruso, Chevanton conclude a botta sicura, Rubinho respinge, ma il più lesto di tutti è Padoin, che sigla il suo secondo gol stagionale. Al 18', poi, ghiottissima occasione per un Ferreira Pinto che, messo a tu per tu con Rubinho da uno splendido filtrante di Valdes, si incarta e non riesce a concludere. Al di là delle singole occasioni, è sempre l'Atalanta a fare la partita, controllando il possesso palla e imbastendo interessanti manovre offensive. Sul finire della prima frazione di gioco, si fanno vedere anche gli ospiti: la retroguardia nerazzurra, però, è attenta e sventa con efficacia ogni minaccia. Il primo tempo termina con una magistrale cavalcata di Valdes, che attraversa tutto il campo, entra in area ma Chevanton spreca clamorosamente a due passi da Rubinho.
La prima frazione di gioco termina così con i padroni di casa in vantaggio: sugli scudi, senza dubbio, Padoin e Valdes. Bisogna però riconoscere che il Livorno visto nei primi 45 minuti è poca cosa. L'Atalanta, comunque, c'è. Il secondo tempo si apre con l'ingresso, tra le fila livornesi, di Pulzetti in luogo di Raimoni. Dopo 120 secondi, è clamorosa l'occasione fallita da Manfredini sugli sviluppi di un corner battuto da Valdes. Altri 120 secondi ed è il tripudio: splendido spunto di Guarente per Chevanto che fredda, con esperienza, Rubinho. Nell'esultanza dell'ex leccese c'è tutta la rabbia di chi vuole trascinare la squadra verso la salvezza. E allora, niente di meglio che calare il tris. È il minuto 9 e ancora Guarente, su punizione, serve un pallone al bacio per Ferreira Pinto: il numero 79 non fallisce e può finalmente gioire, dopo le tante sofferenze legate all'infortunio patito un anno fa. E lo stadio è una bolgia. Il Livorno non riesce a reagire, facilitando così il compito, che può diventare compitino, agli avversari: in campo, si vede quasi solamente una squadra. Con la maglia neroazzurra. Il resto della partita se ne va tra cambi (per l'Atalanta fuori Valdes, Bellini e Chevanton, dentro Ceravolo, Peluso e Caserta) e alcune scorribande offensive non troppo incisive. L'Atalanta torna così alla vittoria, una vittoria che mancava da troppo.
IL TABELLINO
Reti: 14'pt Padoin, 5'st Chevanton, 9'st Pinto.
Atalanta (4-4-2): Consigli; Garics, Bianco, Manfredini, Bellini (30'st Peluso); Pinto, Padoin, Guarente, Valdes (24'st Ceravolo); Amoruso, Chevanton (33'st Caserta). All. Mutti.
Livorno (4-4-2): Rubinho; Perticone, Rivas, Knezevic, Raimondi (1'st Pulzetti); Filippini, Moro, Pieri (34'st Vitali), Bellucci (1'st Danilevicius); Di Gennaro, Lucarelli. All. Cosmi.
|di Luca Bonzanni - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 155 volte


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