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2010-03-22

Samp: è tornato il fenomeno, Juve spazzata via


Contro una Sampdoria inarrestabile tra le mura amiche anche la Vecchia Signora, ferita e criticata dopo la rimonta subita con il Siena e la debacle di Londra, ha dovuto gettare la spugna. Corsa, spirito di gruppo, perfetta intesa tra i reparti, abnegazione e un fenomeno chiamato Antonio Cassano. Con queste armi siamo riusciti a conquistare il confronto diretto dal gusto europeo, con questo spirito è lecito sognare: la squadra è una cosa sola, la gradinata sud è come sempre il 12° uomo in campo. La trasferta di Bari nel turno infrasettimanale e la gara casalinga contro il Cagliari sono alla nostra portata, ma purchè vengano sempre tenute presenti l’umiltà e il gioco corale.
In una serata dominata da pioggia e nebbia, nessuna sorpresa nell’11 iniziale blucerchiato: Cassano fa regolarmente coppia con Pazzini, Guberti è ancora preferito a Mannini. Sull’altro fronte Chiellini resta in panchina, Zaccheroni si affida al tandem Cannavaro – Legrottaglie, mentre, nel cuore del centrocampo, a Marchisio, Sissoko e Poulsen spetta il compito di spezzare sul nascere la manovra doriana. La Juve vuole, o almeno vorrebbe prendere subito il pallino del gioco e si fa vedere dalle parti di Storari prima con un colpo di testa di Legrottaglie, terminato sul fondo sullo svolgimento di un corner, poi con Del Piero, servito in profondità da Diego, ma il n°1 blucerchiato esce sempre con grande tempismo.
Non si fa sicuramente attendere la nostra reazione, tutto passa o finisce sui piedi di Fantantonio. Prima Pazzini al 15’ strappa applausi a scena aperta con un favoloso lancio da posizione defilata per il fantasista barese, che sbaglia il controllo in corsa a tu per tu con Chimenti, poi Poli chiede e ottiene il triangolo con il 99 doriano, ma, sulla propria conclusione, Cannavaro si immola in scivolata. Poli e Palombo sono protagonisti di un immenso lavoro di impostazione e rottura, Semioli corre a più non posso, la difesa non sbaglia un offside, Pazzini svaria sull’intero fronte d’attacco. Con il passare dei minuti la Juve abbassa il proprio baricentro e, a parte un’occasione divorata in contropiede da Iaquinta, c’è solo la Sampdoria in campo fino all’intervallo.
Alla mezz’ora ci capita la più clamorosa chance per passare in vantaggio: sullo sviluppo di un corner Lucchini va in cielo e colpisce di testa, Cassano prolunga la traiettoria, Marchisio salva sulla linea di porta. La Juve è alle corde e insistiamo: Pazzini, servito dal compagno di reparto, prova la conclusione a giro dal limite, ma Chimenti si fa trovare pronto, come, a fine primo tempo, nell’ipnotizzare Cassano, che, servito da uno splendido cucchiaio di Poli, realizza una via di mezzo tra un tiro e un servizio per lo smarcato Pazzini e l’occasione incredibilmente sfuma.
Dopo l’intervallo Del Neri ripresenta in campo i medesimi effettivi, ma non impiega eccessivamente per cominciare a mischiare le carte: al 55’ dentro Mannini per Guberti, mentre Zaccheroni si affida a Trezeguet, al posto di uno disorientato Iaquinta. La partita la fa sempre la Sampdoria, la Juve tiene a lungo il possesso palla ad inizio ripresa, ma Storari dorme sogni tranquilli: in mischia ci prova Trezeguet, da fuori Del Piero con una palombella a giro che sfiora il set sul lato opposto. Al 65’ sfioriamo il grande goal: Pazzini chiede e ottiene il triangolo dal mai domo Semioli, vorrebbe concludere al volo di prima intenzione, ma buca la sfera al momento del dunque.
Del Neri nota la stanchezza di Poli e lo sostituisce con Tissone, non sta a guardare Zaccheroni che si gioca il tutto per tutto inserendo Candreva e Camoranesi per Marchisio e Diego. Dopo averci fatto esaltare a Bologna, Gastaldello cerca nuovamente fortuna su corner, ma stavolta il suo colpo di testa non sorprende il n°1 avversario. La sfida sembra ormai incanalata verso il pareggio finale e invece al 77’ sale in cattedra il genio di Fantantonio, che, da circa 30 metri, calcia un missile capace di sorprendere Chimenti fuori dalla porta, il terzo portiere bianconero non può far altro che deviare la sfera nel sacco. È il tripudio. 5’ dopo il genio barese chiede il cambio, non ce la fa più, abbraccio con Del Neri, l’intero stadio in piedi, nella mischia va il giovane Testardi.
Ci si aspetta il forcing bianconero, invece siamo noi a sfiorare il raddoppio sia con Mannini, autore di una splendida conclusione a giro, che con una castagna da fuori del giovane Testardi, Chimenti ci mette due pezze. Al triplice fischio finale non si contiene più la nostra goduria, la goduria doriana. Agganciamo il Palermo al quarto posto, chi ci voleva male è servito, chi voleva male ad Antonio Cassano stanotte avrà gli incubi.
SAMPDORIA-JUVENTUS 1-0
RETE: 77’ Cassano (S)
SAMPDORIA (4-4-2): Storari; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Semioli, Palombo, Poli (72’ Tissone), Guberti (55’ Mannini); Pazzini, A.Cassano (82’ Testardi) (A disp: M.Cassano, Accardi, Scepovic, Rossi). All. Delneri.
JUVENTUS (4-3-1-2): Chimenti; Zebina, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; Marchisio (76’ Candreva), Poulsen, Sissoko; Diego (84’ Camoranesi); Iaquinta (55’ Trezeguet), Del Piero. (A disp: Pinsoglio, Chiellini, Felipe Melo, Salihamidzic). All. Zaccheroni
ARBITRO: Tagliavento di Terni
AMMONITI: Lucchini, Pazzini, Storari (S); Marchisio, Legrottaglie (J)
NOTE: Spettatori paganti 6.992 per un incasso di euro 199.300,00, circa 1.500 ospiti; abbonati 20.406 per una quota di euro 200.769,30. Angoli 5-4. In fuorigioco 3-7. Recuperi 0’ p.t., 3’ s.t.
|di Diego Anelli - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 132 volte


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