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2010-03-24

E se Buffon venisse ceduto?


Si, esiste anche questa eventualità nel restyling della squadra previsto per la fine di questa disastrosa stagione, al termine della quale sarebbero parecchie le teste che dovranno cadere. Dallo staff tecnico alla squadra, fino (per fortuna) alla dirigenza. Per la panchina si fanno i nomi di Prandelli e Benitez, col primo favorito sul secondo poiché accetterebbe di venire a Torino anche senza la qualificazione alla prossima Champions League.
Quasi certo pure l'arrivo di un nuovo DS, e si torna a parlare di Marotta con Perinetti come possibile alternativa. Domanda: e Blanc? Resta comunque? Riprogettare una squadra, e un pezzo di società, senza sapere ancora su quali terreni dovrà dar battaglia, e vincere, resta compito altamente rischioso, ma è quel che tocca alla Juve: Champions o Europa League, bene che vada, arriveranno solo a fine campionato. La pianificazione per la stagione che verrà, invece, va fatta a primavera e dunque, qualche sondaggio o colloquio, se non decisione, è stato fatto. L’annata, solo un po’ meno «disastrosa» in caso di quarto posto, copyright Alex Del Piero, si porterà dietro robusti cambiamenti. Dallo staff tecnico alla squadra, fino alla dirigenza.
Per il comandante in campo, che è poi l’allenatore, il club s’è fatto una lista, sempre più ridotta, pure per cause esterne. Nessuna decisione definitiva è stata presa, perché dentro casa Juve c’è dibattito, ma è certo che da lì pescherà il tecnico. Nelle ultime settimane, quello con il maggior indice di gradimento è Cesare Prandelli che verrebbe anche senza Champions League: non clausola da poco, al momento. Due settimane fa c’è stato un contatto e lo stesso Prandelli, con gli amici, non esclude il suo passaggio in bianconero, anche se prima dovrà essere risolto l’accordo con la Fiorentina. Preso il tecnico, si darebbe l’assalto ad Alberto Gilardino, candidato alla successione di David Trezeguet. Caccia aperta anche a due esterni, cosa che sta già facendo il vice direttore generale Roberto Bettega: il quale non condivide, sostanzialmente, il piano strategico della scorsa estate che portò alla mancata sostituzione di Nedved e all'allontanamento di Marchionni. L’altro candidato alla panchina, resta Rafa Benitez che già spedì i suoi consulenti in Italia, a fine gennaio, quando la Juve tentò il ratto dal Liverpool. Il tecnico spagnolo, sempre più in rotta con l’attuale domicilio, direbbe no in mancanza di qualificazione alla Champions. Sondaggi sono stati fatti anche per Massimiliano Allegri, cui veniva abbinato Marcello Lippi, come tutor, ma il fascino dell’attuale ct da qualche mese è calato, sotto la Mole. Praticamente evaporate le possibilità di Alberto Zaccheroni, che avrebbe dovuto arrivare in fondo all’Europa League e tracciare un gran campionato, già incrinato: potrebbe rimettere tutto in discussione solo con nove vittorie filate. Durissima. Pure per lui sono stati fatali gli infortuni: a Genova, tanto per dire, erano fuori i due portieri, uno dei migliori difensori europei (Chiellini) e l’attaccante titolare (Amauri).
La stagione balorda, e il suo epilogo, incideranno anche sulla futura composizione della squadra. Senza Champions, il monte stipendi sarebbe piuttosto pesante (poco meno di 130 milioni di euro nel 2008/09), mentre alcuni giocatori potrebbero chiedere la cessione, per diversi motivi, dalla voglia di sollevare un trofeo negli ultimi anni di carriera al costo del cartellino: Gigi Buffon e Felipe Melo, per esempio. Altri, invece, dovrebbero essere rottamati per manifesta inadeguatezza professionale, visti i risultati complessivi della stagione.
La ristrutturazione toccherebbe anche la società dove è in arrivo un uomo di calcio, e di mercato, e non perché l’abbia suggerito Michel Platini. Detto che avrebbe dovuto essere Bettega, tra gli indiziati restano il competente ad e direttore generale della Sampdoria, Beppe Marotta, a un passo dalla Juve già l’anno scorso, mentre piace anche il ds del Bari, Giorgio Perinetti, autore di altro miracolo. Soffia invece aria d’addio per il ds Alessio Secco, al di là del contratto: ha responsabilità, ma non certo più di altri, anzi, e tanto somiglierebbe a un capro espiatorio.
|di Massimiliano Neirozzi - Fonte: www.nerosubiancoweb.com| - articolo letto 128 volte


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