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2010-03-24

Inter, non ci scappi. Vigilia di Parma-Milan. Parla Leonardo


Dove troverà i cavalli da mettere nel motore per lanciare lo sprint finale questo Milan che, senza il più giovane dei suoi, Pato, somiglia davvero a una vecchia berlina sportiva dalle linee ancora piacenti e muscolose, ma che sotto il cofano ospita un propulsore sfiatato da un milione di chilometri e già tirato in fuorigiri? Il sorpasso all'Inter che i tifosi sognano è da fare al momento giusto, magari domenica prossima se il risultato dell'Olimpico di Roma avrà ribadito l'incapacità dei rivali di vincere. Per il momento Leonardo si contenterebbe di mantenere la posizione, in scia ad una sola incollatura. Quello che è sicuro è che la parola scudetto a Milanello non viene mai pronunciata da nessuno (si sprecano i giri di parole scaramantici, qualcuno lo chiama 'torta' qualcun altro 'traguardo' o 'sogno') e il tecnico rossonero si gode il secondo posto che è sicuramente il suo bicchiere mezzo pieno. Con Ancelotti, un Kakà in più e solo un Huntelaar in meno, i rossoneri l'anno scorso a nove dalla fine erano a meno 14 dall'Inter. Con Leonardo, che per tanti se non proprio per tutti, non era neanche un allenatore, il Milan è lì, a un passo solo dall'impresa clamorosa.
«La situazione in classifica ci rende felici, è una grande cosa - riassume il tecnico - ma non dimentichiamoci della nostra posizione all'inizio della stagione». L'Inter affronta il casa il Livorno, la Roma va a Bologna, per il Milan c'è una trasferta a Parma. Ci si va senza Pato - il brasiliano prosegue i suoi esami clinici ma è certo che l'assenza sarà intorno ai 30 giorni - con la difesa praticamente in emergenza. E il Parma è una squadra che corre tanto. Proprio quello che non ci vorrebbe per il Milan che ama il palleggio e i ritmi da lambada. «Vedo la squadra concentrata sul nostro gioco, pensiamo a noi - taglia corto Leonardo - a prescindere da quello che succede negli altri campi. Ci mancano nove partite fino alla fine del campionato, ci sono ventisette punti a disposizione e saranno partite decisive per tutte le squadre». Leonardo spera di partecipare alla volata. «Fino ad ora questa squadra ha detto la sua - ha puntualizzato - e queste nove partite ci diranno se questo gruppo ha le possibilità di fare lo sprint finale».
Due gol in quattro partite. Nessuno in tutto l'anno su punizione diretta (con tiratori come Pirlo e Ronaldinho), pochi i tiri da fuori area. I numeri dicono che il problema è l'attacco. Per domani sera Leonardo recupera Borriello e c'è anche Inzaghi, rinfrancato dal gol al Napoli, che scalpita. «Mancini può essere un'alternativa all' assenza di Pato. Ma ci possono poi essere anche altre soluzioni da adottare» spiega Leonardo che potrebbe anche considerare l'idea di due punte centrali con Seedorf e Ronaldinho decentrati. Per adesso chissà. Per il futuro sicuramente farebbe comodo a Milanello il 'tifoso' Balotelli in rotta con Mourinho che indossa la maglia rossonera in tv. «Non ho visto 'Striscia la notizia, mi hanno riferito quello che è stato mandato in onda - commenta Leonardo -. Conoscendo Staffelli credo che sia stato uno scherzo e non bisogna dare importanza a questo episodio».
|Redazione Il Vero Milanista - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 135 volte


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