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2010-03-25

Milan, è finito il sogno?


Si è conclusa con una sconfitta meritata l’amara trasferta di Parma. Persi tre punti in classifica, smarrita la via della rete e soprattutto la via del gioco. Un Milan irriconoscibile, lento, privo di idee, incapace di rendersi pericoloso, di creare superiorità numerica, di ripartire in velocità, spreca così l'occasione di rimanere in scia alla capolista. L’unica vera palla-goal è arrivata al trentasettesimo della ripresa, un colpo di testa di Pippo Inzaghi, solo davanti al portiere; per il resto noia assoluta, una delle peggiori partite della stagione, neppure le sostituzioni nel secondo tempo hanno ravvivato la gara.
Il primo tempo ha visto la squadra schierata in attacco con Seedorf, Ronaldinho e Borriello, con Gattuso, Pirlo e Flamini sulla linea mediana di centrocampo. Dinho sempre anticipato dagli avversari e mai in grado di smarcarsi, Seedorf a portar palla ma senza successo e Borriello a lottare vanamente contro l’ottima difesa parmense. Di occasioni neanche a parlarne, di tentativi neppure. Nella ripresa né Abate, né Pippo Inzaghi né tantomeno Huntelaar hanno cambiato l’inerzia della gara. Assoluta incapacità di velocizzare la manovra: appena conquistata palla a centrocampo la squadra sembrava rimbalzare all’indietro, non si cercava la profondità, un continuo ruminare a centrocampo. Sul finire di partita, ogni volta che il Parma affondava portava pericoli per la difesa rossonera. L’incredibile è aver subito il goal gialloblù in contropiede con tutta la squadra schierata in avanti. Alla fine la vittoria del Parma ci sta tutta, hanno lottato su ogni pallone, corso ininterrottamente, creato occasioni sin dal ventesimo secondo del primo tempo, limitato alla grande le nostre fonti di gioco. Per concludere al meglio la serata l'inattesa l'ammonizione a Ronaldinho, diffidato, che salterà il prossimo impegno contro la Lazio, e l’espulsione di Andrea Pirlo a pochi minuti dal termine. Da salvare nel grigiore assoluto del Tardini la prova di Thiago Silva, sempre preciso e puntuale, e la grinta di Rino Gattuso, finché è rimasto in campo è apparso il più in condizione e grintoso della squadra.
Abbiamo smarrito la via della rete: un solo goal nelle ultime quattro gare tra Campionato e Coppa, molte occasioni, scarsa precisione. Ora i punti di svantaggio dalla prima sono diventati quattro, con la Roma che raggiunge il secondo posto e che, reduce da una buona prova a Bologna, può nutrire sogni di sorpasso. I sogni di gloria che accompagnavano i rossoneri sino alle 20.45 di ieri sera, invece, oggi sono ridotti al minimo. Se domenica si poteva accettare il pareggio riconoscendo i meriti del Napoli, il bel gioco e la voglia di vincere espressi in tutta la gara, ieri non si può certo dire che i rossoneri abbiano dato l’anima per conquistare i tre punti. E’ inspiegabile come in questa stagione si sia passati dall'ottimo gioco a partite imbarazzanti per l’incapacità di costruirlo, da momenti di euforia a momenti di rassegnazione. Forse, per essere veramente all’altezza, manca qualcosa, quel qualcosa che nei momenti decisivi è determinante per fare il salto di qualità, per lottare alla pari con i diretti avversari. E’ già successo in Champions contro il Manchester, è successo in campionato ogni volta che si è trovati ad un passo dal traguardo, seppur provvisorio.
Certo, il campionato non è finito oggi, domenica si potrebbero recuperare i punti persi al Tardini, però la sensazione è che alla fine quel tricolore venga cucito sulla maglia della squadra più regolare... Ora che finalmente si era parlato di scudetto, di tentativo di giocarsela alla pari coi cugini, con una settimana intera libera da impegni di Coppa, i rossoneri sono caduti inopinatamente in quel di Parma, senza attenuanti. Vedremo se contro la Lazio, pur falcidiato da molte assenze, il Milan saprà prontamente reagire, riprendere la via del bel gioco, riaccendere quella fiammella di speranza che ieri sera sembra essersi spenta definitivamente. Appuntamento a domenica sera, nella giornata della doppia sfida incrociata Milano-Roma.
|di Piergiorgio Danuol - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 129 volte


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