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2010-03-26

Errare Juventus Est


SENZA TRACCIA…DI ZEBRE - "Inzaccherata" nel proprio onore e nella propria coscienza; stritolata nelle proprie ambizioni e nelle legittime aspettative; ridotta a barcamenarsi come una bagnarola in un mare in tempesta. È la Juventus di Zaccheroni, che poco o nulla sembra distinguerla dalla squadra che fu di tal Ferrara. Sprovveduta, timorosa, spaesata, ostaggio di ogni avversario le si pari davanti. L’ultima scoppola (3-1 a Napoli) delinea perfettamente i contorni di una compagine imbarazzante che offende la propria memoria.
La corsa Scudetto appare un lontano ricordo trasmigrato oltre i confini dell’utopia; la corsa Champions non è più un ripiego di subordine ma un obiettivo vitale; la Zona Uefa una minaccia che somiglia sempre più ad una scialuppa di salvataggio, onde evitare d’affondare tra i flutti di un mare oscuro. Si rischia quindi di non prendere parte nemmeno alla prossima Coppa Uefa, il che rappresenterebbe un dramma sportivo lungi dall’essere stato preso in esame alla vigilia del torneo. Una squadra che non riesce a trovare il bandolo della matassa.
Ieri la Zebra era partita spedita. Su un divino passaggio di testa di Del Piero, Chiellini (sempre di testa) la metteva dentro per l’1-0. Poi il consueto black out; il Napoli pian piano affonderà gli artigli sulla carcassa bianconera sino a svuotarla di ogni sostanza: 1-1, 1-2 e 1-3, con gli ultimi 2 gol siglati guarda caso dopo l’insensata sostituzione di Del Piero, autore di una partita a tratti sontuosa, specie in fase di raccordo fra i reparti (non è stato raro vederlo recuperare palloni nella propria metà campo).
Insomma, è una Juve da rifondare in tutto e per tutto, dall’allenatore al preparatore atletico, il quale, probabilmente, è il maggiore responsabile degli infortuni che hanno falcidiato la squadra (non ultimo quello di Poulsen).
E L’INTER RITROVO’ SE STESSA - Chiuso il capitolo Juventus diamo uno sguardo d’insieme su quanto verificatosi nell’ultimo turno di A, il 30°. Ne trae beneficio in primis la corazzata Inter che, dopo il 3-0 (doppietta di Eto’o), è tornata con +4 sul Milan, caduto a Parma in maniera non proprio consona a chi lotta per il Tricolore. 4 punti da poter amministrare anche sulla Roma, 2-0 ai felsinei. Desta stupore il pari subito dal Palermo ad opera del Genoa addirittura al 98°, su rigore: per i rosanero una beffa che potrebbe costargli il 4° posto finale. Ad pochi punti, infatti, inseguono minacciose Sampdoria (-1), Napoli e la stessa disgraziata uve (-3). Sperano in teoria anche Genoa, Bari e Fiorentina, la cui caduta di Catania le ha sbarrato al 90% l’Europa Massima. Riguardo la lotta per non retrocedere, fatte salve le sorprese, sono già salve Parma, Cagliari, e se vogliamo anche il Chievo; lo saranno presto Catania e Bologna, mentre faran bene a guardarsi le spalle Lazio ed Udinese (Di Natale dipendente); al momento andrebbero in purgatorio Atalanta, Siena e Livorno, e la cosa non sorprenderebbe per niente gli addetti ai lavori.
|di Albertosig - Fonte: www.calciomagazine.net| - articolo letto 153 volte


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