Gioca a maniche corte anche in pieno inverno, perché lui, figlio dei vichinghi, è nato nelle terre dei ghiacci. Affronta la Serie A con lo stesso passo da bulldozer di sempre, perché lui, forgiato in Premier League, ha imparato che la partita non è una battaglia ma ti chiede la stessa feroce determinazione. Lui è John Arne Riise, terzino sinistro di professione, segna- gol- decisivi per vocazione.
CRESCITA COSTANTE - E’ arrivato lo scorso anno alla Roma dopo sette stagioni nel Liverpool, dove aveva vinto una Champions e ne aveva persa un’altra in finale (di fronte sempre il Milan). E in Italia ha completato quella crescita tattica iniziata in Norvegia nel piccolo Aelesund, affinata nel Monaco dove era arrivato diciottenne, e rafforzata nel Liverpool. Adesso Riise è uno dei migliori esterni sinistri del nostro campionato, è cresciuto nella fase di copertura senza perdere quella capacità di spinta che ne aveva fatto uno degli obiettivi di Spalletti. Nello scorso campionato aveva giocato 31 gare, in questo torneo sono già 29: è lo stakanovista della Roma, il giocatore più utilizzato da Ranieri. E, oltre al consueto apporto di quantità, Riise sta toccando livelli di realizzazione mai raggiunti prima in carriera. Il suo massimo in campionato risale al 2001/02, prima stagione in Inghilterra, 7 gol in 38 gare alla media di 0,18 reti/partita. Alla vigilia della sfida all’Inter è già a quota 5 in 29 presenze, media in linea con il suo primato personale (terzo marcatore dopo Totti e Vucinic) ma con ancora otto gare a disposizione.
DECISIVO - Il norvegese consente a Ranieri di mettere pressione sul lato sinistro della Roma garantendo anche copertura difensiva. Inoltre ha cominciato a segnare gol pesantissimi: quattro delle cinque reti segnate in campionato sono state decisive. Due al Siena (uno in Toscana e uno, il primo, all’Olimpico), uno alla Juventus nell’emozionante gara di Torino, uno al Bologna mercoledì al Dall’Ara. Uno così diventa un jolly non di poco conto. Per tacere della rete firmata in Europa League con il Fulham, decisiva anch’essa ai fini della qualificazione.+
NEMICI INTIMI - Riise ha un altro lato della sfida di oggi che lo intriga particolarmente: il confronto tra ex Premier con Josè Mourinho. Il norvegese e il tecnico portoghese si sono già incrociati nelle tre stagioni vissute assieme in Inghilterra, uno al Liverpool l’altro nel Chelsea. Nei sei precedenti in campionato, Mourinho ha vinto 5 volte, una il norvegese con il suo Liverpool. |Redazione Forza Roma - Fonte: www.forzaroma.info| - articolo letto 180 volte