Due punti in tre partite, due delle quali casalinghe: è questo il magro bottino del Milan in questa settimana piena di impegni di campionato che vede i rossoneri uscire ridimensionati nella lotta scudetto. Sebbene il diavolo disti solo tre punti dalla capolista Inter, le partite di domenica scorsa contro il Napoli, di mercoledì contro il Parma e di ieri contro la Lazio hanno evidenziato, complici anche i numerosi infortuni che stanno falcidiando la rosa di Leonardo, la scarsa consistenza di una squadra che per ben tre volte non è risucita a sfruttare il momento no dei cugini. Se a questo si aggiunge lo stato di forma eccelso dell'altra rivale al tricolore, la Roma, il quadro della situazione è completo e pensare allo scudetto per il diavolo diventa quasi utopistico.
Nel posticipo di ieri Leonardo, colpito oltre che dagli infortuni noti di Beckham, Nesta e compagnia bella, ha dovuto far a meno anche di Mancini, infortunatosi due giorni fa, e di Pirlo e Ronaldinho infortunati. Ne deriva una squadra pressochè obbligata che costringe il tecnico brasiliano ad abbandonare il 4-2-3-1 per un più classico 4-4-2 con Inzaghi al fianco di Borriello in avanti. La solida Lazio di Reja, schierata con un coperto 3-5-2, tiene bene e per quasi venti minuti non concede palle gol ai rossoneri. Al 19' però, il Milan passa in vantaggio: incursione personale di Flamini a sinistra e contatto in area con Kolarov. Per Tagliavento è rigore anche se pare il francese a cercare il contatto con il difensore biancoceleste. Dal dischetto Borriello non fa una piega e sigla l'1-0. Come spesso accaduto nel recente passato, però, la difesa rossonera diventa banda del buco ed al primo vero affondo la Lazio trova il pari: al 32', su un cross dalla sinistra, Antonini combina il pasticciaccio rinviando malamente addosso ad un avversario. La sfera arriva fra i piedi di Lichtsteiner che a due passi da Dida (dentro per l'infortunio di Abbiati) lo trafigge facilmente per l'1-1. Palla al centro e per il Milan è tutto da rifare.
Nella ripresa la più ghiotta occasione per il diavolo arriva al 54' e capita proprio ad Antonini: il terzino sinistro arriva di prepotenza al limite dell'area biancoceleste e lascia partire un destro che si stampa sulla traversa a Muslera battuto. Il Milan prova ad accelerare ed al 66' ha una nuova palla gol con Borriello che in mezza rovesciata spedisce alto. La Lazio, a cui il pari va benissimo, risponde solo su calci piazzati e su una punizione ha addirittura la possibilità di andare in vantaggio con Andrè Dias ma il piattone del difensore brasiliano dall'interno dell'area piccola termina clamorosamente alto. La disperazione milanista si esplica totalmente nel cambio del 77' quando per l'arrembaggio finale entra il 18enne Zigoni, sintomo di come Leonardo possa solo raschiare il fondo del barile. L'assalto milanista non da i frutti sperati e, dopo l'occasione finale capitata ad Abate all'82 con l'esterno che sparacchia alto a porta vuota, il match si chiude con un pari utile solo alla Lazio.
Difficile, a questo punto, immaginare un Milan ancora implicato nella lotta scudetto, anche se la classifica dice Inter 63, Roma 62 e rossoneri 60. Lì davanti rossoneri e giallorossi corrono mentre lo sgagherato Milan di queste ultime giornate sgambetta. Alla lunga il divario, se le cose non dovessero cambiare in casa rossonera, non può far altro che aumentare.
|di Francesco Maisano - Fonte: www.golmania.it| - articolo letto 153 volte