Napoli-Catania 1-0, contava solo vincere: missione compiuta!
Essenziale, quanto basta, pratico come l’occasione imponeva. Due vittorie interne per tornare a crederci come i tifosi avevano chiesto di fare un settimana. Tutti accontentati. Con un guizzo del capitano gli azzurri superano il Catania con un 1-0 che mancava dal 10 gennaio, nella gara interna con la Sampdoria. Fedele al principio per cui squadra che vince non si cambia Mazzarri si affida all’undici che ha steso la Juventus nell’ infrasettimanale. Dal canto suo il Catania non rinuncia alla sua struttura propositiva e mantiene il suo 4-3-3. Nemmeno il tempo di pensare a quanto sarebbero importanti i 3 punti che gli ospiti provocano subito un sussulto agli spettatori di un San Paolo: dopo poco più di un minuto Spolli con un sinistro di controbalzo centra in piena la traversa. Brividi. Lo spavento però non subisce gli effetti sperati con un Napoli che fatica a trovare il ritmo partita non riuscendo a dare continuità alla manovra contro un Catania che si chiude bene e lascia spazio al solo Zuniga sulla sinistra che però pare non essere in giornata. Il primo spunto degno di nota arriva dopo 32’ da una punizione battuta velocemente da Hamsik che offre a Lavezzi la possibilità di testare i riflessi di Andujar con un sinistro basso. Le ottime doti tecniche delle punte catanesi supportate da un ottimo Ricchiuti creano qualche grattacapo alla retroguardia azzurra. Nessuno spunto dal centrocampo, esterni incapaci di influire, Hamsik a spasso senza incidere e Lavezzi e Quagliarella che provano a scambiarsi posizioni ma senza ottenere i frutti sperati. Il primo tempo si conclude con i fischi del San Paolo che fanno da colonna sonora al rientro delle squadre negli spogliatoi. La ripresa si apre con gli stessi uomini ma con un approccio più deciso e trova subito le chiavi per scardinare il muro ospito: al 5’ dalla destra Lavezzi arriva sul fondo e serve, dopo il velo di Quagliarella, il rimorchio di capitan Cannavaro che con il destro firma l’importantissimo vantaggio. Prima rete in serie A con la tanto amata maglia azzurra (l’ultima marcatura risaliva alla trasferta di Trieste in serie B) per quello che ad oggi è decisamente il più forte della famiglia Cannavaro. Mazzarri non si fida ed al 11’ toglie uno svogliato Zuniga inserendo Rinaudo. Campagnaro slitta sull’out sinitro e diventa devastante su quella parte del campo. Il vantaggio da sicurezza al Napoli che sfiora il vantaggio con Hamsik prima, al termine di un bel duetto Lavezzi/Quagliarella, e nuovamente con Cannavaro che va vicino ad una clamorosa doppietta. Il Napoli domina, tra il 26° ed il 27° sfiora ripetutamente il gol con Campagnaro che spreca incredibilmente ad un metro dalla porta e sull’angolo successivo. Il Catania ci prova con Maxi Lopez ma è troppo poco per spaventare un De Sanctis sempre attento. Nel finale da un cross dalla destra mucchio in area con gli ospiti che reclamano un rigore per un tocco di mano di Maggio che pare involontario e comunque non determinante. Mihailovic esplode e viene espulso. La gara termine senza ulteriori sussulti. Finisce così. Si potrebbe eccepire che servirebbe maggiore concretezza in zona gol, si potrebbe dire che il primo tempo è da dimenticare e preoccupante. Si potrebbe. Ma quello che va detto è che ad 7 giornate dal termine è che il Napoli torna in corsa per l’europa che conta, mantenendosi a soli 3 punti dal Palermo ed aggancia la Samp dopo aver in settimana ripreso la Juventus, mostra segnali di ripresa da alcuni uomini chiave ed evidenzia una crescita della condizione fisica. Non sappiamo se tutto questo basterà, ma sappiamo che pensando a qualche settimana fa dopo il k.o. interno con la Fiorentina è davvero un gran bell’affare. |di Arturo Minervini - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 147 volte