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2010-03-29

Pazza Roma: il punto della 31°giornata


La Roma supera di slancio l’Inter ed a -1 sogna il più incredibile degli Scudetti; crede nel colpaccio anche il Milan, -3
Posso credere a tutto, purché sia sufficientemente incredibile [Oscar Wilde]
L’INTER VACILLA: LA ROMA E' LI' - Ci risiamo, anche questa edizione del massimo Campionato è destinata ad entrare nella leggenda del calcio italiano, per le emozioni che è destinata a dispensare, per il ribaltone assurdo che si prospetta, per il nome del team che potrebbe scrivere il nome nell’Albo d’Oro.
Fino a pochi mesi fa la Roma veniva ridicolizzata, parificata ad un team degno della lotta per la salvezza. Ma nel volgere di poche settimane la cura Ranieri ha dato i suoi frutti. Il malato è rinsavito, e si è rimesso in carreggiata. Dapprima ha pensato a rimanere a galla per la Champions. Poi, approfittando del calo della battistrada, ha iniziato addirittura ad accarezzare l’utopia Tricolore, fra l’altro nel momento del lungo stop di Totti, tornato, dopo 42 giorni, proprio ieri a calcare il rettangolo verde.
Adesso, dopo essersi aggiudicata il match dell’anno (se non della vita), la Roma può, deve lottare per la gloria massima: lo Scudetto non è più un pensiero proibito, anzi è un progetto alla luce del sole. Dopo il 2-1 rifilato all’Inter, al termine di un match quasi surreale, che apre scenari impronosticabili alla vigilia, la Lupa rischia seriamente di aggiudicarsi il più incredibile dei Campionati, persino più mirabolante del 2002, quando nel famoso 5 maggio la Juve affossò le ambizioni della stessa compagine di Moratti.
Un’Inter che quest’anno pareva imbattibile, e che invece nell’ultimo mese o poco più ha conosciuto varie tribolazioni, tecniche e caratteriali, anche grazie a Mourinho.
La A italiana da sempre attrae le polemiche più velenose e Mourinho vi bazzica che è un piacere. Ma se il portoghese pensava di trarne giovamento, si sbagliava di grosso. Il tutto si è trasformato in un boomerang che ha colpito l’intero team milanese, ora ostaggio di vecchi spettri tornati a batter cassa nell’asilo Mariuccia. Se l’Inter dovesse perdere questo Scudetto beh, forse lo deve proprio a chi le doveva far compiere il salto di qualità auspicato.
Un’Inter che dentro l’Uovo di Pasqua potrebbe trovare un’amara sorpresa, specie che mercoledì dovrà vedersela con il CSKA Mosca per il pass che vale un posto fra le prime 4 del Continente. La Roma dal canto suo, auspica caldamente di trovare un’automobile di grossa cilindrata con la quale attuare uno di quei sorpassi che lasciano il segno dei pneumatici sull’asfalto. Poi, più in la, con l’arrivo della Primavera (quella…vera, appunto), potrebbe sbocciare uno di quei trionfi emuli di quelli narrati da Omero…
CHI VA PIANO VA SANO E MAGARI VINCE LO SCUDETTO - Qualcuno asseriva che “Chi segue gli altri non arriva mai primo.” E dev’essere sicuramente questa la filosofia a cui si conforma il Milan di Leonardo, un team non proprio encomiabile ma tutto sommato continuo nel proprio andare, senza concedersi brusche frenate o repentini cambi di marcia velocizzati, e zitto zitto si trova a ridosso della vetta, occupata al momento dall’Inter e dalla Roma. I rossoneri non hanno mutato il proprio ritmo in funzione di quello altrui, senza correre il rischio di sfiancarsi e pagare alla lunga dazio nel tentativo di sostenere la cadenza forsennata delle primattrici. Come se avessero intuito tempo addietro il futuro calo dei nerazzurri, che stavano andando troppo forti per poter persistere a lungo nella propria andatura da sprinter.
La Sere A non è, infatti, un corsa fra velocisti alle prese con l’ultimo kilometro, ma un'estenuante arrampicata verso l’ipotetico Gran Sasso, dove taglia il traguardo per primo chi ha saputo dosare lo sforzo, mulinando le gambe sapientemente, centellinando le energie dal 1° all’ultimo metro, in ossequio alla massima che recita come l'acqua cheta (chieta) scavi i ponti.. A 7 giornate dalla conclusione il Milan è lì, pronto alla zampata malandrina dell’ultimo secondo, sperando di sfruttare un calo delle due contendenti principali.
Per un torneo ancora tutto da giocare, in chiave Scudetto sì, ma anche in chiave Champions, con il Palermo che non vuole svegliarsi dai sogni di gloria, specie che può giovarsi di un Miccoli formato maxi. Sognano anche Napoli e Sampdoria, che inseguono a 3 lunghezze, insieme alla sventurata Juventus, comunque tornata a vincere in virtù del solito provvidenziale Del Piero (19^ punizione in A!), ancora ago della bilancia di un team che stenta a trovare la propria identità. Al contrario della Fiorentina, risalita nelle proprie quotazioni dopo il perentorio 4-1 affibbiato alla pericolante Udinese. In Zona B rischia anche la Lazio, malgrado negli ultimi 2 turni si siano intravisti spiragli di resurrezione.
Passerà una settimana di Passione (tanto per restare in tema…) il trio delle candidate principali alla B, tutte autrici di mediocri risultati. Fra i Bombers, solo Milito potrà insidiare il trono di capocannoniere occupato al momento da Di Natale, mentre Gilardino cercherà almeno di insidiare la 2^ posizione; proprio ieri il viola ha siglato il 128° gol in Serie A, agguantando a soli 27 anni il mitico Gianni Rivera, 38° di sempre.
|di Albertosig - Fonte: www.calciomagazine.net| - articolo letto 160 volte


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