FORMELLO – Inizia la settimana del "cuore": Reja riabbraccia Floccari e pensa di riproporre il 3-4-2
FORMELLO – Mattone dopo mattone, l’architetto Reja prosegue la sua graduale ma progressiva ricostruzione. La Lazio non è più un cantiere a cielo aperto, ora ha assunto le sembianze di una progetto dalle fondamenta solide, basate su un lavoro meticoloso dal punto di vista psicologico e su una ritrovata identità tattica. Ma per completare la nuova casa biancoceleste mancano ancora dei tasselli essenziali: archiviato il pareggio di “San Siro”, la compagine capitolina si proietta verso la sfida di sabato prossimo con il Napoli, che potrebbe rappresentare il definitivo trampolino di lancio verso la salvezza. Un tuffo nel passato per il tecnico friulano, che per la prima volta dopo il suo commiato sfiderà la società che ne ha certificato il suo valore. Quattro anni di passione, 188 panchine tra campionato e coppe, la scalata dalla C alla A, il piazzamento in Intertoto, il ritorno in Europa e l’esonero anticipato. Era il 10 marzo del 2009, il giorno della brusca rottura con De Laurentis che, poco prima di sostituirlo con Donadoni, lo definì “un amico, uno di famiglia, uno che avrà sempre la porta aperta in casa Napoli”. Sabato prossimo, a distanza di poco più di un anno, Reja e gli azzurri saranno avversari. “La partita del cuore” per il tecnico goriziano, ormai pienamente inserito nel mondo Lazio. Il Napoli, dunque, come revival di emozioni (anche per i napoletani Stendardo e Foggia), ma soprattutto come occasione da sfruttare per scrollarsi di dosso definitivamente le sabbie mobili della zona retrocessione. Reja ci proverà ribadendo l’assetto delle ultime tre uscite. Modulo (3-5-2 o 3-4-2-1) ed interpreti non cambieranno: in difesa convince sempre di più il brasiliano Dias, ormai promosso definitivamente compagno di reparto di Stendardo e Radu; i meccanismi di metà campo sono oliati alla perfezione, con Lichtsteiner e Kolarov che viaggiano a meraviglia sulle corsie esterne e il trio Brocchi - Ledesma - Mauri che si sdoppia in un lavoro di taglia e cuci essenziale. Poi c’è l’abbondanza offensiva: già, perché la doppia seduta odierna ha portato in dote la conferma della piena efficienza fisica di Sergio Floccari. Contro il Milan non è sceso in campo per precauzione, sentiva ancora un leggero fastidio muscolare, ma nelle ultime 48 ore ha avuto modo di recuperare definitivamente e sabato pomeriggio si riprenderà una maglia da titolare. Oggi, l’attaccante di Vibo Valentia si è allenato regolarmente con il resto del gruppo sia in mattinata che nel pomeriggio, quando è stato al centro delle prime prove tattiche della settimana. E’ ancora presto per tirare le somme, ma nel corso delle esercitazioni odierne, Reja ha approfondito movimenti e schemi del 3-4-2-1, “sperimentato” per gran parte della partita in terra meneghina. Una linea mediana a quattro (Lichtsteiner, Brocchi, Ledesma e Kolarov), con due elementi alle spalle di un unico riferimento centrale: è la variante del 3-5-2 a cui il tecnico biancoceleste sta pensando da tempo, anche per sfruttare in pieno il recupero di Pasquale Foggia, che diventa così la prima vera alternativa a Stefano Mauri. Il centrocampista brianzolo sul centro-destra, Mauro Zàrate sul centro-sinistra e Floccari punta centrale: era questo il terzetto dei fratinati che oggi si è mosso in modo speculare a Foggia, Rocchi e Cruz. In vista della gara contro Lavezzi e compagni, dunque, si rinnoverà il ballottaggio tra il numero 10 di Haedo ed il capitano, con il primo che potrebbe essere favorito dalla variazione tattica studiata da Reja che, se confermata, non prevederà più il doppio attaccante centrale. Tutte ipotesi che nel corso della settimana richiederanno la conferma del campo. Intanto, oltre a Floccari, lo staff tecnico ritrova la disponibilità del tedesco Hitzlsperger, che ha smaltito la distorsione alla caviglia rimediata la scorsa settimana, e di Sebastiano Siviglia che aveva disertato la prima sessione di giornata. La notizia negativa riguarda Fernando Muslera: oggi, l'estremo difensore uruguaiano non si è allenato a causa di una contrattura ai muscoli dorsali. Nelle prossime ore verrà valutata l'entità della noia muscolare, ma Tommaso Berni è in preallarme.
Indisponibili Dabo, Meghni, Bizzarri, Matuzalem e Manfredini, assenti Bonetto, Inzaghi e Makinwa. Domani pomeriggio alle 15,30 andrà in scena la seconda seduta, mentre giovedì non dovrebbe esserci la consueta amichevole infrasettimanale. |di Daniele Baldini - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 139 volte