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2010-04-02

Del Neri: "Ci vorrà una Sampdoria importante"


La Sampdoria, in questo sabato pre-pasquale, si appresta ad affrontare il ChievoVerona. Sulla carta potrebbe sembrare una sfida non proibitiva per gli uomini di Luigi Del Neri, ma dopodomani non sarà certamente facile per i blucerchiati fare risultato al "Bentegodi" di Verona. Il mister blucerchiato lo sa bene, e non potrebbe essere altrimenti. Nessuno forse meglio di lui conosce la forza del Chievo; lui, che lo ha lanciato nel grande calcio, e che è a sua volta stato lanciato dalla squadra gialloblù, vero e proprio trampolino di lancio della sua carriera di allenatore. Luigi Del Neri contro il suo passato insomma, ed è questo il leitmotiv di ogni sua sfida contro la formazione gialloblu, in particolare al "Bentegodi", stadio che sabato senz'altro gli tributerà un'accoglienza più che calorosa.
Ma, come ogni sfida passata, anche questa non può lasciare spazio a sentimentalismi. La classifica chiama, e la qualificazione per l'Europa, che si chiami Champions o Europa League, richiede punti da conquistare. E la Sampdoria, nonostante infortuni ed episodi sfortunati, di certo cercherà il bottino pieno, anche in vista del derby, che dopo Pasqua attenderà la formazione blucerchiata.

Tra due domeniche ci sarà il derby, sicuramente una sfida importantissima per voi; ma prima di questa partita, bisogna pensare a sabato. C'è infattil il Chievo.

«Ora vedremo un attimo le condizioni dei nostri giocatori per le prossime partite; certo è che per noi è fondamentale affrontare il derby al massimo delle nostre possibilità. Prima, però, dobbiamo pensare al Chievo; al derby penseremo da martedì in poi, perchè può essere davvero una sfida importante per la nostra annata. Per quanto poi da Martedì penseremo al Derby che può essere importante per la nostra annata».

Avete molti giocatori acciaccati, oltre a Gastaldello, Cassano e Pazzini in diffida, come vi porrete alla sfida contro il Chievo alla luce di queste possibili defezioni?

«Tra l'allenamento di oggi e la rifinitura di domani verificheremo bene le condizioni di Lucchini, Rossi e Poli. Per quanto riguarda Pazzini, nell'ultimo allenamento ha corso abbastanza bene, ma, ripeto, verificheremo nelle prossime ore la sua disponibilità. La sua come quella degli altri. È vero inoltre che Cassano e Pazzini sono in diffida, ma sono attaccanti, e più che ai contrasti di gioco dovranno stare attenti alle proteste. Farsi ammonire sabato per questo motivo non sarebbe certo il top. Discorso diverso invece per Gastaldello, che potrebbe essere più soggetto a possibili falli da ammonizione. Magari ci potrebbe essere per lui una giornata di riposo, ma la sua diffida non sarà certo una condizionante: chi sarà impiegato darà il massimo, anche perchè il derby è importante per tutti, per la città, per la tifoseria e per tutto ciò che ne consegue».

Alla luce degli ultimi risultati, anche delle vostre dirette concorrenti per un posto in Champions League, a giudicare dai commenti dei media non siete più tra i favoriti per il quarto posto finale... «Non è una novità, ma non è che siamo in quella classifica lì per caso. La Sampdoria nel concetto generale dei media non gode di molta attenzione, ma bisogna dare atto a questa squadra di essere sempre stata in una zona di elitè, insieme ad altre squadre che sono state costruite per stare lì. Insomma, siamo una stella in mezzo a tante superstelle: una stella che non è stata creata per stare così in alto, ma che c'è. Mi dispiace che ci sia poca attenzione da parte dei media, ma fa parte del gioco dopo tutto. E dico questo per difendere quello che ha fatto la Sampdoria in questo campionato».

Non mancano ormai molte giornate alla fine del campionato. Pensa che la Sampdoria sia pronta ad affrontare lo sprint finale?

«Abbiamo tanti scontri diretti, affronteremo dunque molte partite secche. Le posizioni verranno quindi fatte di partita dopo partita. Di sicuro per rimanere a questi livelli la squadra ha speso molto; perché è innegabile che quando si va a combattere con squadre di grande spessore molto si spenda; ma in queste ultime giornate avremo ancora nel nostro DNA la forza di combattere, allora ce la giocheremo partita dopo partita, buttando tutto quelllo che abbiamo per ottenere il massimo. Dopotutto è così che si è comportata la Sampdoria in tutto l'arco del campionato: a parte qualche partita, abbiamo combattuto contro tutte le squadre, e alla nostra classifica mancano anche parecchi punti».

Non teme che alla vigilia di una sfida così importante come il derby ci possa per voi essere un calo di tensione a Verona?

«No, affrontiamo una squadra che comunque ha 38 punti in classifica e che sta facendo un campionato di eccellenza. Penso sarà una partita difficile, combattuta. Dovremo andare là convinti di dare il massimo, perché loro sono una squadra tosta e grintosa, che ha idee precisa e lottano tutti per un obiettivo comune. Il tutto condito da una grande esperienza di molti suoi elementi che calcano da ormai anni i campi della Serie A: a Verona ci vorrà una Sampdoria importante. Ora tra l'altro hanno anche trovato un ottimo giocatore come De Paula, che ho fatto esordire io in un Piacenza-Chievo di Coppa Italia».

Nelle ultime partite contro Bari e Cagliari sembra che alla Sampdoria sia mancata un po' di cattiveria sottoporta. È d'accordo?

«È un momento così. In cui costruiamo tanto ma non riusciamo a concretizzare. In attacco però abbiamo giocatori di qualità che possono fare gol in qualsiasi momento».

Sabato affronterà il suo passato, il Chievoverona. Pensa che la Sampdoria assomigli un po' a quella squadra che ad inizio millennio stupì l'Italia intera?

«Penso che nessuna squadra assomigli e assomiglierà mai più a quel Chievo del 2002, che, a parer mio, ha proposto il miglior calcio degli ultimi vent'anni. A livello di positività e voglia di fare, però, questa Sampdoria in un certo senso può assomigliarvi. Io, all'epoca, sono stato molto fortunato a capitare lì nel momento giusto, in un momento in cui io avevo bisogno di loro e loro avevano bisogno di me. Sono situazioni che difficilmente si innescano, ma allora successe e quella squadra fece parlare non solo l'Italia, ma anche tutto il mondo».

Nel secondo tempo della partita col Cagliari, ha impiegato Guberti nel ruolo di trequartista, riuscendo così a scardinare la difesa avversaria. Pensa sia una mossa che si può riproporre?

«L'avevamo provato già a Siena in quella posizione, è una mossa che sì, si può riproporre, soprattutto a partita in corso, cambiando magari la situazione di campo di qualche altro personaggio. Io non ho praticamente certezze, l'unica che ho è che la difesa resterà sempre a quattro».

E per quanto riguarda il suo contratto? È previsto un incontro con la società? Ci sono sviluppi?

«Per adesso siamo come prima. Andiamo avanti tranquillamente, ma come è ovvio che sia, non sarà l'andamento delle prossime partite a decidere del mio futuro alla Sampdoria».
|di Stefano Orengo - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 182 volte


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