| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2010-04-02

Mario Balotelli e la "sua" Inter: i tifosi non dimenticano...


E pace fu. Qualcuno ieri parlava di fumata bianca, quando Mario Balotelli ha incontrato Marco Branca e Josè Mourinho per l'incontro chiarificatore che poi ha portato alle scuse definitive, ed in effetti le parole dell'attaccante nerazzurro erano attese più o meno come l'ufficializzazione del nuovo Papa. Una fumata bianca, quella di ieri, fondamentale per il prosieguo della stagione nerazzurra: un attaccante come Mario per le idee tattiche di Mourinho è troppo importante, e lasciando da parte i suoi pessimi comportamenti bisogna sottolineare che perdere uno come SuperMario a questo punto dell'anno è stato un danno già pagato sei volte, ma che adesso andava messo da parte per favorire il bene dell'Inter, che lotta su tre fronti e non può permettersi di deconcentrarsi per colpa di un ragazzino bizzoso.
Le scuse sono arrivate, dunque, ma forse qualcuno non le ha analizzate bene: nel comunicato del sito ufficiale, Balotelli, che prima di pronunciare la parola "scusa" ci ha messo davvero troppo (in questo ricorda il vecchio Cassano...), ha espresso un concetto sul quale bisogna riflettere. Ad un certo punto, nel testo dell'azzurrino si legge: "Ora aspetto in silenzio per poter tornare ad essere utile alla mia squadra". Finalmente sembra che Mario abbia compreso quanto valga il silenzio: Mourinho ha la bocca cucita ormai da mesi, adesso è ora che anche lui la smetta di parlare ai vari programmi e si metta a lavorare per aiutare la squadra che lo paga profumatamente. Ma il punto clou è un altro: quando Balotelli dice "tornare ad essere utile alla mia squadra", lascia intendere che sente l'Inter come "sua", un qualcosa che riesce davvero difficile credere quando solo pochi giorni fa si specchiava con la maglia del Milan, con brillanti sorrisi e felicità istantanea alla sola vista dei colori rossoneri. Atteggiamento infantile, provenuto da una evidente provocazione di Valerio Staffelli di Striscia, ma comunque un modo di fare poco professionale: ha mancato di rispetto alla società ma anche ai tifosi, per i quali vedere un proprio giocatore-simbolo, perchè Mario è l'emblema della straordinaria efficacia del settore giovanile nerazzurro, indossare la maglia dell'odiato Milan, è davvero una sofferenza atroce che non si può perdonare.
Ecco, sull'aspetto della tifoseria bisogna soffermarsi: se Mario dice di sentire l'Inter come la "sua" squadra, perchè non fa come Santon e mette da parte il tifo rossonero per concentrarsi solo ed unicamente sulla Beneamata? Non è così difficile. "Mai andrei al Milan, ora mi sento un giocatore dell'Inter e non lascerei mai i nerazzurri per l'altra sponda del Naviglio": Davide Santon dixit. Non pretendiamo che Balotelli diventi un tifoso interista, ma che almeno porti rispetto per la squadra che lo paga e che lo ha lanciato nel calcio che conta. Ma ci vuole rispetto anche per la gente nerazzurra, che dal primo giorno in cui si è vociferato di questo nuovo campioncino di pelle nera ma italiano come tutti noi, lo ha sostenuto forse più di tanti altri che lo meritavano. Gli interisti non si dimenticano il Balotelli che indossa la maglia del Milan con fierezza: glielo hanno fatto capire esplicitamente, con quello striscione che recitava: "Se qualcuno non l'ha ancora imparato, con la maglia del Milan ci si pulisce il c... sudato".
Frase forte, ma molto molto chiara. Il perdono non si nega a nessuno, ma non va regalato: ora Mario dimostri sul campo di dare il massimo per la "sua" Inter, con prestazioni all'altezza, impegno totale (non come contro il Genoa...) e voglia di aiutare la squadra nel momento più importante. E se magari mostrasse segni d'affetto verso la maglia nerazzurra, non dispiacerebbe a nessuno: non sarebbe un voltagabbana, ma un ragazzo che ha capito cos'è la riconoscenza. Non credo che lo farà, ma lo spero: intanto, Balotelli deve ripartire sapendo che i tifosi che amano l'Inter, non dimenticano quel gesto. Perchè "Chi ama non dimentica"...
|di Fabrizio Romano - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 139 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale