Tre punti necessari, quanto ottenuti. E adesso la salvezza è più vicina. Quella tra Catania e Palermo è una gara fondamentale per entrambe le squadre, pur se per obiettivi diversi.
I rossazzurri con Marcolin in panchina scendono con la squadra tipo, ritrovando Alvarez e Capuano sulle fasce di appartenenza, con Silvestre e Terlizzi centrali. A centrocampo Biagianti davanti la difesa, poi Izco, Ricchiuti, Mascara, Martinez a sostegno di Maxi Lopez, uomo più avanzato.
Il Palermo risponde con il classico 4-3-1-2 e la formazione annunciata. Con Sirigu in porta, la linea a quattro di difesa è composta da Balzaretti, Khjaer, Gojan e Cassani; centrocampo a tre con Migliaccio, Liverani e Nocerino; Pastore funge da trequartista e sostegno per le due punte che sono Miccoli e Cavani.
Le due squadra si mostrano subito determinate ma è il Catania a creare la prima palla goal su punizione dopo otto minuti di gioco con Mascara che, su punizione, conclude di poco alto sopra la traversa.
Passano sette primi ed i rossazzurri vanno in vantaggio: Grosso errore di Gojan, ruba palla Lopez, venti metri palla a piede e conclusione a rete. Sirigu non può niente, Catania – Palermo 1-0.
I rosanero vanno in confusione, esplode il Massimino che spinge i propri beniamini sulle ali dell’entusiasmo. Già al diciannovesimo ancora Lopez ha sui piedi l’occasione per il raddoppio, fallendo a tu per tu con Sirigu bravo nell’occasione a mettere in angolo.
Ma il secondo goal arriva poco dopo la mezzora: Martinez ruba palla a centrocampo, si decentra sulla destra e mette al centro dove c’è Lopez che realizza il 2-0.
Nell’occasione il numero venticinque etneo si fa male, al suo posto entra Ledesma. Per Martinez si tratta di uno stiramento, nessuna rottura.
Il primo tempo si conclude tra gli applausi del pubblico, entusiasta di uno tra i migliori Catania di questa stagione.
I rossazzurri regalano però i primi quindici minuti della ripresa agli ospiti che più volte vanno vicino al goal: prima è bravo Andujar a chiudere sull’uno contro uno, poi è Miccoli a fallire clamorosamente con un diagonale sul secondo palo.
I ritmi scendono, il Catania è bravo a controllare il match. Finisce così, senza ulteriori patemi un derby straordinario che permette alla squadra di Mihajlovic di arrivare a quota trentotto, superare il Bologna e mantenere il margine di sicurezza di sette punti sull’Atalanta con una gara in meno da giocare rispetto a ieri.
La salvezza è vicina, avanti così. |di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 162 volte