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2010-04-04

Roma, Champions e dea bendata: 3 ostacoli tra l'Inter e il tricolore


Peccato solo per le vittorie esterne delle inseguitrici, soprattutto quella della Roma. Inutile nascondere che sponda Inter ci si sarebbe atteso un regalo dal Bari, poco aiutato dalla fortuna. Questo è forse l'aspetto più preoccupante della rincorsa giallorossa: la sorte. Nessuno può negare che la squadra di Ranieri, oltre a giocare bene e ostentare una forma invidiabile, sia anche baciata dalla dea bendata. Basta un gol al San Nicola per portare a casa altri tre punti, a conferma della striscia positiva di 22 risultati utili consecutivi. Un avversario a dir poco temibile, dunque, al di là del suo reale valore. Anche nello scontro diretto i giallorossi hanno vinto grazie a una buona dose di fortuna (i tre pali dell'Inter gridano ancora vendetta), e probabilmente è proprio quest'ultima l'avversario principale della squadra di Mourinho nella corsa scudetto. Il match dell'Olimpico, in tal senso, rappresenta una sorta di manifesto: giallorossi bravi e tremendamente pratici, tirando tre volte nello specchio hanno segnato due gol. Tutto l'opposto dei nerazzurri, che pur creando molto sono rimasti, è il caso di dirlo, al palo.
La fortuna aiuta gli audaci, mai proverbio è più azzeccato. La Roma gioca bene, crea occasioni e affronta ogni partita con la convinzione di poterla vincere. Poi, però, i suoi errori difensivi, rispetto a qualche mese fa, non vengono più puniti, in un modo o nell'altro, dal contendente di turno. Quanto basta per trovarsi a -1 dall capolista, che nel frattempo, anche a causa di una certa malasorte, ha lasciato parecchi punti per strada. Tutti dicono che l'Inter è superiore alla Roma, come forza fisica e organico. Vero. Ma ieri Mario Sconcerti su Sky ha fatto notare un aspetto giusto: da qui in avanti questo vantaggio non conta più, basta un dettaglio per ribaltare un risultato, la classifica o la corsa scudetto. Sei partite ancora e per le prime tre della classe, con un Milan alquanto defilato alle spalle di Inter e Roma (ma pur sempre fortunato a Cagliari, vedi l'autogol di Astori...), arriverà il verdetto. Tutte sono consapevoli di non poter fallire più una partita, anche se il calendario metterà loro di fronte partite più impegnative rispetto ad altre. Inutile fare tabelle di marcia, ogni weekend la situazione può cambiare.
Quello che conta, in questo momento, è il punticino di vantaggio dell'Inter sulla Roma, il minimo sindacale per rimanere alla guida della classifica. Certo, per stare tranquilli basterebbe vincere tutte le ultime 6 partite rimanenti, ma sappiamo tutti che non si tratterà di una passeggiata e che le percentuali di riuscita della serie sono piuttosto basse. Soprattutto perché in mezzo c'è la Champions, che assorbe energie come una spugna, e perché anche la dea bendata interpreterà un ruolo determinante. Meglio dunque trovare un modo per farsela amica, come sono riusciti nella Capitale...
|di Fabio Costantino - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 177 volte


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