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2010-04-07

Bologna: cominciate col dare lezioni di calcio


Nella giornata della quarta sconfitta consecutiva, arrivata dopo il rinnovo del contratto a Colomba (tempismo perfetto, nella settimana di Pasqua ci assicuriamo un Colomba per i prossimi due anni!), dopo le frasi di rito delle settimane precedenti “perdere a Siena ci sta”….”perdere con il Palermo ci sta”…..”perdere con la Roma, candidata allo scudetto, ci sta".. Certo, cosa vuoi che sia!”. Ovvio che non ce lo deve dire nessuno che perdere con l’Inter ci sta! E per non annoiarci con le solite frasi di rito, complimenti all’originalità di Portanova, che ha chiesto a tutti di stare vicino alla squadra; a tutti , ma soprattutto ai giornalisti. Certo, deve essere molto stressante per un calciatore aprire il giornale il giorno dopo la quarta sconfitta consecutiva e leggere che la squadra non è proprio nella forma migliore. Ma lo volete capire o no, cari giornalisti, che gli undici in campo ci hanno messo l’anima? Non ve ne siete accorti? Non li avete visti sputare sangue? Ingrati, dopo qualche vittoria state a parlare di Nazionale e appena fanno uno scivolone, dai, che sarà stato perdere a Siena, in fondo era solo l’ultima in classifica, in fondo hanno avuto solo 80 minuti per cercare di rimontare, ci sta che non ce la fai! E poi, non avete visto il “furore agonistico?” Ho notato solo io quelle espressioni da prede affamate? Io pregherei il Sig. Portanova di mettersi a testa bassa a svolgere la sua professione, quella per la quale è lautamente retribuito, i giornalisti faranno la loro. I tifosi invece stanno avendo una pazienza infinita, una pazienza nella quale io personalmente non mi riconosco, perché non sono proprio portata a mettere giù delle tabelline che, oltre a portare notoriamente sfortuna, servono solo a illuderci e a distogliere la mente dal presente. Quindi, per quanto mi riguarda, domenica vorrei vedere un altro atteggiamento in campo, cominciate ad essere voi qualche volta a dare lezioni di calcio alle altre squadre, invece di andare ad allenare l'avversario di turno; poi, nel caso vi rimanesse ancora un po’ di fiato, potrete dare lezioni di “giornalismo” ai giornalisti. Di domenica in domenica mi accorgo che la parabola discendente del 2005 ce la ricordiamo solo noi, e non è servita a granchè.
|di Edi Simoni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 136 volte


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