Inter: l'obiettivo è stato raggiunto: adesso la testa al campionato!
Veni, vidi, vici. Si può sintetizzare così la gara vinta dall’Inter di Mourinho (quarta semifinale di Champions, dopo quella con Porto e le due col Chelsea) che ha colto il massimo del risultato con il minimo dello sforzo. Sono bastati 6 minuti all’Inter per aprire le porte della semifinale, grazie al solito Wesley Sneijder, l’uomo in più, il simbolo della cavalcata europea che l’Inter non vuole stoppare sul più bello. 84 minuti, i restanti, di controllo e risparmio sagace di energie, nonostante gli sterili attacchi russi, pericolosi solo con due tiri da fuori di Necid e di Odiah, sul quale è stato bravo J.Cesar, tutti e due nel primo tempo. Razionalizzazione di energie fisiche e mentali; l’Inter ha controllato al meglio la gara, senza esporsi a pericoli (annullati dopo il rosso del nigeriano Odiah) e senza accelerare con veemenza cercando il raddoppio. L’Inter si è così limitata a controllare la gara, a fare del buon torello e a preservare il fiato e le risorse, quelle stesse a cui i nerazzurri dovranno dare fondo sabato contro la Fiorentina. La squadra ha giocato una seconda metà di gara in maniera tranquilla senza affondare cercando di arrivare alla via del gol con qualche tiro da fuori o attraverso azioni ficcanti, per lo più ad opera dei vari Balotelli , Sneijder ed Eto’o, i giocatori apparsi più freschi nel finale, resisi pericolo con delle conclusioni da fuori e delle azioni personale.
Voltare pagina dunque, nonostante il traguardo delle semifinali da un senso migliore alla stagione, visto che non lo si raggiungeva da sette anni, dal 2003, anno in cui il doppio pareggio dell’Euro derby eliminò i nerazzurri. Il campionato ora in primo piano; il riposo nel secondo tempo, non deve avere il significato di una dormita, ma di una sana e curativa pennichella pomeridiana, una pennichella rigenerante. Al Barcellona c’è tempo di pensare dopo, ora Fiorentina e Juventus hanno la massima priorità perché c’è anche un campionato che vale la pena di essere onorato, un campionato stradominato da un’Inter grande, anche in campo europeo che si permette il lusso di non affondare e passeggiare sulle macerie del povero Cska Mosca. Complimenti all’Inter, ai giocatori e a Mourinho per il traguardo semifinale raggiunto senza tanti patemi. Ora tutti uniti e determinati per le prossime gare di campionato e Coppa Italia, perché è lecito sognare il tris. Per l’appuntamento con Madrid ci sarà tempo e modo di pensare a tempo debito. |di Alberto Casavecchia - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 147 volte