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2010-04-08

Giorgio Garbarini: "Perdere questa partita per il Genoa significherebbe perdere anche l'Europa"


Genoa, vuoi l'Europa? E allora devi soltanto vincere. Sì, perchè è questo l'imperativo categorico. Certo, il derby non è la partita più semplice per tentare la scalata ma il Grifone dovrà dare il massimo impegno per ottenere un risultato positivo. Giorgio Garbarini, mediano e libero delle due genovesi tra gli anni '60 e '70 e attualmente opinionista su Telenord, ha analizzato nel dettaglio i possibili scenari di questa gara e la situazione delle due squadre.

Che genere di sfida si aspetta?

«Prima di tutto interessante vista la buona posizione in classifica delle due formazioni. I blucerchiati stanno meglio in quanto hanno condizione fisica e graduatoria dalla propria parte. In casa Samp, inoltre, hanno recuperato quasi tutti gli infortunati. Discorso opposto per il Genoa, rattoppato a causa delle molte assenze. Emergono soprattutto le mancanze degli acquisti di gennaio - Suazo, Acquafresca e Dainelli -. Ma non si può mai dire. Ai tempi d'oro, per esempio, la Juventus era nettamente superiore al Torino ma erano sempre i granata a spuntarla. Tutto è possibile e il pronostico è difficile: potrebbe anche scapparci il pareggio se negli ultimi dieci minuti le squadre saranno troppo stanche per pungere. Ciò di cui possiamo essere felici è il livello raggiunto da Genova, al primo posto tra le città con due compagini. Intanto speriamo in coreografie spettacolari e civiltà tra i tifosi».

Con quale spirito la formazione di Del Neri giocherà dopo le sconfitte negli ultimi tre derby?

«Ci sarà sicuramente voglia di una rivincita che gioverebbe al morale. L'obiettivo è cancellare l'ultimo derby, dove mancarono corsa e carisma».

Cosa ha permesso al Genoa di conquistare le ultime edizioni?

«Maggior carattere sanguigno e combattività rispetto ai blucerchiati. Questa volta, però, Palombo e compagni dovranno mettercela tutta e sfruttare la propria aggressività oltre al fattore campo».

Potrebbe essere uno scontro diretto per un piazzamento nelle Coppe?

«In parte sì. Il club di Riccardo Garrone concorre per un posto in Champions, ma raggiungerebbe un ottimo traguardo anche in caso di Europa League. Una vittoria garantirebbe grande sicurezza in tal senso. Al Genoa, invece, occorrono i tre punti per recuperare morale e restare attaccato al treno continentale. Il Grifone ha però dalla sua parte un calendario più favorevole. Il pareggio, comunque, servirebbe a poco ai rossoblù, più utile lo sarebbe invece per il Doria».

Schiererebbe Boakye dal primo minuto?

«Personalmente no e credo che anche Gasperini la pensi così. Avendo i giocatori contati, però, il tecnico di Grugliasco lo porterà in panchina insieme ad altri Primavera e lo inserirà a partita in corso. Nella formazione dei soliti titolari dovrebbe mancare solo Mesto. Gli undici della Sampdoria, invece, sono già decisi nonostante il dolorino alla caviglia per Lucchini».

Quali saranno gli uomini chiave di questo incontro?

«Cassano e Pazzini per qualità, Palombo per esperienza e la rocciosa difesa da una parte. Dall'altra Palladino e Palacio, incontenibili e assai pericolosi in casa. Certo è che mancano alcuni giocatori di spicco tra i rossoblù».

Come si arrangerà in difesa il Genoa data la probabile indisponibilità di Dainelli?

«Giocheranno Sokratis e Bocchetti terzini, Moretti centrale».

Quanto si avvertirà la mancanza di un senatore come Juric sul piano caratteriale?

«Quando era in forma svolgeva un importante lavoro di interdizione raccogliendo moltissimi palloni e aiutava anche la retroguardia. Infortuni a parte, gli anni iniziano a farsi sentire».

La Sampdoria, come ha detto, ha un forte bisogno di punti per l'Europa che conta...

«Se perdesse si complicherebbe tutto ma bisognerà guardare anche ai risultati delle altre contendenti. Le prossime gare delicate, però, non devono spaventare».

Quale effetto ha una sconfitta o una vittoria nel derby sul prosieguo del campionato?

«L'insuccesso nella stracittadina è diverso da tutti gli altri. I tifosi riversano la propria delusione su allenatore e giocatori. L'amarezza passa ma molto lentamente e con grande difficoltà. Perdere questa partita per il Genoa significherebbe perdere anche l'Europa. Allora si annullerebbero gli obiettivi e subentrerebbe il mercato. Il rischio è che accada quanto avvenuto nel primo anno di serie A, quando il Genoa racimolò zero punti nelle ultime quattro partite».

Che ricordi ha del derby?

«Belli e brutti. Ne ho vinti, persi e pareggiati. La gente ti ferma e ti raccomanda di dare il massimo. E' una partita che si sente molto: la notte prima io non dormivo».
|di Andrea Ferrando - Fonte: www.pianetagenoa1893.net| - articolo letto 179 volte


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