Catania, banco di prova. Comincia la prossima stagione
Non scommettere più di quanto si ha in tasca; questa la regola d'oro per ogni buon giocatore che voglia divertirsi senza rischiare di complicarsi tremendamente la vita e prendersela poi, inutilmente, con la sfortuna o con qualcosa o qualcuno che non sia sé stesso.
Esempio ne sia lo sfogo del Presidente del Livorno, Spinelli, che dopo aver esonerato Serse Cosmi s'è contraddistinto per stile e garbo addebitando solo ed esclusivamente al tecnico perugino le ragioni del fallimento stagionale degli amaranto. E dire alla seconda cessione eccellente, Candreva dopo Diamanti, ed all'ennesima ingerenza sulla scelta della formazione titolare, Lucarelli in campo a tutti i costi, Cosmi s'era persino dimesso: richiesta rifiutata dallo stesso Spinelli, che lo riportò all'ovile quasi come l'unico in grado di salvare la patria dopo il disastro iniziato da Ruotolo e che lo stesso Ruotolo, riabilitato al rango di tecnico della prima squadra, porterà a termine.
Con sette punti di vantaggio sulla terzultima in classifica, otto valutando la classifica avulsa, il Catania avrà per le mani sei occasioni, da qui fino al termine del Campionato, per centrale la vittoria che manca e serve al raggiungimento della quota virtuale fissata tra i 40 ed i 41 punti. Dove, come o contro chi arriverà non importa, l'obiettivo è ottenerla nel minor tempo possibile e la condizione essenziale perché ciò avvenga è non sentirsi sazi dopo la pur esaltante vittoria nel derby casalingo contro i “rosè”.
Dopo aver permeato le menti dei rossazzurri con ottimismo e fiducia nei propri mezzi, una nuova prova attende Mihajlovic , meno rischiosa della precedente ma non meno indicativa per la stima delle sue capacità di allenatore, e di allenatore del Catania. Con almeno un mese e mezzo d'anticipo sulla chiusura del torneo, il Catania può difatti guardare al presente con gli occhi del futuro , testando e valutando uomini e mezzi per la prossima stagione, entrata ufficialmente in fase di programmazione col viaggio dell'a.d. Lo Monaco in Argentina.
Se i giocatori , adesso come sempre, avranno come unica richiesta d'adempiere quella di scendere in campo e dimostrare il proprio valore, del tecnico serbo si metterà alla prova la capacità di mantenere alte le motivazioni d'un gruppo che può ma non deve sentirsi appagato nonostante il piccolo miracolo sportivo compiuto. Tenere viva l'anima combattiva della squadra anche con lo spettro retrocessione lontano sarà un esercizio importante in prospettiva futura, viste e considerate le intenzioni della società , manifestate persino col Catania ultimo in classifica, di portare la squadra in Europa nel giro dei prossimi 5 anni.
Altro banco di prova sul quale il tecnico etneo dovrà misurarsi sarà mantenere costante il rendimento della squadra a prescindere dagli uomini utilizzati in campo. Il turn – over, accantonato finora per mancanza del margine di sicurezza , diverrà pane quotidiano. Sia la società che il tecnico chiederanno molto a quei giocatori, soprattutto giovani, rimasti per un motivo o per un altro ai margini della formazione titolare. Il primo accenno di ciò s'è visto con l'ingresso di Sciacca , purtroppo sfortunato, nel derby contro il Palermo. Sarebbe interessante, ad esempio, vedere Moretti confrontarsi dal primo minuto con Pirlo, a San Siro, o Bellusci impiegato nel suo ruolo naturale di difensore centrale. Andujar corre per i guantoni da titolare nel mondiale, quindi difficile vederlo scalzato da Campagnolo o Kosicky , qualcosa in più la si potrebbe concedere a Morimoto , come allo stesso Delvecchio, a Ledesma, a Potenza, a Marchese se recupererà in tempo. Non dimentichiamo poi Russo , la sua partita, la prima col Catania in A, sarà probabilmente quella col Genoa, che chiuderà il Campionato.
Volendo chiudere in bellezza. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 136 volte