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2010-04-08

Inter: all'altezza della tradizione


Col successo esterno e di misura sul CSKA Mosca, L'Inter è in semifinale di Champions. Un traguardo finalmente all'altezza della tradizione di questo club meraviglioso. Il temuto sintetico del Luzhniki Stadium è diventato velluto dopo appena cinque minuti, quando Sneijder ha trafitto alla prima punizione dalla distanza il portiere russo Akinfeev, tradito al piede alzato dal giapponese Honda in barriera. Da lì, i russi sono virtualmente defunti, soprattutto a livello mentale e all'Inter è bastato gestire il vantaggio, operazione resa ancor più semplice dall'espulsione ad inizio ripresa del nigeriano Odiah da parte dell'arbitro francese Lannoy. Diciamolo francamente: l'Inter si è affidata solo a qualche ripartenza senza affondare i colpi, come un pugile in netto vantaggio. Milito, imbeccato dal solito Sneijder, ha avuto a dieci minuti dal riposo la palla del raddoppio, mentre in avvio di ripresa Julio Cesar ha smesso per un attimo di fare il turista deviando in angolo un tiro di Gonzalez. Nessuna squadra che arrivi ad un quarto di Champions può essere considerata scarsa tout court, ma certamente il CSKA era la più debole delle otto giunte ai quarti e le prestazioni maiuscole dell'Inter a San Siro settimana scorsa e poi a Mosca l'ha ulteriormente ridimensionato. José Mourinho ha allenato tre squadre nelle coppe europee e le ha portate tutte e tre fra le prime quattro d'Europa. Il capolavoro all'esordio col Porto, poi col Chelsea e ora con l'Inter, spazzando via una vera e propria maledizione europea. In linea col personaggio, ha poi finto di non ricordare questo suo primato personale. Piaccia o meno, è però l'allenatore più famoso del mondo, il più pagato e, se non il più bravo, certamente tra i più bravi.
Cinque vittorie consecutive in Champions segnano finalmente un netto cambio di mentalità nella storia recente dell'Inter. La paura di giocare e di non riuscire quasi mai a vincere in trasferta sembrano lontani ricordi. Ha ragione Mourinho: l'anno prossimo l'Inter inizierà la stagione europea per vincere e non solo a parole. Se vincerà quest'anno, io preferisco continuare a non crederci, sarà fantastico! Potrebbe comunque succedere presto, perché, finalmente, l'Inter è altamente competitiva anche in Europa. Di fronte ora c'è il Barcellona, che ha maltrattato l'Arsenal con il poker di Messi, il calciatore più forte del globo dai tempi di Maradona. Solo per questo i catalani sono favoritissimi, ma nel calcio le partite perse prima di giocarle non esistono. I doppi precedenti di settembre e novembre nel girone, il timoroso 0-0 di San Siro e lo 0-2 del Camp Nou, fortunatamente non contano. Chiaro che ora l'Inter debba giocare due gare completamente diverse ma, comunque vada, ha già fatto più strada di quel che mi aspettavo: non sarebbe un disonore venire eliminati dalla quadra campione d'Europa e del Mondo che, piccolo dettaglio, è anche la più forte d'Europa e del mondo. Non sarebbe un disonore soprattutto se si dovesse perdere con dignità, giocando e lottando da Inter. E se la stagione si chiudesse con scudetto, Coppa Italia e tra le prime 4 d'Europa, sarebbe da incorniciare, altro che storie! Se ne facciano una ragione i rosiconi costretti a tifare per l'avversario di turno, nella speranza, spesso vana, che possa regalargli maggiori soddisfazioni delle loro squadre! Pensando al Barcellona, Non crediate che non sia ottimista: lo sono per natura, ma Messi e compagnia meritano realismo. Io bado ai fatti: al momento l'Inter è l'unica squadra in Europa, col Bayern, in corsa a metà aprile per tutti i traguardi.
Tornando alla gara di Mosca, ancora straordinario Sneijder, segnalato con una caviglia in disordine, ma nessuno se n'è accorto. Maicon poi mi sembra finalmente più concentrato e Stankovic sta tornando ai suoi livelli proprio nel momento decisivo della stagione. Persino Balotelli, subentrato a Milito nell'ultimo quarto d'ora, si è preso i complimenti di Mourinho: "Mario, mi è piaciuto – ha detto lo Special One – perché ha fatto quello che doveva fare. E' entrato quando bisognava controllare e si è applicato anche in copertura!" Insomma, nel giro di pochi giorni è tornato il sereno e la squadra, come col Bologna, non ha speso poi molto a livello di energie. Ora però c'è un campionato da andare a vincere. C'mon guys!
|di Gianluca Rossi - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 146 volte


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