Neanche il tempo di goderci la meritata qualificazione alle semifinali di Champions League, che la testa è costretta a ritornare al prossimo impegno di campionato. L' Inter sarà impegnata nell'anticipo serale della 33a Giornata contro la Fiorentina al "Franchi". I Viola arrivano al match bisognosi di punti per raggiungere il 4° posto, che significherebbe avere il pass per l'europa che conta. Il team guidato da Mister Prandelli è sesto in classifica a 6 lunghezze dalla coppia Palermo – Sampdoria, che si contendono l'accesso ai preliminari di Champions, e arriva dal pareggio del "Tardini", maturato in seguito alle reti di De Silvestri e Bojinov. Il punto di forza del gioco della Fiorentina è il gioco sulle fasce: Vargas a sinistra, e Marchionni o Santana a destra fanno partire innumerevoli cross per la punta centrale, Gilardino.
L'ex attaccante rossonero è il terzo miglior marcatore del campionato con 15 reti, dietro solo al Principe Milito (18) e Totò di Natale, capoclassifica con 22 marcature. Se i più maliziosi vedono nella squalifica per doping di Adrian Mutu una grave perdita, si sono dimenticati del talentino Jovetic. Il 20enne montenegrino ha distrutto il Liverpool, e per poco non ricaccia i sogni europei del Bayern Monaco nel cassetto. Non dimentichiamoci del giovanissimo Babacar, a segno a soli 17 anni. Non c'è solo l'attacco tra gli assi nella manica di Prandelli, infatti è tra i pali il vero incubo per gli avversari. Si chiama Sebastien Frey, ha 30 anni, ed è una nostra vecchia conoscenza. Purtroppo in casa Inter ci si ricorda di lui solamente per le 6 reti subite in un noto derby di Maggio. In difesa mancherà uno dei pilastri, già in odore di nazionale: Gamberini.
Per il resto Prandelli dovrebbe schierare la formazione titolare con Frey tra i pali, in difesa Comotto e Gobbi sulle fasce, e Kroldrup e Felipe in mezzo. A centrocampo l'ormai collaudatissima coppia Montolivo – Bolatti, supportata dalle spinte offensive di Vargas e Santana. A supporto di Gilardino, ci sarà proprio quel Jovetic, che sarà il talento, o i lunghi ricci, ma ricorda tanto quel Baggio fiorentino, che faceva impazzire la curva Fiesole. |di Alberto Santi - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 212 volte