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2010-04-12

Abbiamo studiato la Storia e si chiama Sampdoria: Fantantonio ci porta in Paradiso, derby e 4° posto


Stavolta è la Sampdoria a trionfare, sulle ali di “Il cielo è sempre più blu, cerchiato di blu”, i nostri ragazzi hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, lottando su ogni pallone e meritandosi la nostra casacca, poi ci ha pensato il genio di Cassano a decidere il match con un colpo di testa da posizione ravvicinata, che ci ha regalato una goduria destinata a durare fino al prossimo derby.
Antonio veniva recentemente accusato di ogni cosa, ma, intanto, i suoi detrattori sono scomparsi dinanzi all’eurogoal decisivo contro la Juventus, al sontuoso goal di tacco contro il “suo” Bari, al vantaggio di Verona e al goal nel derby genovese, dove era ancora a secco. Un attestato di stima va riconosciuto al Capitano: l’Angelo Blucerchiato è stato autore di una prova straordinaria per determinazione, continuità e attaccamento alla maglia, davvero encomiabile.
Non ci sono novità nelle formazioni: Del Neri conferma l’11 titolare, Cassano è regolarmente recuperato, tornano Poli e Gastaldello dopo il turno di riposo. Sull’altro fronte Gasperini recupera Marco Rossi, mentre Dainelli ed Acquafresca partono inizialmente dalla panchina. In avanti è Sculli a recitare il ruolo di punta centrale, con Palladino e Palacio sugli esterni. La tensione in campo e sugli spalti si tocca con mano, ma stavolta i nostri ragazzi non sbagliano approccio alla sfida e si catapultano subito in avanti, aggredendo gli spazi e sradicando la sfera dagli avversari. Dopo un colpo di testa di Gastaldello terminato sopra la traversa, al 6’ Scarpi, preferito ad Amelia, è autore di un ottimo colpo di reni per negare la gioia del goal a Guberti, bravissimo a tentare la conclusione di prima intenzione su una palla a spiovere, grandissima conclusione, altrettanto decisivo l’intervento del n°1 avversario.
La reazione rossoblu consiste in un diagonale di Mesto dalla corsia destra, ma la sfera attraversa l’intera area e termina sul fondo. Gasperini si agita in panchina, ma non si capisce il motivo: Palladino e Sculli commettono ripetutamente falli in gioco pericoloso, stile arti marziali, sui nostri difensori, Cassano è martellato a tutto campo, Tagliavento fa ricorso al cartellino giallo, qui si gioca a calci, non a calcio. Al 23’ la supremazia doriana viene premiata: punizione dalla destra battuta da Angelo, Stefano Lucchini fa ottimamente la sponda di testa ad incrociare per Cassano, il quale, a pochi passi dalla porta, resiste alla carica dei difensori e insacca di testa, facendo esplodere la Gradinata Sud.
Subito lo svantaggio, gli ospiti cercano di rendersi pericolosi dalle parti di Storari, ma la conclusione da fuori di Criscito e la punizione battuta da Palacio non inquadrano lo specchio della porta, mentre Sculli illude i propri supporters insaccando con una conclusione sotto la traversa, ma il gioco era fermo da un bel pezzo. L’occasione più ghiotta capita ancora sui piedi dei nostri attaccanti, quando, al 32’, azione di rimessa, ottima sponda di testa operata da Pazzini a favore di Cassano che s’involta verso la porta avversaria, ma, sul più bello, viene anticipato da Scarpi in uscita disperata.
Nel break nessun cambio sui due fronti, ma Del Neri non impiega troppo tempo per mischiare le carte: tra il 54’ e il 58’ sostituisce per scelta tecnica Guberti, al suo posto Mannini, e Cassano ormai dolorante, dentro il giovane Scepovic. Gasperini non sta a guardare: si affida al fosfero di Zapater e si gioca la carta Acquafresca, mandando in panchina uno spento Palladino e rinunciando in difesa a Moretti.
La Samp arretra fin troppo il proprio baricentro, fatica a tener palla davanti, soprattutto dopo l’uscita di Fantantonio. Mannini fatica ad entrare in partita, Scepovic non lascia particolari tracce, ma ci pensano Poli e Palombo a realizzare un enorme lavoro di quantità e qualità nel cuore del centrocampo, Semioli si sdoppia in copertura e in spinta, Pazzini non si risparmia nel gioco aereo, resistendo a numerose cariche, la difesa è sotto pressione, ma resiste piuttosto bene, rischiando soltanto in occasione di una conclusione a giro di Sculli, che fa la barba al palo.
Le occasioni da rete scarseggiano, il bel gioco risiede altrove, ma la Samp è in partita, gagliarda, combattiva, determinata a portare a casa 3 punti fondamentali per la lotta ad un posto europeo e per la supremazia cittadina. Del Neri è costretto a sostituire anche Poli, acciaccato, affidandosi a Tissone, capace di conquistare qualche buon pallone, ma troppo compassato in talune circostanze. Si arriva senza particolari patemi alle battute finali, nelle quali Gasperini si gioca la carta della disperazione, optando per un Dainelli attaccante, per spizzicare qualche palla nel gioco aereo e, all’88’, rischiamo di subire l’ennesimo goal nel finale, quando Bocchetti non trova di testa lo specchio della porta per un non nulla.
Dopo 4 minuti di recupero è il trionfo blucerchiato, salgono a 9 i punti di vantaggio sull’altra squadra cittadina, molti saranno tornati con i piedi per terra, sia chi crede di aver scritto la storia, sia chi invece pensa di aver inventato il gioco del calcio. L’Angelo Blucerchiato e Fantantonio sono stati i condottieri di una vittoria dal peso fondamentale in ottica europea: siamo sempre al quarto posto con il Palermo, le avversarie per l’Europa League si allontanano e, in settimana, se l’Inter eliminasse la Fiorentina in Coppa Italia, un altro posto sarebbe a portata di mano. Adesso però non facciamo voli pindarici, né poniamoci limiti: viviamo alla giornata e godiamo almeno fino al prossimo derby.
SAMPDORIA-GENOA 1-0
MARCATORE: 23’ Cassano.
SAMPDORIA (4-4-2): Storari; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Semioli, Poli (19' st Tissone), Palombo, Guberti (9' st Mannini); Cassano (13' st Scepovic), Pazzini. Guardalben, Rossi, Franceschini, Padalino. All.: Del Neri.
GENOA (3-4-3): Scarpi; Papastathopoulos, Bocchetti, Moretti (14' st Zapater); Mesto, Rossi (38' st Dainelli), Milanetto, Criscito; Palacio , Sculli , Palladino (6' st Acquafresca). In panchina: Amelia, Tomovic, El Sharaawi, Lazarevic. All.: Gasperini.
ARBITRO: Tagliavento.
AMMONITI: Mannini, Gastaldello, Storari (S); Sculli, Mesto, Sokratis, Palladino, Rossi, Criscito (G)
NOTE: spettatori: 35 mila circa. Angoli: 5-3 per il Genoa. Recuperi: 1'; 4'.
|di Diego Anelli - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 225 volte


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