Eto'o beffa la Viola: l'Inter vola in finale di Coppa Italia... il 5 maggio!
Mettiamola così: giocare la finale a Roma il 5 maggio può essere un segnale positivo. Una sorta di nemesi in un anno in cui l’Inter è ancora in corsa su tre fronti e in cui i presagi positivi non mancano di certo (leggi 1964). Se all’Olimpico ci arriverà (come sembra probabile) la Roma, sarà la quinta finale in sei anni tra nerazzurri e giallorossi (sarebbe la proverbiale “bella” visto che il conteggio di coppe vinte è di 2-2). Intanto è iniziata come meglio non si poteva la settimana più importante della stagione. Una bella vittoria per l’Inter che non vinceva in trasferta dal 28 febbraio (Udine). Il gol di Eto'o di fatto chiude il cerchio delle sfide stagionali contro la Fiorentina: sabato infatti aveva segnato insieme a Milito, il quale a sua volta aveva deciso la gara di andata in Coppa a Milano.
FORMAZIONI – Tutto confermato per Cesare Prandelli, mentre Mourinho sceglie un più prudente e compatto 4-4-2 contro ogni aspettativa. Esclusi Mariga (gli viene preferito Muntari) e soprattutto Milito (che aveva deciso la gara di andata). Maicon viene avanzato a centrocampo e Lucio si sistema al fianco di Materazzi. Sarà una serata di riposo per Samuel e Sneijder.
LA CHIAVE – Sembra folle, ma il ritardo di oltre 20 (!) minuti con cui rientra in campo l’Inter dopo l’intervallo, ha il potere di far innervosire la Fiorentina (i giocatori si gettano in frenetici passaggetti a metà campo) e caricare ancora di più l’Inter, accolta da una selva di fischi. Materazzi (che tutto sommato ben figura sotto gli occhi di Lippi) e compagni sembrano quasi nutrirsi dell’avversione di tutto lo stadio, Mourinho fa la sua parte (in tutti i sensi) chiedendo scusa a pubblico, collega e quarto uomo. Di fatto, è la mossa che decide la partita.
LA FIORENTINA – È aggressiva e contiene nella prima metà del primo tempo, poi fa la partita, creando diversi pericoli per la porta difesa da Julio Cesar. Lucio salva sulla linea una conclusione di Gilardino, Chivu in spaccata sullo stesso attaccante viola evita una conclusione da due passi, Jovetic scambia spesso con Gilardino, svaria sul fronte offensivo e prova la conclusione. Montolivo ci prova dalla distanza (36’). Il possesso palla alla fine del primo tempo è 60% in favore della squadra di Prandelli.
Nella ripresa, la Fiorentina sbaglia completamente l’approccio alla gara: Prandelli teme un abbassamento del ritmo e il gol di Eto’o gli dà ragione. La partita dei Viola in pratica si chiude qui (unico tentativo di Gilardino nel finale).
BORGONOVO – Prima della partita Stefano Borgonovo viene premiato a centrocampo dal sindaco Renzi con il Fiorino d’Oro, massimo riconoscimento cittadino per chi non è nato a Firenze (corrisponde quasi ad una cittadinanza onoraria). L’ex giocatore di Milan e Fiorentina seguirà poi tutta la gara da un palchetto montato appositamente per lui nel parterre della Curva Fiesole.
L’INTER – La parola chiave è il possesso palla (che non si concretizzerà se non nella ripresa) e di conseguenza il pressing della Fiorentina è subito molto alto. Al contrario di sabato, i Viola cercano meno il contropiede, anche perché la squadra di Mourinho è molto meno sbilanciata e disposta più uniformemente in campo. L’andamento della gara che farà l’Inter è chiaro sin da subito: aspettare gli avversari perché non c’è fretta di segnare. In fase offensiva, è Maicon ad avanzare e ad agire da terza punta. E nella prima metà del primo tempo, sembra essere la mossa chiave: il brasiliano infatti scodella due invitanti cross in mezzo tra il 15’ (Eto’o chiuso da De Silvestri) e il 20’ (per Muntari) e poi si propone al tiro d’esterno destro da fuori area al 22’ su cross di Chivu (Marchionni sbaglia l’anticipo). Nei minuti finali Mourinho lo dirotta a sinistra, ma la mossa non porta frutti. L’unica vera occasione per l’Inter ce l’ha Balotelli al 21’: Balo ruba palla in pressing a De Silvestri che sbaglia il controllo, ma non riesce ad infilare in diagonale Frey.
In difesa Materazzi, Lucio e Cordoba a turno prendono in consegna Gilardino. Al 24’ l’ex difensore del Bayern salva sulla linea un tiro in bello stile di Gila. L’Inter chiude i primi 45’ in affanno. Thiago Motta, impalpabile nel primo tempo, coglie di sorpresa la linea difensiva della Fiorentina nel secondo tempo e lancia Eto’o il quale, indisturbato, mette il pallone sotto l’incrocio al 57’ (15° gol stagionale).
Dieci minuti dopo, Mourinho sostituisce Eto’o e Balotelli (che passa dietro al tecnico portoghese senza salutarlo) e fa entrare Cambiasso e Milito: l’Inter così cambia modulo e si dispone con una difesa a cinque (Maicon torna dietro). Il nuovo SUV nerazzurro a questo punto è impenetrabile e la Fiorentina perde lucidità e idee. Mourinho scherza con Chivu (“ma che testa di ferro!”) e si compiace per la nuova creatura blindata.
IL TABELLINO:
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey; De Silvestri, Kroldrup, Natali (75’ Gobbi), Felipe; Marchionni (61’ Santana), Zanetti, Montolivo, Vargas (62’ Keirrison); Jovetic; Gilardino.
A disp.: Seculin, Donadel, Babacar, Comotto.
All.: Prandelli INTER (4-4-2): Julio Cesar; Cordoba, Lucio, Materazzi, Chivu; Maicon, Motta (80’ Mariga), Muntari, Zanetti; Eto'o (64’ Cambiasso), Balotelli (65’ Milito).
A disp.: Orlandoni, Sneijder, Samuel, Pandev.
All.: Mourinho
Arbitro: Rizzoli di Bologna
Marcatore: 57’ Eto’o
Ammoniti: Vargas (F); Cordoba, Balotelli, T. Motta, Chivu (I)
Recuperi: 2’ pt; 4’ st
Spettatori: 30.000 circa (Ospiti: 2.000) |Redazione Fc Inter News - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 172 volte