Livorno - Lo stato d'animo con cui i tifosi amaranto si apprestano a seguire questa ultima fase del campionato è veramente difficile da descrivere. Rabbia e orgoglio ma anche indifferenza e impotenza. Se guardiamo le immagini di qualche anno fa sembra impossibile che si sia arrivati a questo punto. Ma la realtà è questa. Aldo Spinelli, che sarà senza ombra di dubbio ricordato a lungo per le sue imprese in sella alla società, ha esaurito il suo ciclo. Lo dicono i fatti, al di la delle dichiarazioni e delle smentite di sorta. Dopo la retrocessione di due anni fa, arrivata comunque in modo più dignitoso, l'immediato ritorno nella massima serie aveva riportato un pizzico di entusiasmo e passione attorno alla squadra. Ma anziché cavalcare l'onda lunga del dopo Brescia, la società ha ripetuto gli stessi errori del passato, a cominciare da una scarsa campagna acquisti estiva, culminata con la cessione di Diamanti, la conferma di un allenatore che allenatore non è (non ce ne voglia Gennarino Ruotolo, ma ci sono allenatori che in serie A ci arrivano dopo anni di gavetta...) per chiudere con la solita sceneggiata al mercato di Gennaio. Se poi aggiungiamo la cattiva aria che si respira nello spogliatoio, come ha ampiamente intuibile da diverse situazioni, non ultima la boutade Cosmi-Galante, ecco che la frittata è servita. È inevitabile pensare a quale sarà il futuro del Livorno. Certo è che Spinelli, e non solo per sua ammissione, non può più andare avanti. Gestire una squadra di calcio porta via energie, che il presidente non ha più, e prevede investimenti; non tanto economici, visto che negli anni il presidente ha dimostrato di saper unire affari vantaggiosi e risultati in campo, quanto morali nei confronti di una piazza che ha sempre dato molto ma che negli ultimi tempi non riesce più ad amare la sua squadra come vorrebbe. L'augurio di tutti è quello che presto si riesca a trovare un nuovo acquirente, che possa garantire al Livorno un futuro dignitoso, che riporti la gente con entusiasmo sui gradoni dell'Ardenza e che accontenti il presidente che, onestamente, rischia, con l'atteggiamento tenuto nelle ultime stagioni, di cancellare in un sol colpo dieci anni di trionfi e soddisfazioni. |di Daniele Marzi - Fonte: www.amaranta.it| - articolo letto 131 volte