A Firenze, nel retour-match della semifinale di Coppa Italia l'Inter bissa l'1-0 dell'andata e ritrova la finale. Sapete che ci danno tutti per moribondi e quindi ben venga la finale nel trofeo meno prestigioso tra i tre, a dimostrazione che questa squadra, comunque andrà a finire la stagione, vuole giocarsi tutto fino all'ultimo. Fatemi però far subito i complimenti ai teorici del 'biscotto' tra Inter e Fiorentina, secondo i quali i nerazzurri avrebbero dovuto aver via libera in campionato sabato scorso per poi lasciare ai viola la finale di Coppa Italia. E' accaduto esattamente il contrario e, malgrado l'inversione dei risultati avrebbe fatto piacere a qualsiasi interista, garantendo comunque la finale di Coppa Italia, non si può aver tutto, ma si proverà comunque ad avere tutto. Io la coccarda l'ho sempre amata e la teorica possibilità di vestirne un'altra mi garba parecchio. Intanto l'unica riflessione che mi viene sui 'biscottari' è assai religiosa: santo il mio Dio, santa la mia Madonna e santi tutti gli Angeli in colonna, ma quanti idioti circolano su questa Terra? Torno alla gara ch'è meglio, diretta senza problemi da Rizzoli e vinta con intelligenza dall'Inter, con il modulo più difensivista della stagione, soprattutto una volta trovato il gol dopo poco più di dieci minuti di ripresa con Eto'o splendidamente liberato davanti a Frey da Thiago Motta. Mourinho era conscio della delicatezza del momento e della necessità, soprattutto psicologica, di vincere questa gara. Per questo non ha mai sbilanciato in avanti la squadra e ha fatto riposare qualche titolare. Per questo ha tenuto quasi per mano i suoi in ogni minuto della gara, incoraggiando chi di questi tempi ne ha più bisogno, come Chivu, tornato su buoni livelli, e Balotelli, autore di una prova matura. E, in una circostanza, è arrivato perfino a negare il soccorso del medico sociale a Thiago Motta, che ha piedi deliziosi ma talvolta pure il vizietto di stramazzare al suolo nel momento sbagliato. I viola sono stati pericolosi solo nel primo tempo, ma Lucio e Chivu hanno ben protetto Julio Cesar, che di questi tempi non ha difficoltà a prendere gol. A me, ancora una volta, la squadra è sembrata in ottime condizioni psico-fisiche, ma più lo scrivo e più vedo in campionato risultati insufficienti. Attendo allora ulteriori verifiche, a cominciare da venerdì prossimo in Inter-Juventus, partita da vincere per un immediato controsorpasso nel caso che la Lazio poi non perda il derby. |di Gianluca Rossi - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 138 volte