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2010-04-19

La FantaPazza Samp rimanda il Diavolo all'inferno (2-1) e stacca di due lunghezze il Palermo


Gioco, anima, cuore, attaccamento alla maglia, fame di successo, armonia, voglia di non mollare mai, compattezza interna. Sono questi i fattori che stanno facendo volare la Sampdoria, sognare i tifosi e ambire a traguardi impensabili ad inizio stagione, soprattutto per chi ogni estate sceglie “lo sparare a zero sull’operato della società” a prescindere da chi viene comprato, o venduto in sede di mercato.
Marassi è ormai un fortino che sembra inespugnabile: dopo Inter, Fiorentina, Juventus e Genoa, anche il Milan deve cedere, al termine di un match emozionante, ricco di occasioni da goal, capovolgimenti di fronte ed episodi decisivi. Se Del Neri non ha particolari problemi di formazione, fatta eccezione per la pesante assenza di Gastaldello sostituito da Rossi, e recupera Poli in extremis, sull’altro fronte Leonardo deve arrangiarsi per sistemare il pacchetto arretrato: out Nesta, Favalli e Kaladze, è Bonera a far coppia con Thiago Silva. Assente Pirlo, spetta a Seedorf dettare i tempi della manovra, Borriello unica punta, appoggiato da Ronaldinho e Mancini.
Ci si aspetta una partenza sprint da parte blucerchiata, invece è il Milan a tenere a lungo il pallino del gioco, con il chiaro intento di mantenere ritmi bassi, dando modo ai suoi grandi giocolieri a centrocampo di smistare palloni invitanti per l’ariete Borriello. Le compagini si danno battaglia nella zona nevralgica del campo e si affidano alle conclusioni da fuori per cominciare ad impensierire i rispettivi estremi difensori, ma né Poli, su servizio di Ziegler, né Seedorf riescono nei loro intenti.
Al 19’ il Milan passa: corner di Mancini dalla destra, Lucchini e Rossi si fanno anticipare da Borriello, bravo a staccare in elevazione e ad insaccare di testa, nulla da fare per Storari. È duro il colpo da digerire, infatti, soltanto 3’ più tardi, rischiamo il crollo, quando è ancora Borriello a fare a pezzi la nostra difesa, scattando sul filo del fuorigioco, supera Storari in uscita fuori tempo, e, giunto sull’out sinistro, serve una palla d’oro per Mancini, il quale dovrebbe soltanto insaccare a porta sguarnita, ma, fortunatamente, calcia alle stelle, divorandosi un’occasione incredibile.
Passato indenne il pericolo, la Samp, con il passare dei minuti, riesce a prendere nuovamente la giusta distanza tra i reparti, Semioli e Guberti si sacrificano sulle corsie esterne, Palombo e Poli recuperano un discreto numero di palloni, Cassano crea spesso la superiorità numerica. Il Milan cala alla distanza e siamo protagonisti, tra il 35’ e il 38’, di un autentico assedio: dopo un rigore negato a Pazzini strattonato nel cuore dell’area, è Dida a salire in cattedra, dicendo di no prima ad una girata ravvicinata di prima intenzione firmata Antonio Cassano, su imbeccata di Poli, poi in tuffo sul colpo di testa di Lucchini su corner battuto da Ziegler. Prima dell’intervallo c’è ancora tempo per un’altra occasione: splendido cross di Zauri dalla destra, Cassano anticipa tutti di testa, la sfera sfiora la traversa.
Mentre ad inizio ripresa Leonardo è subito costretto a sostituire l’infortunato Ambrosini con Zambrotta, spostando Abate a centrocampo, Del Neri conferma l’11 iniziale, anche perché i suoi ragazzi mettono in campo il medesimo atteggiamento di fine primo tempo e al 53’ trovano il pari: Zauri serve Semioli, che libera Cassano a tu per tu con Dida, Bonera lo stende, rigore ed espulsione per fallo da ultimo uomo. Dal dischetto va Fantantonio che insacca, il n°1 brasiliano intuisce l’angolo, ma non può evitare il pareggio. Leonardo, vista l’inferiorità numerica, corre ai ripari: fuori Mancini, dentro Oddo nell’inusuale posizione di difensore centrale.
Come già successo a Verona, paradossalmente la Samp, in vantaggio di un uomo, si fa prendere dalla paura di vincere, lascia campo al Milan che prende coraggio e sfiora in ben tre occasioni il vantaggio: al 66’ numero di Ronaldinho a fondo campo, palla al limite per Gattuso, botta a colpo sicuro, salva Storari; al 69’ Borriello chiede e ottiene il triangolo dal brasiliano, ma calcia malamente sul fondo a tu per tu con il n°1 blucerchiato e, infine, al 75’ Seedorf libera al limite proprio Ronaldinho, la cui conclusione a giro non inquadra il bersaglio grosso.
Del Neri non sta a guardare, prova a scrollare la squadra, inserendo Mannini e Tissone per Guberti e Poli: l’ex napoletano fatica ad ingranare, ma si rivelerà decisivo nell’azione del 2-1, l’argentino entra subito in partita con spirito battagliero e senso della posizione. Negli ultimi 10’ la Gradinata Sud spinge la squadra a tentare il tutto per tutto pur di aggiudicarsi la vittoria: in due rocambolesche mischie prima Tissone, poi Cassano sfiorano il goal vittoria, ma Thiago Silva e Dida s’immolano per la causa e salvano la baracca.
L’immensa goduria blucerchiata è però rinviata soltanto al 92’: traversone di Mannini dalla destra, Oddo è fuori posizione, Pazzini sale in cielo e schiaccia di testa la sfera che s’insacca sotto la traversa, Dida non può far altro che guardare la rete gonfiarsi, la Sud è in delirio, il Pazzo esulta a modo suo. A Cagliari intanto il Palermo riesce nella doppia rimonta, il nostro vantaggio è preziosissimo, 2 punti a 4 gare dal termine, il calendario è duro, ma sognare non è soltanto più lecito, ma doveroso.
SAMPDORIA-MILAN 2-1
MARCATORI: 19' Borriello; 53' Cassano (S) (rig.), 92' Pazzini (S)
SAMPDORIA (4-4-2): Storari; Zauri, Lucchini, Rossi, Ziegler; Semioli, Poli (79' Tissone), Palombo, Guberti (66' Mannini), Cassano, Pazzini (A disp: Guardalben, Scepovic, Regini, Cacciatore, Testardi). All.: Del Neri
MILAN (4-2-1-3): Dida; Abate, Bonera, T. Silva, Antonini; Gattuso, Ambrosini (47' Zambrotta); Seedorf; Mancini (55' Oddo), Borriello, Ronaldinho (Abbiati, Inzaghi, Huntelaar, Jankulovski, Albertazzi). All.: Leonardo
ARBITRO: Rizzoli di Bologna
AMMONITI: Lucchini, Poli, Tissone (S); Abate, Ambrosini, Borriello (M)
ESPULSO: 53’ Bonera (M) per fallo da ultimo uomo.
NOTE: Spettatori 30 mila circa, di cui 8358 paganti dei quali circa 1.200 di sponda rossonera, per un incasso lordo di 216076 euro. Angoli: 7 a 4 per la Sampdori. Recuperi 3' e 4'.
|di Diego Anelli - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 175 volte


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